OCCORRE TRAMANDARE, NON SOLTANTO INSEGNARE

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amministratore della Casa Residenza per Anziani Villa Giulia, Pianoro (BO)

Con l’esperienza di quasi quarant’anni nel settore dei servizi agli anziani, Villa Giulia è riconosciuta fra le prime Case di Residenza per Anziani (CRA) a livello nazionale e ha ricevuto vari premi per la qualità dei servizi offerti. Ma Villa Giulia è anche il frutto della scommessa di una donna, Filomena Salieri, che, insieme al marito, ha saputo trasmette re l’eredità dell’esperienza a coloro che hanno collaborato con lei…

Questa donna straordinaria era mia madre, Mina per gli amici. Salieri è anche il cognome del musici sta contemporaneo di Mozart e forse non è un caso che lei abbia sempre avuto la musica nel sangue. Era nata in una famiglia di undici fratelli e sorelle, quindi sin da piccola ha avuto un bel da fare. È stata una grande donna che è riuscita ad acquistare, gestire e tramandare – non insegnare, ma tramandare – un’impresa unica, che ha costruito con la sua umanità e con intelligenza.

Nel nostro caso non è avvenuto il cosiddetto “passaggio generazionale”. Eravamo una squadra di quattro persone: mio padre, mia madre, mio fratello e io, quindi non è avvenuto quel distacco che decide da un giorno all’altro chi prosegue e chi deve fermarsi.

Lei, che aveva la terza elementare perché non era riuscita a concludere gli studi, ha costruito tutto da sola. Aveva una vera passione per il proprio lavoro al servizio degli altri. Poi, pian piano, si era resa conto che non riusciva a stare al passo con i tempi per la gestione degli aspetti organizzativi e dei rapporti con i dipendenti. Quindi, man mano, ha lasciato sempre più a noi figli lo svolgimento dei compiti. Anche in quella fase aveva avuto l’approccio costruttivo che la caratterizzava, mentre noi acquisivamo l’eredità dell’esperienza di Villa Giulia. In alcune circostanze mi sento ancora inadeguata perché non ho la sua umanità, quella generosità che lei aveva verso le persone. In alcuni momenti aveva un modo di fare unico con i residenti o con i loro familiari, aveva quel quid in più che nessuna formazione può dare.

In alcune occasioni abbiamo avuto qualche divergenza, ma ero io che facevo un passo indietro, anche quando non ero d’accordo, perché non volevo prevaricare il suo ruolo e nemmeno imporle le mie idee, facendole pesare l’istruzione acquisita. Ma lei, dopo il confronto, rifletteva sulle questioni che le avevo posto e diceva: “Fai pure, Ivonne, mi fido di te”. Mi stimava molto ed eravamo molto legate, andavamo anche a lavorare insieme.

Com’era organizzato il lavoro con i suoi familiari?

Ciascuno svolgeva compiti diversi. Abbiamo sempre lavorato bene insieme, ci confrontavamo e le decisioni venivano prese insieme. È giusto che anche a livello familiare esista una gerarchia. All’apice c’era il genitore: mia madre era l’imprenditrice, mio padre il suo consigliere e poi c’eravamo io e mio fratello, verso il quale ho sempre avuto un approccio protettivo, essendo la sorella maggiore. Le discussioni non nascono se sono stabiliti e rispettati i diversi compiti all’interno dell’azienda.

Mia madre era nata in Romagna e aveva un carattere molto forte, quindi non amava il parlare pour parler. Lei ascoltava e poi dava il suo consiglio, però in modo veloce perché c’era molto da fare. Era la donna del fare e io cercavo di emularla sul campo. È sempre stata una donna positiva e propositiva, ottimista anche nei momenti peggiori, da cui ha sempre cercato di cogliere il lato positivo. Quindi, ha trasmesso sia a me sia a mio fratello questo modo di fare e di non abbandonare il fare.

Io dico sempre ai miei figli che è importantissimo che siano costanti nelle proprie ambizioni per essere liberi di valutare la strada da intraprendere. L’azienda prosegue il proprio viaggio e poi, se saranno sicuri di dare il loro apporto, troveranno la collocazione più adeguata in azienda. Del resto, tutte le imprese sono costituite da vari comparti, sarà poi ciascuno a scegliere quello in cui assumere la responsabilità.

Villa Giulia ha più centenari fra tutte le strutture per anziani d’Italia iscritte all’ANASTE, l’Associazione che rappresenta le case di residenza di qualità…

Esatto. Ma c’è anche un’altra novità! Il 26 novembre scorso siamo sta ti invitati a Milano, al Palazzo della Regione Lombardia, per ritirare il premio Bollino rosa-argento che la Fondazione Onda ETS ha assegnato a Villa Giulia, scelta tra 200 strutture in tutta Italia per l’umanità e la qualità dei servizi che eroghiamo. È stato per noi un momento di grande gioia, soprattutto perché è arrivato dopo la tempesta che in poche ore sembrava avere distrutto il lavoro di una vita spesa per la qualità.