GIOIELLI PER DONNE SPECIALI

Qualifiche dell'autore: 
responsabile marketing e comunicazione di Pinomanna Gioielli (Valenza e Modena)

Dal suo laboratorio di Valenza, città orafa per eccellenza, da oltre trent’anni, Pinomanna si dedica alla creazione di gioielli per le più prestigiose griffes italiane e del mondo; da sei anni, ha il suo showroom nel cuore di Modena, in Piazza Grande, diretto da Andrea Giudice, analista del diamante, diplomato all’IGI (Istituto Gemmologico Italiano), che propone direttamente alle clienti provenienti da vari paesi vere e proprie opere d’arte, che diventano patrimonio di famiglia e si trasmettono di madre in figlia insieme alle emozioni che evocano con le loro forme, la loro classe e la loro particolarità: anelli e boccole in oro rosa con base di brillanti bianchi e pois di brillanti brown (collezione Pois); anelli e orecchini con brillanti incastonati su oro bianco brunito (collezione Terra Bruciata); anelli e boccole in oro bianco e brillanti bianchi con contorno di brillanti neri (collezione Lune); anelli, orecchini e ciondoli in oro bianco e zaffiri rosa, gialli e blu (collezione Puzzle); spettacolari animaletti della collezione Natural Chic, come le Farfalle con brillanti neri e bianchi, zaffiri rosa e tzavorite. Quante sono le competenze che entrano in gioco nella realizzazione di questi capolavori?

Sono differenti le specializzazioni che intervengono nella manifattura di un gioiello ad alto contenuto artigianale. Si parte dall’idea del disegnatore che, con la sua fantasia, inventa il gioiello, poi il modellista realizza il prototipo, che è elaborato dall’orefice nella sua parte in oro e, infine, l’incastonatore inserisce le pietre preziose, prima di passare alla fase di pulizia. 

Sono tutti mestieri che richiedono anni di esperienza, proprio perché la realizzazione di un semplice gioiello è molto complessa. Il nostro laboratorio – dove lavorano quindici persone, fra modellisti e disegnatori – è una forma di resistenza alla tendenza diffusa verso la standardizzazione: nonostante le difficoltà, continuiamo a mantenere la produzione in Italia e a tramandare un mestiere che negli anni rischia di perdersi, come sta accadendo in tanti altri distretti del nostro paese. 

Ci sono molte richieste da parte di giovani che vogliono imparare il vostro mestiere?

Al momento, purtroppo, non sono molti i giovani attratti dall’artigianato in genere: veniamo da una società in cui si credeva che la laurea fosse l’unico modo per raggiungere una posizione sicura e uno status sociale di prestigio. Forse qualcosa cambierà nei prossimi anni – almeno ce lo auguriamo –, ci sarà un ritorno agli antichi mestieri che sono veramente ricercatissimi e potrebbero divenire la base per lo sfruttamento della nostra vera ricchezza: il patrimonio artistico per il quale siamo noti in tutto il mondo. Però i giovani devono incominciare a fare qualche sacrificio in più, anziché cercare il guadagno facile e immediato, perché un mestiere come il nostro richiede amore, oltre che vocazione, capacità e manualità, unite alla caparbietà: il nostro è un pubblico raffinato, che cerca il bello nelle sue massime espressioni, quindi chi crea un gioiello deve avere molta costanza e insistere finché non ha trovato l’idea vincente per una nuova collezione o per un nuovo pezzo. 

Da sei anni, lei valorizza lo stile Pinomanna nella comunicazione alle clienti. Che cosa può dirci delle donne che acquistano un vostro gioiello? 

Ci piace pensare che i nostri gioielli siano pensati per le donne che amano sentirsi uniche. I nostri gioielli sono realizzati in edizione limitata, perciò vorremmo arrivare al desiderio che ciascuna donna ha di sentirsi speciale indossando il gioiello che più la contraddistingue.