Fausto Battini

  • Intervista di Anna Spadafora

    Spesso si pensa che la finanza sia senza cervello, oppure che il cervello sia il controllo, il dominio, la facoltà di padroneggiare uomini e capitali. Secondo Lei, esiste un cervello della finanza che non sia l’eminenza grigia, ma l’intendimento, il dispositivo di direzione?

  • Vorrei riprendere tre dei temi toccati da Emilio Fontela. Il primo concerne la “finanziarizzazione” dell’economia e delle imprese. L’identificazione tra finanza e speculazione non è convincente. La finanza può avere anche finalità speculative, quando ha di mira solo il conseguimento di differenziali di prezzo tra le attività finanziarie comprate e vendute. Ma la finanza che interessa le imprese è uno strumento di fluidificazione e di appoggio dell’economia reale, cioè degli investimenti in impianti e tecnologie, di supporto per il giro degli affari, di capitalizzazione