EDILIZIA E RISPARMIO ENERGETICO

Qualifiche dell'autore: 
presidente della Fantoni G. costruzioni SpA (Bologna)

La Fantoni costruzioni opera dal 1946 a Bologna nel settore dell’edilizia residenziale. Il gran numero di normative che regolano il vostro settore contribuisce in modo efficace ad accrescere la qualità e la sicurezza delle abitazioni a vantaggio dei cittadini?

Purtroppo, le leggi sono tante e poco chiare, e questo ha una ricaduta sui costi dell’edilizia che aumentano, anche in termini di consulenze per interpretare le stesse leggi, a scapito dell’utenza finale. In materia di IVA, per esempio, sarebbe meglio se le norme fossero più precise. A volte, neppure i notai e i commercialisti a cui ci rivolgiamo riescono a intenderle in modo univoco.

Un notevole aumento dei costi dell’edilizia proviene inoltre dalle normative che richiedono una serie di lavori particolari, come per esempio le coibentazioni, obbligatorie nei prossimi anni, che saranno molto dispendiose sia in termini di spazi — per via dell’aumento dello spessore che i muri dovranno avere —, sia in termini di prezzi e di costi veri e propri, soprattutto per quanto riguarda la ristrutturazione di case vincolate. Lo stesso dicasi per l’insonorizzazione degli appartamenti. Anche qui la questione è problematica perché è difficile riuscire ad assorbire tutti i rumori. Alcuni utenti, infatti, nonostante abbiano pagato un prezzo più alto per l’acquisto di una casa costruita secondo le più recenti direttive, si lamentano per i rumori che inevitabilmente giungono dai loro vicini perché magari litigano o fanno un uso, per dir così, non proprio canonico dell’appartamento. Dunque, le norme sono indispensabili, ma è importante che siano non solo poche, ma anche molto semplici e chiare.

Come state affrontando il tema del risparmio energetico?

Noi abbiamo già cominciato a costruire edifici che sfruttano le nuove tecniche per il risparmio energetico. Già da diversi anni montiamo pannelli solari per il riscaldamento dell’acqua. Non siamo, invece, ancora convinti dell’efficacia dei pannelli per la produzione di energia elettrica, i pannelli fotovoltaici. Ci sembrano molto costosi — costi che poi vengono trasferiti su chi acquista l’appartamento —, inoltre, si esauriscono entro vent’anni, e questo comporta una remora non piccola nel proporli ai nostri clienti. Loro stessi si accorgono che, se il loro rendimento equivale all’inizio a un chilowatt, per esempio, man mano che si va avanti negli anni, diminuisce fino ad arrivare a zero al termine dei vent’anni, ammesso che funzionino effettivamente per tutto il periodo previsto. Siamo invece molto convinti dell’efficacia dei pannelli solari e, per questo, stiamo adoperandoci per utilizzarli anche per il riscaldamento nelle mezze stagioni. Pensiamo che da metà ottobre a metà novembre si potrebbe dare un aiuto notevole all’impianto di riscaldamento, soprattutto se utilizziamo pannelli a pavimento, che hanno il vantaggio di scaldare le masse della casa in anticipo con temperature dell’acqua molto basse (22°-25°) e permettono una distribuzione più omogenea del calore, perché agiscono sull’intera superficie dell’ambiente. La differenza di temperatura e il migliore sistema di trasporto del calore consentono inoltre un risparmio energetico del cinquanta per cento d’inverno, mentre nei periodi soleggiati (almeno nove mesi all’anno), l’acqua calda sarebbe praticamente a costo zero, riducendo quindi le potenze installate e le spese di gestione.

Dunque, i pannelli solari sono molto vantaggiosi. Poi si potrebbero installare caldaie a condensazione e impianti centralizzati con contatermie, in maniera da rendere responsabili anche coloro che conducono la casa, esortandoli al minor consumo possibile e a tenere la temperatura inferiore ai 25°, anche se i pannelli a pavimento non consentono di raggiungere temperature elevatissime. Gli utilizzatori degli impianti centralizzati saranno molto interessati a usare meno energia costosa. Con i vecchi impianti centralizzati, l’energia del riscaldamento viene pagata in ragione dei millesimi e non a consumo singolo. In una casa non arieggiata si formano le muffe alle pareti. Un tempo, nei progetti per le costruzioni delle abitazioni, veniva calcolato un ricambio d’aria ogni ora. Anche se, propriamente, non ce n’era bisogno, perché gli spifferi delle finestre erano più che sufficienti a rendere salubre la casa e a impedire il formarsi delle muffe alle pareti meno arieggiate come, per esempio, quelle dietro ai mobili. E, proprio per questo, noi montiamo nei telai degli infissi un’anta che può aprirsi anche a vasistas, in modo da creare una piccola circolazione d’aria senza dover tenere l’intera finestra aperta.

Quando è nata la Fantoni costruzioni?

Come S.p.A. nel 1980, ma come impresa di costruzioni la Fantoni risale al 1946, quando mio padre, che già dal 1934 lavorava con suo padre, avviò l’impresa per conto proprio. Anche mio nonno faceva il costruttore. Entrambi fabbricavano casolari di campagna, fienili, che disegnavano loro stessi. Ho ancora alcuni loro disegni fatti a mano, direttamente a penna, non a matita. Ci sono cose bellissime in quei disegni.