Quando, nell’atto di parola, non ci sono più la commemorazione o la rimemorazione proprie al cerimoniale, quando il sogno e la dimenticanza intessono il racconto che trae al valore delle cose, senza più l’azione che tutto ordina e l’inazione con cui tutto è ordinario, quando la festa è festa della vita, in cui gli algebrismi della genealogia del senso e le geometrie dell’archeologia del sapere non reggono più, la celebrazione è il processo intellettuale della parola, è l’itinerario stesso che si rivolge alla sua cifra, è proprietà del destino della vita. La celebrazione del numero cento di questa rivista, il cui numero zero fu pubblicato nel dicembre 2000, non è il compiacimento dei risultati, non è l’esaltazione di un successo, non è lo sbocco di un viaggio iniziatico: sarebbe la celebrazione di un sacrificio pena...
Giornalista, inviato speciale, autore di una cinquantina di libri, tra prosa e poesia, per adulti e per ragazzi: la sua vita è intessuta dalla parola e dalla scrittura, nelle più varie forme. Come si combinano il percorso del giornalista con la scrittura del poeta? Ho seguito il motto, periglioso e sfavillante, indicatomi, tanti anni fa, dallo scrittore Marino Moretti: “Vivere della propria penna”. Consapevole del fatto che, da semplice scrittore, non ci sarei riuscito, ho cercato il mio posto nel giornalismo d’autore. Posso dire di avercela fatta, senza trascurare il primo versante. Del resto, anche Marino, nell’intento di vivere della propria penna, dovette adattarsi a Poesie scritte col lapis: a parte gli scherzi, un capolavoro del crepuscolarismo. Possiam... |
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![]() L’atto arbitrario è l’atto libero dal condizionamento sociale ed economico. Il cinema ha regole che concernono la produzione e le esigenze del botteghino, oggi chiamate anche le esigenze del circuito televisivo, e che spesso condizionano pesantemente la qualità delle opere. In che modo lei è riuscito ad attenersi alla sua... |
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Attore comico e imprenditore con l’hobby del cabaret, lei ha scritto il libro Manuale di Marketing romagnolo (Solferino) con sottotitolo Abbiamo già venduto QUASI un milione di copie!, di cui lei dice che svela i segreti del successo della Riviera Romagnola. Perché ha avuto l’esigenza di scrivere questo libro? Molti mi chiedevano spesso perché... |
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L’arbitrarietà è virtù del principio della parola, che nessuno può attribuire a un soggetto. Anche le formule più comuni della soggettività – “io penso”, “io dico”, “io faccio” – non evitano lo sbaglio di conto, la svista, l’errore di calcolo. Le dottrine religiose, psicologiche, politiche si reggono sull’ipostasi di un soggetto che pensi le parole e le cose, le soppesi, le... |
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![]() Essenziale per proseguire nel viaggio, l’esperienza non è un bagaglio e non è accumulabile o vendibile. Eppure l’esperienza viene significata a partire da quanto è scartato dal canone ideale, guidato dall’idea di bene, dall’idea unificante. L’esperienza intesa in questi termini è già destinata, e finisce. Non è questo che avviene nell’esperienza della... | ||||
![]() In un’intervista andata in onda il 13 luglio scorso sul canale SKY 511, alla domanda “Qual è il segreto della riuscita di Clevertech Group Spa nei suoi 35 anni di vita?”, lei ha risposto: “Io credo che il segreto – per dir così – del nostro Gruppo sia quello di essere riuscito a creare un ambiente in cui prima i miei figli e mio genero e poi tantissimi giovani hanno scommesso nella mia idea, nel nostro progetto... | ||||
![]() Nel suo libro La mia bussola. L’amicizia, la famiglia, l’impresa (Spirali), possiamo cogliere la testimonianza di un imprenditore che non ha mai aderito ai canoni della realtà convenzionale. Anzi, l’esperienza di TEC Eurolab, l’azienda che ha fondato insieme al suo socio, Alberto Montagnani, nel 1990, è costellata di atti arbitrari, non giustificati secondo il... ![]() Come affermava Roberto Ruozi (economista, ex rettore della Bocconi) nel suo intervento al Forum Rivoluzione digitale o rivoluzione dell’imprenditore (organizzato dalla nostra rivista, insieme alla Facoltà di Economia “Marco Biagi” di Modena, il 23 maggio 2017): “Occorre che i bancari divengano interlocutori degli imprenditori”. E aggiungeva: “Lo diciamo da cento anni”,... Nella mia ventennale esperienza di educatrice e oggi anche di direttrice di asilo nido, il Piccolo Gruppo Educativo Giardino del tempo, ciascuna giornata si svolge lungo dispositivi differenti e vari, dispositivi organizzativi, nutrizionali e formativi. Ciascuno di essi esige il gioco. Sono dispositivi pragmatici e di ricerca, in cui emerge come il gioco e il lavoro non si... |