Cervello dell'impresa

  • Lo storytelling del politicamente corretto inneggia all’importanza dell’utile: fioccano gli inviti a fare qualcosa di utile, per se stessi e gli altri, o a rendersi utile, collaborando per il bene comune. I più audaci invitano a mirare all’utile, purché, beninteso, non contrasti con l’etica sociale e non sia confuso con il profitto, cui viene quasi sempre attribuito l’aggettivo “ingiusto”, soprattutto se si tratta di utili d’impresa. L’importante è che non ci sia qualcosa di inutile o di inutilizzabile: le campagne contro lo spreco, così in voga, esigono che le cose siano utili,

  • Il 23 marzo scorso, nell’ambito del convegno A deeper vision, TEC Eurolab ha inaugurato il più grande impianto di tomografia industriale installato in Italia, l’NSI X7000. Gli esponenti delle principali case automobilistiche, di grandi gruppi aeronautici e industriali, oltre che del mondo accademico, intervenuti in qualità di relatori, hanno illustrato i vantaggi per la ricerca e per l’industria di questo nuovo impianto, che attesta il primato di TEC Eurolab come centro d’eccellenza per i controlli non distruttivi e le permette di garantire ai clienti un supporto completo lungo l

  • Imprenditori iraniani e svedesi più volte hanno indicato la vostra holding come modello d’impresa innovativa nel settore siderurgico, in particolare per l’attenzione alle esigenze dei collaboratori e del contesto sociale in cui SEFA ha sede. In questo numero apriamo il dibattito sulla via dell’utile nella città: in che termini la vostra azienda percorre tale via?

  • Nell’intervista pubblicata nel precedente numero di questa rivista, lei notava che “la forza della parola non ha limiti”. Lei ritiene che questa forza giovi anche all’utile dell’azienda?

  • Il Ministero dello sviluppo economico italiano descrive l’Industria 4.0, la cosiddetta quarta rivoluzione industriale, un’opportunità per “ottimizzare i processi produttivi; supportare i processi di automazione industriale; favorire la collaborazione produttiva tra imprese attraverso tecniche avanzate di pianificazione distribuita, gestione integrata della logistica in rete e interoperabilità dei sistemi informativi”. In molti, fra consulenti e imprenditori, sono però concordi nell’affermare che questa rivoluzione industriale produrrà la drastica riduzione dei posti di lavoro. La vostra

  • Il distretto ceramico più avanzato del pianeta, quello di Sassuolo, deve molto al contributo dei fornitori che, come Gape Due, da oltre mezzo secolo si adoperano per mettere al servizio della produzione di piastrelle e delle tendenze moda le tecnologie più moderne, lungo un processo di ricerca e innovazione costante. Se al loro sorgere le fabbriche del comprensorio avevano l’officina interna, alla fine degli anni quaranta incominciarono a rivolgersi a officine specializzate nella costruzione di stampi, che da semplici componenti meccanici divennero presto protagonisti della “formatura”

  • Lei ha fondato la società di consulenza aziendale Cubo negli anni ottanta, in un contesto storico e economico oggi notevolmente cambiato. Quali sono le trasformazioni che ha attraversato il settore e in che termini la sua società di consulenza interviene?

  • Lei ha condotto un’esperienza di quarantatré anni nella stessa struttura, la Reale Mutua, una delle più antiche Mutue Assicuratrici Italiane. Ci racconta come ha incominciato questa esperienza?
    Reale Mutua nasce nel 1828 con Regio Decreto e, come indica il marchio, è una mutua e non una società per azioni. I sottoscrittori delle polizze diventano soci e partecipano ai benefici di mutualità che annualmente sono deliberati dal consiglio di amministrazione della Compagnia sotto varie forme. La finalità di Reale Mutua è proprio quella di essere una Mutua, quindi il fine non è dare

  • Il Ristorante da Danilo ha sempre avuto una clientela costante da oltre quarant’anni. In che modo oggi un’azienda di ristorazione trova la via dell’utile?
    L’utile di un ristorante o di un bar non può essere raggiunto alla stregua di qualsiasi altra azienda di produzione o di servizi, per il semplice fatto che deve gestire una materia ad alta deperibilità. I panini o i piatti rimasti invenduti al termine della giornata non possono essere riproposti il giorno successivo. D’altra parte, non si può rischiare di rimanere a corto di prodotti da offrire ai clienti quando ancora la

  • L’idea di comunità come condivisione, in particolare dei doni e delle funzioni (in latino munus è dono, tributo, onere) è riscontrabile già nel II secolo a.C. nella comunità ebraica degli esseni, a cui, secondo Ernest Renan e altri, sarebbe appartenuto anche Gesù Cristo. In questa comunità monastica ante litteram, tutto era in comune, condiviso: un comunismo basato sulla comune credenza. L’agape, l’eucarestia rituale, era un loro rito, che la comunità cristiana proseguirà nella comunione, assieme al concetto di comunità, come testimoniano gli Atti degli apostoli: “Tutti coloro che