“VediAMOci”: I NOSTRI ANZIANI MAI PIÙ SOLI NELLE RSA

Qualifiche dell'autore: 
fondatore di Pam Mobility, Gattatico (RE)

Da marzo 2020, milioni di famiglie non hanno potuto incontrare i propri cari ricoverati negli ospedali e nelle RSA, a causa delle norme di contenimento della pandemia. Anziché attribuire a qualcuno o a qualcosa i disturbi che tutto ciò comporta, Pam Mobility ha ideato VediAMOci, un servizio innovativo che consente agli ospiti delle RSA di ricevere visite programmabili in qualsiasi momento, usando un semplice monitor.
Pam Mobility ha una forte esperienza nel settore delle forniture mediche ospedaliere, in particolare, nella progettazione e nella produzione di letti per degenza e terapia intensiva, barelle di vario genere, ambulatori e ambulanze, sempre con una grande attenzione all’estetica, oltre che alla funzionalità. Che cosa vi ha dato lo spunto per inventare questo dispositivo rivoluzionario? Un giorno, durante il lockdown, mentre stavamo allestendo un reparto di terapia intensiva in un ospedale di Roma, ho visto una scena che mi ha impressionato molto. Fin dal mattino, avevo notato una nonnina seduta con grande compostezza, accanto a decine di familiari che brontolavano perché non ricevevano notizie dei loro parenti in terapia intensiva. Parecchie ore dopo, un’infermiera con gli occhi bassi è uscita dalla sala rianimazione con un’aria compunta e si è avvicinata alla nonnina, che si era alzata per andarle incontro: “Non ce l’ha fatta”, le ha detto sottovoce porgendole un sacchettino con una fede e una catenina. Era tutto ciò che in quel momento era permesso vedere di suo marito a quella donna. Si è seduta e ha incominciato a piangere: “Non ho potuto vederlo, sono tre giorni che non lo vedo neanche un secondo, il mio Giannino”, diceva confusa tra le lacrime, stringendosi al petto il sacchettino.
Il pensiero di quel dolore, che si aggiungeva a quello per la perdita del compagno di una vita, non mi ha lasciato per tutto il viaggio di ritorno.
E mi veniva in mente tutto ciò che accade ancora oggi agli anziani in seguito alla pandemia, che non possono incontrare i loro familiari e, per di più, quando li incontrano, rischiano di non riconoscerli, bardati con mascherine, copricapo e guanti.
Da lì, è nata la spinta a fare qualcosa affinché gli anziani non si sentissero mai più soli, perché la solitudine, per un anziano che non svolge alcuna attività, significa isolamento e, a volte, è peggiore di una malattia. Senza il sorriso, lo sguardo, la parola di figli, nipoti e persone care, ciascuno di noi, a qualsiasi età, non vive ma, tutt’al più, sopravvive.
Si dice che gli anziani tendono a conservare una buona memoria di eventi remoti, mentre hanno difficoltà a ricordare che cosa hanno mangiato a pranzo.
Forse perché nella loro giornata spesso non accade nulla che possa essere considerato straordinario. Quindi, ben venga uno strumento come VediAMOci, che aumenta le opportunità di scambio… La nostra memoria si nutre di esperienze, quindi è importante che le giornate dei nostri nonni siano ricche di avvenimenti il più possibile, perché anche la loro memoria breve continui a essere alimentata.
E il dovere che abbiamo verso i nostri nonni è quello di far loro vivere belle esperienze. Spesso si dice che gli anziani debbano esercitare la loro memoria attraverso il racconto degli eventi vissuti, ma chi è anziano oggi ha vissuto la guerra, e non credo sia così piacevole raccontare la guerra.
È molto più importante, invece, rendere gli anziani partecipi della vita di chi lavora o va a scuola, come figli e nipoti, collegandosi con loro durante i compleanni e le festività.
Non solo, sono tante le opportunità che offre loro VediAMOci. Per esempio, permette ai familiari di ricevere consulenze mediche, per un monitoraggio più frequente delle condizioni di salute degli ospiti, e agli ospiti di partecipare a eventi organizzati dalla comunità. A Natale 2020, infatti, grazie al prototipo installato nella Casa di riposo parrocchiale di Montecchio, monsignor Massimo Camisasca e il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni, hanno fatto gli auguri a tutti gli ospiti, collegandosi agli schermi istallati e inaugurando il nostro servizio innovativo, che presto dovrebbe essere adottato dalle strutture di tutta Italia. Un progetto nato per rispondere alle esigenze di contenimento della pandemia, in realtà sarà sempre più utile per non lasciare gli anziani da soli per troppo tempo, cosa che oggi può accadere quando i ritmi di lavoro, la gestione della famiglia o le distanze non consentono visite frequenti.
Qual è la differenza rispetto alle videochiamate con WhatsApp o Skype? La differenza è notevole: VediAMOci non richiede all’anziano nessuna registrazione su un sito né la creazione di un profilo. Grazie alla sua architettura informatica, il software consente di gestire le diverse videochiamate per gli ospiti simultaneamente negli orari di visita predefiniti dalla struttura in forma completamente automatica come un centralino passante. Gli ospiti allettati possono ricevere le visite virtuali attraverso dispositivi audio/video installati all’interno della propria camera, con gli opportuni accorgimenti privacy per gli operatori. Mentre gli altri ospiti possono entrare in comunicazione con i propri familiari attraverso schermi ad alta risoluzione di grandi dimensioni installati in uno o più punti “conference” all’interno della RSA.