Carlo Frateschi

  • Quattro anni fa, quando c’è stato il cambio dell’Amministrazione, Parma partiva da una situazione che il Sindaco stesso aveva definito di letargo: una città ricca e opulenta, una città che si era addormentata, che viveva di eredità, un’eredità che però stava consumando. Ci trovavamo in una situazione di grossa difficoltà, perché la città dei luoghi – Verga fa una distinzione tra la città dei luoghi e la città dei tempi –, intesi anche come luoghi fisici e infrastrutturali, era molto indietro. A titolo di esempio, ci sono voluti trent’anni per pensare di chiudere l’anello