Giustozzi Cesarina

  • Ciascuna professione esige un’arte e un talento, senza cui non potrebbe essere esercitata. Le professioni, compresa quella di medico, e gli stessi mestieri, avevano, anche nel lontano medioevo, una regolamentazione accomunata a quella delle arti. Non è estranea a ciò la professione di radiologo, spesso anche ottimo fotografo, che deve conoscere gli aspetti tecnici e di funzionamento delle macchine che gli consentono di esercitarla al meglio. Ma è il suo occhio, affinato dal talento e dall’esperienza, a comprendere, con sguardo d’assieme e con attenzione al particolare, il problema che gli

  • Tra le specialità mediche che in questi anni si stanno trasformando come pratica, vi è indubbiamente quella del radiologo. Il rapporto non può più essere impersonale, senza ascolto, senza parola, mediato soltanto da un’immagine, senza incontro con il paziente, che orienta la nostra azione e la nostra ricerca. Questo è particolarmente vero nell’analisi dei casi di osteoporosi, di cui mi occupo molto in questo periodo e di cui do volentieri alcune risultanze. Le ossa contengono il 99 per cento del calcio del nostro organismo sotto forma di sali minerali fissati a cellule e a proteine

  • Oggi la diagnosi precoce del carcinoma mammario può contare su un’applicazione rivoluzionaria della mammografia standard: la tomosintesi mammaria, che permette un’analisi del seno a strati di un millimetro grazie al movimento del tubo radiogeno durante l’esecuzione dell’esame.

  • Il carcinoma della mammella rappresenta ancora oggi il tumore più frequente nella popolazione femminile, sia per incidenza sia per mortalità. La probabilità di ammalarsi cresce progressivamente con gli anni. In Italia una donna su dieci, pari a circa 32.000 nuovi casi all’anno con 12.000 decessi, sviluppa il cancro mammario. Se il tumore è individuato precocemente, cioè prima che vengano invasi i linfonodi ascellari, la guarigione avviene nel 90 per cento dei casi. Da qui la necessità di sottoporsi periodicamente all’esame mammografico.

  • Il carcinoma della mammella rappresenta ancora oggi il tumore più frequente nella popolazione femminile, sia per incidenza sia per mortalità. La probabilità di ammalarsi cresce progressivamente con gli anni: in Italia, una donna su dieci sviluppa il cancro mammario, con un aumento pari a circa 32.000 nuovi casi all’anno, con 12.000 decessi. Se il tumore è individuato precocemente, cioè prima che vengano invasi i linfonodi ascellari, la guarigione avviene nel 90 per cento dei casi. Da qui la necessità di sottoporsi periodicamente all’esame mammografico.

  • Da alcuni anni, soprattutto in occidente, i tumori al seno sono tra quelli a maggiore incremento e diffusione e pongono alle donne problemi assolutamente peculiari e complessi, anche psicologici, per ragioni d’immagine e sessuali, tanto da indurre a istituire una nuova specialità medica, la senologia.