LAVORIAMO PER COSTRUIRE LA CASA DEI VOSTRI SOGNI

Percorrendo la provinciale che s’inerpica nell’Appenino Modenese fino ai quasi novecento metri di altitudine di Montese, si ammirano boschi di querce e castagneti secolari, campi coltivati, prati verdi e casolari. Man mano che ci si avvicina al paese s’intravede la bella Rocca con la sua torre che fu dei Montecuccoli e che dal XII secolo domina l’intera Valle del Panaro. Poi, avanzando fra scorci collinari e montuosi spettacolari, si apre uno scenario in cui si alternano a boschi e piccoli borghi coltivazioni moderne, fattorie e stabilimenti industriali, come quelli di grande impatto estetico che ospitano lo showroom, la produzione e gli uffici tecnici della vostra azienda.
Romano, non dev’essere facile gestire la logistica da qui per un’industria che pro duce case in legno…
È vero, ma ciò che spendiamo in più per il trasporto lo guadagniamo in salute e in serenità. Sia la nostra famiglia sia i nostri collaboratori – che vivono a Montese o nelle frazioni limitrofe – sono felici di lavorare qui piuttosto che in città, perché qui la vita è a misura d’uomo, ci sono legami indelebili fra gli abitanti, con il territorio e con la sua storia. Potremmo quasi dire che sia mo un’isola felice, se non altro perché non esiste la disoccupazione, lavorano tutti e trovano soddisfazione nella loro operosità. E, siccome la riuscita dell’azienda è dovuta principalmente ai nostri ottantadue collaboratori (di cui venti sono impegnati nell’ufficio tecnico), noi ascoltiamo innanzitutto le loro esigenze.
Chiara, quando ha incominciato a lavo rare nell’azienda di famiglia e quali sono gli aspetti di cui si occupa?
Un anno e mezzo dopo il diploma avevo fatto un tentativo di proseguire gli studi all’università, ma poi ho capito che per me l’azienda era importante e richiedeva il mio impegno a tempo pieno. Seguire la progettazione e la costruzione della casa dei propri sogni insieme al cliente per me è sempre stato molto affascinante. Per costruire una casa in legno occorrono una tecnologia e una precisione nella progettazione maggiori rispetto all’edilizia tradizionale. Noi abbiamo investito nelle tecnologie più avanzate per proporre al cliente e al suo progettista una presentazione estremamente attendibile: per esempio, ci siamo dotati di un dispositivo di rilievo dei cantieri con laser scanner che restituisce con precisione millimetrica i dati di misurazione a partire dai quali i tecnici sviluppano il progetto. L’ufficio tecnico ha lo scopo di ingegnerizzare il prodotto, a partire dal calcolo strutturale, che è necessario per rispondere alle norme antisismi che, ma anche per studiare ciascun dettaglio dell’abitazione. Inoltre, abbiamo investito in una linea di produzione lunga 120 metri, che è un fiore all’occhiello della nostra azienda, dove la materia prima – una barra di legno lamellare o altro materiale ad uso strutturale – viene prima tagliata e lavorata da una macchina a controllo numerico, per poi essere trasformata dal punto di vista estetico e uscire completa di tutte le finiture. Come può capire, la nostra non è proprio edilizia, noi siamo la versione edile della meccanica, perché la costruzione in legno deve “funzionare” proprio come funziona una macchina e il processo è simile sia nella progettazione sia nell’assemblaggio.
Romano, in quanto tempo riuscite a con segnare una casa?
Dal momento in cui è stato approvato il progetto dal comune ed è stata preparata la base di cemento, impieghiamo circa cinque o sei mesi per consegnare una casa chiavi in mano, anche perché noi non ci rivolgiamo ad artigiani esterni, abbiamo le maestranze interne e, per l’impiantistica, siamo seguiti da due squadre di fiducia collaudate negli anni. Questo è un vantaggio enorme per il cliente, che non deve “rincorrere” gli artigiani, i quali spesso, quando sorge un inghippo in un cantiere, giocano a scaricabarile, causando blocchi e rallentamenti dei lavori. Per noi è motivo di orgoglio riuscire a dare la massima soddisfazione al cliente, che non deve avere nessun problema nel realizzare il suo sogno, anzi, deve avere l’opportunità di vederlo crescere con i materiali, le forme e i colori che ha scelto in fase di progettazione, senza il pericolo d’imbattersi in brutte sorprese. E chi decide di affidarsi a noi anche per l’arreda mento può essere seguito dai nostri due architetti interni.
Chiara, quindi lei ha anche il compito di coordinare le maestranze?
Costruire una casa in muratura oggi è uno stress sia per una giovane coppia sia per una famiglia, proprio perché non è facile coordinare il lavoro degli artigiani che ci lavorano e che spesso non comunicano fra loro. Addirittura accade a volte che le coppie si separino a causa dello stress accumulato per i problemi che sorgono durante la costruzione della loro futura casa. Quindi, avere qualcuno che filtra i problemi e aiuta il cliente nelle scelte con competenza ed esperienza è un vantaggio assoluto.
