Cristina Poletti

  • In più di un anno di pandemia, com’è cambiato il lavoro in laboratorio? È cambiato tantissimo, non solo perché si lavora di più o per il numero dei test e degli esami che eseguiamo, ma soprattutto perché sono disponibili tante metodiche riservate alla diagnostica per il Covid-19, che all’inizio della pandemia non lo erano. C’erano molti dubbi sui metodi da impiegare ed era molto difficile trovare i reagenti e la strumentazione necessari per eseguire gli esami per diagnosticare la malattia.

  • Dal 2013, nella casa di cura Madonna della Salute, lei dirige il laboratorio di analisi, dove lavorano diverse figure professionali: tre impiegati, tre infermiere prelevatrici, cinque tecnici di laboratorio biomedico, tre biologhe e un medico.
    Un’equipe affiatata, che segue utenti provenienti soprattutto dalla zona di Porto Viro, ma anche dalla provincia di Ferrara e da quella di Venezia, con un impegno considerevole… Lavoriamo anche per un’altra struttura sanitaria di Rovigo e quindi anche per l’alto/medio Polesine. Inoltre, nel nostro laboratorio vengono anche