GRUPPO TONINO LAMBORGHIINI: “STYLE NEVER SLEEPS”

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presidente della Tonino Lamborghini Style and Accessories

Per celebrare i suoi trent’anni di successo in tutto il mondo, il Gruppo Tonino Lamborghini ha organizzato al teatro delle Celebrazioni di Bologna lo spettacolo Nel segno del Toro, con l’attore emiliano Lorenzo Guandalini e la partecipazione del grande coreografo e ballerino André de La Roche. Il recital è stato tratto dal suo libro Diventerò Lamborghini, giunto alla seconda edizione, in cui possiamo leggere la più ricca testimonianza intorno alla vita straordinaria di suo padre, un imprenditore che con le sue invenzioni ha dato un contributo inestimabile al nostro paese. 

Il Trentennale del Gruppo Tonino Lamborghini celebra la storia del marchio di accessori di lusso da lei fondato nel 1981, reinterpretando i valori storici e la simbologia identificativa di famiglia e traendo ispirazione dalle precedenti esperienze professionali nel campo dell’ingegneria e del design, con il chiaro intento di portare l’italianità nel mondo. Quest’anno il Gruppo può vantare una crescita a doppia cifra rispetto all’anno scorso, ma forse non bastava il nome per raggiungere il successo…

Infatti, non è mai bastato il nome, neanche nei paesi europei, occorreva offrire novità e qualità, mantenere costante l’investimento nella ricerca e scegliere i canali più efficaci per la diffusione del marchio e dei prodotti. Lo sforzo maggiore che occorre fare è quello di capire, ascoltare le richieste del mercato ed essere pronti laddove queste richieste si percepiscono, senza volere imporre qualcosa a tutti i costi. Per esempio, ho sempre amato le cravatte come gli orologi, eppure, mentre nel settore degli orologi il nostro Gruppo ha fatto passi da gigante – tra parentesi, quest’anno, alla fiera di Basilea abbiamo progettato uno stand bellissimo nel padiglione centrale (Padiglione 1.1, Stand E11, ndr) per presentare una nuova linea di orologi d’alta gamma –, in quello delle cravatte non ha mai conosciuto un vero boom. Ed è difficile capire da quali fattori dipenda: forse il mercato delle cravatte era saturo e il mio apporto non ha aggiunto nulla. Tuttavia, la maggior parte delle proposte lanciate sul mercato in questi trent’anni ha avuto una grande accoglienza da parte del pubblico e devo dire che è stato determinante anche l’apporto di validi collaboratori. Tant’è che il nostro Gruppo oggi si può definire una “officina di progettazione creativa” con un Centro Stile che ha portato negli anni allo sviluppo di una trentina di categorie merceologiche diverse e alla creazione del nostro lifestyle, il cui slogan è “Puro Talento Italiano”, con la filosofia che ha da sempre caratterizzato la Tonino Lamborghini, secondo cui tutti i prodotti a marchio devono essere realizzati o progettati in Italia. 

E le novità per il 2012?

Concentreremo le nostre energie sull’area fashion, grazie anche al lancio a marzo di una nuova linea eyewear caratterizzata da notevoli accorgimenti tecnici e materiali innovativi. Prevediamo un forte sviluppo della nostra area Hospitality – che comprende hotel, ristoranti e lounge cafè di lusso, energy drink e caffè – anche grazie alla recente firma di un accordo con un gruppo quotato alla borsa di Shangai per l’apertura di hotel a cinque stelle a marchio Tonino Lamborghini. Inoltre, entro il 30 giugno 2012 adotteremo tutti i criteri di un’azienda quotata, in termini sia di struttura sia di governance.

A proposito di Estremo Oriente, lei è stato il primo italiano ad aprire un negozio monomarca a Hong Kong…

Affrontare un mercato come quello cinese negli anni ottanta era completamente differente rispetto a oggi: le pratiche burocratiche e la diffidenza culturale erano le due colonne d’Ercole, spesso invalicabili, che segnavano ogni azione economica. L’unico mezzo per superare quei confini culturali e burocratici era gestire i rapporti commerciali in prima persona. Tuttavia, oggi possiamo dire che ne valeva la pena, considerando che abbiamo dodici flagship store tra Hong Kong e Macau e numerosi corner e shop in shop nelle principali città cinesi.

Proprio a Hong Kong, negli ultimi mesi, è stato lanciato l’icon phone Spyder, il nostro primo concept phone a cui seguirà una linea di smartphone dedicata. Distribuito insieme alle nuove linee di orologi in negozi monomarca e in corner esclusivi presso gioiellerie di alta gamma a Hong Kong e nelle principali città cinesi, lo Spyder phone attualmente è in distribuzione anche in Medio Oriente, in USA e in Russia. 

A proposito di lungimiranza, nel 1997 lei ha fondato la Town Life, per la produzione di golf cart utility e city car, anticipando di dieci anni gli sviluppi del mercato automotive… 

Lo sforzo maggiore che mi aspetta quest’anno è proprio il rilancio delle city car, anche se oggi il mercato automobilistico non è nel suo momento migliore. Quando cominciammo, di auto elettriche si parlava appena. Ora ne parlano tutti, ma la strada è ancora lunga. Non sarà facile ripartire, ma punteremo sulle motorizzazioni elettriche di ultimissima generazione, con un design un po’ retrò, in fibra di carbonio e di vetro, studiate dall’ingegner Marmiroli, che è stato il padre della Diablo. 

Allora, la leggenda continua…