LA LOGISTICA PER LA STRATEGIA DELL’AVVENIRE

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presidente di Global Service Commerciale Srl, Bologna

In un mercato globale che esige tempi brevi nella produzione e nella vendita di prodotto, è essenziale dotare la propria azienda di un’adeguata logistica. Global Service Commerciale, concessionario ufficiale di Caterpillar nelle province di Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì-Cesena, ha avviato una politica di investimento nell’ampliamento del servizio di logistica per i propri clienti e nella formazione dei collaboratori. Parafrasando l’adagio latino, azienda sana in logistica sana…

Fra i costi che incidono maggiormente sul fatturato delle imprese spesso ci sono anche quelli logistici riferiti alle scorte, al magazzino e ai trasporti. È vero che ridurre i tempi di fermo macchine aiuta a favorire un’elevata produttività e a evitare cali di produzione e inefficienze. Tuttavia, spesso si sottovaluta che un’accurata organizzazione logistica influenza direttamente la strategia generale dell’azienda.

Negli ultimi anni, abbiamo valorizzato le piccole dimensioni del nostro gruppo offrendo un servizio meno burocratizzato e più efficiente per le aziende che si rivolgono a noi. Serviamo tutti i settori merceologici, dalla piccola cartoleria alla grande industria, organizzando servizi di logistica di tutti i tipi, dal piccolo transpallet manuale al grande trilaterale per una logistica avanzata, ma facciamo anche formazione del cliente e offriamo scaffalature complete, “Copri Scopri” e portoni industriali. La nostra carta vincente è la diversificazione del servizio. Grazie a una rete commerciale molto efficiente, serviamo diverse tipologie di clienti proponendo sia la vendita sia il noleggio di breve e lunga durata.

Con la recente acquisizione, annunciata nel numero precedente della rivista, abbiamo assunto un apprendista che è seguito da un tutore aziendale e promuoviamo stage in azienda per studenti. In un mondo in cui è tutto troppo veloce, è importante investire in formazione. 

I repentini cambiamenti del mercato favoriscono programmi di breve periodo. Come si orienta lei rispetto a questa tendenza?

L’approccio vincente dell’imprenditore oggi è quello che esige una completa disponibilità a elaborare ciò che avviene in tutto il mondo, oltre che nell’azienda. È controproducente fossilizzarsi su ciò che accade in un determinato momento. Può sembrare un controsenso ma, anche in una fase economica in cui si è costretti a navigare a vista, si devono fare progetti industriali di medio e lungo periodo. Considerando che il nostro è un lavoro tecnico, di manutenzione e noleggio, riusciamo a fare proiezioni sul futuro. L’impresa di produzione, invece, se non lavora con i mercati esteri, oggi stenta a proseguire, perché i fattori che pesano sul programma dell’azienda sono ormai veramente tanti: a partire dal problema delle insolvenze, che reca grave danno agli imprenditori che vogliono investire in prospettiva e che la giustizia italiana non aiuta a risolvere con sanzioni immediate, adeguando il sistema dei pagamenti al modello europeo. Nel resto d’Europa, il pagamento dei prodotti e dei servizi avviene prima della consegna, mentre in Italia si accettano pagamenti persino superiori ai sessanta giorni dalla fatturazione. L’imprenditore attualmente sopporta costi esorbitanti, soprattutto con gli attuali tassi d’interesse che incidono sul mancato margine di guadagno. Negli ultimi anni, quasi tutte le imprese chiedono al sistema bancario di svolgere le sue funzioni: se manca il supporto finanziario al cliente, le vendite rischiano di bloccarsi. In alcuni casi il clima di sfiducia fra le banche ha acuito il distacco fra banca e cittadino. E questo ha inciso anche sulla capacità di fare programmi, che sono essenziali per la salute dell’impresa.

Il valore della logistica è discusso spesso in dibattiti specifici dedicati all’argomento…

È importante investire nel servizio di logistica e tornare, per dir così, a sporcarsi le mani. Attualmente, le aziende non acquistano nuovi macchinari e tendono piuttosto a riparare quelli esistenti. Per questo è essenziale che si torni a investire nella formazione tecnica, che avrà una richiesta sempre maggiore. 

Le grandi industrie in Italia, in Europa e nel mondo sono molto attente al servizio di logistica e affidano la gestione del magazzino a terzi, in modo da avere un costo fisso sul prodotto certo. Le piccole aziende, invece, non hanno questa organizzazione e a volte sottovalutano il mancato guadagno dovuto a una gestione poco efficiente del magazzino. Inoltre, in Italia, si pretende che l’artigiano abbia le migliori attrezzature e quindi ogni artigiano deve avere un’offerta molto vasta per favorire il cliente. Nel resto d’Europa, invece, le aziende si mettono in rete, per acquisire maggiore impatto nelle gare d’appalto e per avere un maggior numero di commesse da distribuire alle imprese della rete. Il singolo imprenditore, quindi, è meno esposto negli investimenti e riesce a lavorare con più efficacia.