COME ASSISTERE GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI

Qualifiche dell'autore: 
direttrice della Casa Residenza per Anziani Villa Ranuzzi, Bologna

Villa Ranuzzi è una struttura d’avanguardia nel settore dell’assistenza agli anziani non autosufficienti e vanta una tradizione di professionalità e accoglienza che la rende fra le più innovative in Italia e modello di riferimento per le delegazioni di diversi paesi del mondo che la visitano. Da oltre ottant’anni, la proprietà la gestisce con un impegno costante nella ricerca della qualità, non solo per i servizi di cui è dotata la residenza ma anche per la formazione dei suoi collaboratori. Quali sono le strategie che avete predisposto per raggiungere questi risultati?
Da più di vent’anni dirigo con soddisfazione Villa Ranuzzi e posso rilevare come ciascun dettaglio sia stato studiato con la massima attenzione dalla famiglia proprietaria. La Villa, che accoglie anziani con diversi gradi di non autosufficienza, si articola in tre padiglioni, l’edificio storico – una villa neoclassica del Settecento –, la “Ranuzziana”, edificio attiguo alla struttura storica, e la Nuova Villa Ranuzzi, di recente realizzazione. Le nostre strutture sono in grado di ospitare casi complessi di anziani affetti da Alzheimer e da tutti i tipi di demenza. Siamo andati molto oltre la normativa prevista per le case protette (CP) e le residenze sanitarie assistenziali (RSA). Secondo la nuova terminologia, siamo una CRA (casa di residenza per anziani), definizione attribuita a strutture che prevedono un numero prestabilito di ore per le visite mediche, per le fisioterapie e per altri servizi alla persona. Abbiamo medici specializzati di alto livello, che sono operativi 24 ore su 24 per la diagnosi e la cura dei pazienti ricoverati, medici di guardia anche nei giorni festivi e infermieri con turni che ricoprono l’intera giornata. Così l’attenzione al caso complesso somiglia molto a quella fornita in un reparto ospedaliero. Per dare ai medici un supporto tecnico-diagnostico adeguato, abbiamo anche un laboratorio di analisi interno e le apparecchiature per eseguire ecografie. Inoltre, grazie alle innovazioni tecnologiche che hanno interessato il campo della radiografia, possiamo informare immediatamente il medico di base del paziente, inviando via internet l’immagine radiografica.
Conosciamo molto bene l’ansia e la preoccupazione dei familiari che si rivolgono a un istituto di assistenza per il loro congiunto, per questo i nostri reparti sono stati progettati specificamente affinché i pazienti possano muoversi liberamente e senza rischi. Il giardino “Alzheimer”, per esempio, è stato appositamente studiato per consentire al paziente di camminare senza smarrirsi, anche perché è dotato di percorsi circolari che gli consentono di orientarsi meglio, con panchine non amovibili e piante non pericolose. Inoltre, i nostri pazienti sono più liberi che altrove anche perché usiamo meno farmaci di altri operatori. Quando l’anziano vive momenti di confusione, non vogliamo sedarlo contro la sua volontà, anche per questo è costantemente monitorato il suo stato generale di salute. L’alta specializzazione del servizio di animazione-educazione, con personale laureato – abbiamo quattro animatrici e un coordinatore – garantisce interventi che hanno lo scopo di diminuire lo stato di agitazione, evitando ancora una volta di somministrare farmaci o di ricorrere alla contenzione fisica.
Quali sono gli interventi che attuate per consentire all’anziano di vivere in modo da non essere costretto a letto?
I nostri geriatri hanno sempre considerato importante fare camminare i pazienti ricoverati, accompagnandoli nei locali comuni, piuttosto che lasciarli a letto in camera. Inoltre, incoraggiare l’anziano ad alzarsi permette di evitare disagi fisici come le piaghe da decubito o una cattiva mobilità intestinale. È anche importante che l’anziano percepisca che la vita è scandita da momenti diversi, altrimenti può rischiare di non riconoscere più la differenza tra il giorno e la notte.
Villa Ranuzzi ha fatto scuola anche rispetto alle normative sanitarie…
La progettazione e la costruzione delle tre strutture sono avvenute in collaborazione con i medici e con il personale, e per questa ragione sono emerse idee e proposte da parte dei nostri collaboratori. Ad esempio, all’interno dei bagni di cui è dotata ciascuna camera, è stato posizionato il WC a una determinata distanza dal muro, in modo da consentire a due operatori di potersi muovere sia alla destra sia alla sinistra del paziente per meglio accompagnarlo. La normativa dell’Ufficio di Igiene Pubblica del Comune non aveva previsto questa logica degli spazi e ha provveduto a modificarla in tal senso.
Un’altra modifica interessante che abbiamo realizzato nella nuova costruzione è stata quella di rendere più facile e immediato lo spostamento dei pazienti da una stanza all’altra, qualora si verifichino incompatibilità. Spesso, infatti, spostare una persona dalla sua camera, per esempio perché per qualche motivo è entrata in conflitto con il vicino di letto, è complicato perché bisogna aspettare che si liberi un posto, verificare se è per un uomo o per una donna, che sia nello stesso reparto. In questo caso, invece, noi abbiamo predisposto le camere di due testaletto, benché siano occupate normalmente da un solo letto. Questo ci consente di spostare il letto, che avendo le ruote è amovibile, semplicemente inserendolo in un altro testaletto.
Dopo l’investimento nella ristrutturazione e nell’ammodernamento delle tre residenze di Villa Ranuzzi, il prossimo passo è l’investimento nella qualificazione del personale, comunque già laureato, con il corso di formazione professionale specifico per l’approccio ai familiari e al paziente affetto da demenza senile. Spesso, infatti, la famiglia non è preparata ad affrontare queste situazioni e ha bisogno di affidarsi a personale specializzato. Siamo i primi in Italia a organizzare questo corso che incomincerà a settembre e che ha già ottenuto la qualifica europea.