UN’AMMINISTRAZIONE CHE PARLA CON I CITTADINI

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sindaco di Castel di Casio (BO)

Lei è stato vicesindaco di Castel di Casio nei dieci anni scorsi e da giugno è stato eletto nuovo primo cittadino. In che termini la sua amministrazione gestisce le risorse del pubblico in modo che se ne giovi il privato cittadino? Grazie alla continuità politica con la precedente amministrazione, quindi con l’ex sindaco di Castel di Casio, che prosegue la sua esperienza nella squadra di governo attuale, gran parte dei lavori appaltati, che rischiavano di non essere realizzati nei tempi previsti, sono incominciati.
È molto importante la programmazione della gestione comunale, soprattutto per chi come noi considera il Comune un’azienda.
Possiamo intendere questo con un esempio. L’iter per ottenere i finanziamenti necessari per la manutenzione ordinaria è diventato più complesso per le amministrazioni comunali.
Inoltre, le competenze delle province, che sono state abolite, sono assunte oggi da un nuovo ente locale territoriale, la Città Metropolitana. La nuova struttura è rimasta più o meno uguale a quella della Provincia, ma, almeno per quanto riguarda la gestione della manutenzione stradale, i risultati non sono soddisfacenti.
Anche perché, se la manutenzione delle strade provinciali nelle zone montane non è effettuata con investimenti annuali, il degrado è tale che ripararle diventa poi molto oneroso per gli enti locali. Noi evitiamo esiti di questo genere con la gestione programmata delle manutenzioni, affidate alle maestranze nostre dipendenti, che quindi hanno un interesse ulteriore a effettuare i lavori in modo preciso e puntuale. Ecco perché ho tenuto le deleghe ai Lavori Pubblici, all’Urbanistica e alla Pianificazione Territoriale, in modo da seguire passo passo il lavoro del mio ufficio tecnico.
Non è una forma di controllo, di cui l’ufficio non ha bisogno, ma un modo per riconoscere l’importanza dell’operato del cittadino che svolge queste attività.
Il Comune che lei amministra dedica particolare attenzione alle sue antiche tradizioni, attraverso manifestazioni che ne rievocano gli eventi più caratteristici… In luglio scorso si è svolta a Badi, frazione di Castel di Casio, la manifestazione in cui abbiamo celebrato gli ottocento anni da quando è stata ratificata la pace tra Bologna e Pistoia, che ha disegnato gli attuali confini tra la Toscana e l’Emilia Romagna.
La “Pace di Viterbo”, che prende il nome dalla città dove fu sottoscritto l’atto conclusivo, fu ratificata il 6 dicembre 1219 con l’accordo che sottoscrissero a Moscacchia i due podestà di Bologna e di Pistoia. Questa importante manifestazione è stata organizzata in modo mirabile dalla Pro Loco di Badi, vicina frazione di Castel di Casio, in collaborazione con altre pro loco. Il presidente, Sergio Sarti, e i suoi collaboratori sono molto sensibili a tramandare la memoria di questi eventi storici. In particolare, la partecipazione di autorità di Pistoia e della sua Provincia è stata notevole. Ma, fra gli appuntamenti più noti e caratteristici, lo scorso agosto si è svolta anche la Rievocazione Medievale di Castel di Casio, giunta alla trentunesima edizione, che si è tenuta nell’antico borgo, per lungo tempo sede del Capitanato della Montagna.
Castel di Casio è un Comune di confine e questo aspetto è stato inteso come un’opportunità di scambio fra culture e tradizioni differenti.
Quanto è importante per la vostra amministrazione accogliere il pubblico per l’avvenire di Castel di Casio? La forza degli amministratori dei comuni di montagna è parlare con i cittadini. Questo dialogo è favorito nel nostro comune, che, pur avendo una vasta estensione, conta circa 3500 abitanti. Qui l’ufficio del sindaco è sempre aperto e, dopo le elezioni, diversi concittadini sono entrati per congratularsi e anche chi non mi ha votato è venuto a trovarmi lo stesso.
Io li ho ringraziati e spero che i suggerimenti ricevuti mi consentano di fare meglio in futuro. Occorre che il nostro Comune, che ha una solidità di bilancio ottenuta con una gestione oculata ed efficiente, investa per sviluppare il settore turistico, poiché è vero che nei fine settimana s’incontrano molti turisti, non soltanto lungo il lago di Suviana, ma è necessario che anche altre frazioni del nostro territorio siano visitate dal pubblico. Moscacchia e Badi, per esempio, sono borghi con panorami molto suggestivi, situati in mezzo a boschi e in un’area che d’estate è particolarmente fresca. La maggior parte delle abitazioni è costituita da seconde case, frequentate soprattutto da toscani e stranieri, consentendo amicizie e scambi culturali inaspettati.