L’EREDITÀ DELL’ESPERIENZA IMMOBILIARE

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presidente di Santo Stefano Immobiliare, Bologna

Santo Stefano Immobiliare è divenuto un riferimento sicuro per coloro che cercano di orientarsi nel mercato immobiliare. Ma, a proposito del tema di questo numero, L’eredità intellettuale, lei, che è anche un armatore appassionato di nautica, può raccontarci qualche aneddoto intorno a questo tema?

Certamente. Nella tradizione popolare dei pescatori è d’uso non cambiare mai i nomi delle imbarcazioni quando vengono tramandate di generazione in generazione. L’imbarcazione è chiamata con il nome di un avo in modo che ne possa proseguire la vita terrena. Alcune imbarcazioni si chiamano “Bruno padre”, “Maria madre”. Il nome proprio di persona è accompagnato dalla specifica “padre” o “madre” per ricordare i cari che se ne sono andati. Quelle imbarcazioni sono ben riconosciute dagli altri pescatori, che le nominano come fossero persone. Quindi, cambiare il nome sarebbe come togliere il nome a quella persona, abbandonando la sua memoria all’oblio.

La sua famiglia è attiva da più generazioni nel settore della costruzione di immobili. In che misura lei ha tenuto conto di questa eredità?

Io sono cresciuto nei cantieri in cui mi portava mio padre, Giampaolo Michelini. Figlio di Augusto Miche lini, noto costruttore di molti immobili a Bologna, è divenuto ingegnere edile e ha proseguito l’esperienza paterna. Spesso noi camminavamo insieme fra i ponteggi in modo che mio padre potesse controllare che i lavori effettuati corrispondesse ro ai suoi disegni esecutivi. Oggi rappresento la terza generazione che continua a operare in ambito immobiliare, ma, in particolare, nel trasferimento e nella gestione degli immobili.

In che modo i racconti che ascoltava in casa e nei cantieri sono entrati nella sua pratica attuale?

Mia madre è originaria della Romagna, quindi ha lo iodio nel sangue ed ha sicuramente un approccio artistico alla vita. Mio padre, invece, da buon ingegnere emiliano, bolognese in particolare, ha sempre ragionato per pilastri portanti. E poi sono arrivato io, che sono un ibrido. Quindi, nella mia esperienza ho sempre tenuto conto di approcci così diversi che, certamente, hanno dato una marcia in più al progetto di costituzione delle agenzie attraverso cui opera Santo Stefano Immobiliare.

In quali progetti state investendo quest’anno?

Sicuramente sono molti i progetti in cui stiamo investendo, tenendo anche conto delle nuove tecnologie della comunicazione. In particolare, stiamo digitalizzando alcuni servizi. Ma la parola d’ordine è “ponderare”, perché, quando si incomincia a parlare di cambiamenti, è facile non tenere conto di ciò che si rischia di perdere dall’altra parte.

Per esempio, adiacente al nostro logo campeggia lo slogan “Persone di casa”. Per noi è essenziale riferire i nostri servizi sempre alla persona. Digitalizzarli potrebbe comportare un cambiamento radicale nel nostro approccio al cliente. Quindi, procediamo con molta ponderazione, cercando di valorizzare anche la nostra esperienza.

L’eredità dell’esperienza esige la sua valorizzazione. In che modo la vostra comunicazione ne tiene conto?

Le dirò, con molta serenità, che da alcuni anni noi facciamo molta pubblicità, su riviste di settore e su quotidiani nazionali e locali, per promuovere gli immobili acquisiti. Ma sono giunto a concludere che non credo più alla classica promozione dell’immobile tramite la pubblicità su carta. L’annuncio immobiliare è utile nel momento in cui viene letto dall’interessato, ma, se non c’è un lettore interessato, quella pagina verrà voltata e dimenticata. Questo discorso, ovviamente, non riguarda la rivista “La città del secondo rinascimento”, che è una felice eccezione perché ha contenuti di grande interesse e dove ormai la mia foto è diventata quasi un logo delle nostre agenzie.

In generale, noi stiamo digitalizzando tutta la comunicazione, compresa quindi anche la pubblicità. Anche perché abbiamo bisogno di sfruttare la velocità della comunicazione che offre la digitalizzazione e quindi, per esempio, le pubblicità sui vari portali immobiliari, sui canali web, nei siti internet, e così via. Oggi, l’eredità dell’esperienza si trasmette anche con i nuovi strumenti della comunicazione.