GIOTTO CLASS, ANTEPRIMA SPECIALE ALL’OSPEDALE BELLARIA DI BOLOGNA

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presidente di IMS Srl, Sasso Marconi (BO)

Negli ultimi anni, l’età media in cui viene diagnosticato il tumore del seno è notevolmente ridotta e sono sempre più diffusi i casi di giovani donne a cui è stata diagnosticata la malattia.
Nel mese di febbraio, avete celebrato a Bologna gli oltre cinquant’anni di attività, annunciati in anteprima dalle pagine del numero 65 del nostro giornale, con l’invenzione di Giotto Class, il dispositivo che oggi vi qualifica leader mondiali nel settore per la diagnosi precoce del cancro al seno…
L’Italia offre il suo contributo di civiltà con l’invenzione dell’unica macchina attualmente in grado di individuare lesioni millimetriche del seno, addirittura prima che divengano cancerose, grazie all’invenzione del moderno tomomammografo Giotto Class.
I nostri laboratori di ricerca e produzione hanno condotto anni di studi per avvalersi della tecnologia tomosintesi, applicata in ambito mammografico, che consente la visualizzazione delle microcalcificazioni del seno con immagini di assoluta perfezione.
Non a caso spesso riceviamo telefonate da parte di senologi che si avvalgono quotidianamente delle nostre apparecchiature e ringraziano per la qualità e la nitidezza delle immagini tomomammografiche.
Inoltre, simultaneamente all’individuazione della lesione, è possibile effettuare la biopsia in modalità tomosintesi con paziente in posizione prona. L’integrazione di queste tecnologie all’avanguardia rende Giotto Class unica al mondo, dal momento che la biopsia stereotassica vacuum assisted, unita alla tomosintesi e alla disposizione della paziente in posizione prona, permettono di effettuare biopsie molto accurate.
Recentemente, è stato presentato a Bologna, il nuovo dispositivo Giotto Class. Grazie all’intervento economico di Unindustria e alla lungimiranza della direzione generale di Ausl Bologna, IMS ha potuto installare Giotto Class nel reparto di senologia dell’Ospedale Bellaria “Carlo Alberto Pizzardi”. Siamo grati per gli interventi di Chiara Gibertoni, direttore generale AUSL Bologna, di Gianni Saguatti, direttore dell’Unità Operativa di Senologia Ospedale Bellaria, e di Tiziana Ferrari, direttore generale di Unindustria Bologna.
È stata una manifestazione importante per segnalare come in Italia possiamo compiere passi straordinari, se ciascun attore della città è disponibile a integrare le proprie competenze con esperienze di eccellenza.
La collaborazione che si è sviluppata in questa occasione fra la nostra azienda, la rappresentanza degli industriali e la AUSL di Bologna ha dimostrato che il contributo alla salute delle donne del nostro paese si ottiene con il lavoro di squadra.
Lei ha anche ricevuto in dono una targa celebrativa dei cinquant’anni dell’azienda di cui è fondatore…
Ancora una volta è stata un’occasione per ribadire che l’iniziativa del singolo va sostenuta, perché è una ricchezza inestimabile per la società e costituisce il terreno più fertile per favorire l’invenzione di nuovi dispositivi.
Sotto questo profilo, noi italiani siamo molto apprezzati all’estero, dove registriamo il 90 per cento del nostro fatturato, grazie al quale riusciamo a finanziare la nostra ricerca interna.
Nel frattempo, noi continuiamo a investire nella ricerca per la cura del tumore al seno. La nostra azienda è infatti un caso unico nel settore, prevalentemente composto da multinazionali operative in ambiti diversi.
In questo periodo, stiamo perfezionando una nuova tecnologia molto efficace, già applicata in parte nel Class, per consentire alle pazienti giovani che hanno un seno denso di evitare l’esame di risonanza magnetica, attualmente lungo e costoso.
Ma di questo parleremo nel prossimo numero del giornale.