Romano, quali sono gli altri vantaggi di una casa in legno?
Le case che fabbrichiamo noi sono tecnologicamente molto avanzate e, già dal 2008, sono autosufficienti dal punto di vista energetico, quindi non hanno bisogno di allacciarsi alla rete del gas. Essendo un materiale biocompatibile e naturalmente isolante, il legno garantisce un risparmio significativo in termini di energia utilizzata per il riscaldamento, il raffrescamento e il funzionamento quotidiano. Inoltre, come abbiamo visto, l’ingegnerizzazione e la costruzione di una struttura in legno assicura tempi e costi certi, insieme alla garanzia di poter realizzare la struttura su misura, rispettando il budget a disposizione. Infine, i nostri clienti hanno il vantaggio che utilizziamo solo legno di alta qualità – proveniente dall’Austria, dalla Germania, dalla Lituania e dalla Slovenia – lavorato interamente nei nostri stabilimenti, per offrire soluzioni che soddisfino ogni esigenza progettuale e si integrino armoniosamente nel conte sto paesaggistico circostante.
Sara, lei quando ha incominciato a lavo rare in azienda e quali sono gli aspetti di cui si occupa?
Subito dopo il diploma ho iniziato a lavorare con mio padre e mia madre, Patrizia Romani, per occuparmi principalmente di acquisti, pianificazione e controllo gestione, quindi, materie prime, accessori, subappalti e coordinamento dei fornitori di servizi. Per realizzare qualsiasi prodotto che ci viene commissionato – una casa, una copertura o una struttura industriale – occorre reperire e gestire tanti componenti, verificare che la produzione non abbia ritardi o problemi e coordinare le maestranze per la posa degli infissi, degli impianti e dei pavimenti. Noi consegniamo la casa dopo una bella pulizia del cantiere e completa addirittura della cucina, quindi pronta per essere utilizzata. Abbiamo deciso di fornire la cucina per dare continuità al cantiere e per evitare che la carenza di informazioni sui passaggi di tubazioni e fili elettrici fosse vincolante rispetto alle nostre lavorazioni, perché le nostre pareti non possono essere lasciate aperte o essere forate dopo la consegna. Abbiamo due architetti interni che ci seguono a livello estetico e strutturale, e il loro lavoro ci consente di ottimizzare le scelte del cliente, perché sappiamo benissimo che bastano piccole variazioni per far lievitare i costi di realizzazione di un ambiente. È nostro compito consigliare il cliente in modo che possa evitare gli sprechi ottenendo un prodotto finito eccellente anche dal punto di vista estetico, perché i nostri clienti non sono tenuti a sapere con quali materiali è costruita una parete, siamo noi i professionisti della costruzione, quindi siamo noi a dover presentare loro alternative valide in ciascun caso. Tra l’altro, avendo tutta la filiera al nostro interno – dall’architettonico allo strutturale, all’esecutivo, alla costruzione e al montaggio –, garantiamo un controllo della qualità difficile da raggiungere quando ci si avvale di fornitori esterni.
Quando è nata la vostra attività?
Nel 1969, ma all’epoca mio padre realizzava tetti in blocchi di calcestruzzo vibrocompressi (da qui il nome Vibrobloc). Verso la fine degli anni ottanta, ci fu un episodio che sembra tratto da un romanzo: un giorno mio padre ricevette per sbaglio un camion di legname che non aveva ordinato. Era un periodo di transizione, in cui si stava rendendo conto che il mercato stava cambiando: i clienti preferivano spendere 150.000 lire al metro quadro per un tetto in legno, piuttosto che 24.000 per uno in cemento. Quel camion arrivato per sbaglio fu l’inizio della nuova attività. Poi, nel 2000, quando siamo entrate in attività mia sorella e io, abbiamo deciso di man tenere il nostro nome e d’investire in modo assoluto nell’attività. Tra parentesi, cinque anni fa è entrato anche mio marito, Sandro Ronchi, come responsabile progetti di sviluppo, che ha dato un’impronta importante alla trasformazione dell’azienda.
Oggi possiamo dire che siamo stati ampiamente ripagati dei nostri investi menti, la domanda è cresciuta sempre di più e non abbiamo avuto bisogno di agenti esterni o di una rete di vendita: abbiamo soltanto due collaboratori con funzioni commerciali, mentre il resto lo fa il passaparola dei clienti. Fino a qualche anno fa abbiamo risposto alle richieste che ci arrivavano da tutta Italia e anche dall’estero (Francia, Antille Olandesi, Aruba), mentre adesso stia mo servendo principalmente l’Emilia Romagna e l’alta Toscana, da dove ci arrivano tante richieste.