EVVIVA MIRANDOLA VIVA

Qualifiche dell'autore: 
presidente Confcommercio Imprese per l’Italia Ascom Mirandola

Vivo a Mirandola e da ben 37 anni ho un negozio di abbigliamento, ora inagibile, in centro storico, a pochi passi dal Duomo.

Sono associata alla Confcommercio e da pochi mesi ne presiedo la sezione di Mirandola.

La mia vita, come quella di tutta la mia gente, si è capovolta il 29 maggio. La nostra terra, da sempre amica, in quei momenti sembrava ci inghiottisse, e noi increduli e terrorizzati pensavamo a salvarci. Una volta però superato il pericolo abbiamo pensato a ricominciare.

Fondamentali in quei momenti furono le riunioni con l’Associazione, sempre attenta e di grande sostegno.

Dopo aver vuotato il negozio con l’aiuto dei vigili del fuoco e dei miei familiari, ho allestito con tavoli, stands e manichini il portico di casa mia, realizzando così un gradevole negozio “country home”.

Non sono mancate scenette divertenti ed esilaranti, quando, adibendo l’ingresso di casa come cabina di prova, dovevo far aspettare i miei familiari dietro a una porta per evitare che incrociassero le clienti in mutande e reggiseno.

Con coraggio, a fine giugno andai a visionare i campionari per la primavera-estate 2013, quasi con la speranza che non mi piacessero, ma i modelli dai colori vivaci ed energici mi piacquero così tanto da non riuscire a non acquistarli. Anche questo era un segnale, dovevo continuare.

Nello stesso periodo andai a Milano per noleggiare un’Ape Car e intraprendere, nell’attesa di nuove idee, la via del moving-shop. Ma purtroppo l’iniziativa risultò troppo onerosa e a malincuore dovetti rinunciare.

A luglio incominciai così insieme a tutti i miei colleghi i mercatini nella piazza del centro al mercoledì e al venerdì sera.

Fu un enorme successo, non tanto dal punto di vista commerciale ma sociale, umano: la gente, la mia gente, si rivedeva, si rincontrava, si riabbracciava dopo mesi. Questa immagine commovente mi rimarrà impressa per tutta la vita.

Finalmente, il primo settembre, ho riaperto nella stessa via, a pochi passi dal mio storico negozio. Vivevo una situazione quasi surreale, mi affacciavo alla porta e mi domandavo: “Ma cosa ci faccio qui?”. Pur sapendo di aver fatto la scelta giusta, ero affranta perché non lavoravo, la via era deserta, essendo chiusa e inaccessibile.

Dopo poco la situazione si è capovolta, il lavoro è ripartito con soddisfazione e ora sono qui, commossa dalla solidarietà delle tante donne che attraverso l’acquisto mi hanno fatto capire che vogliono che io viva.

Mirandola, ne sono certa, tornerà più bella di prima.

 

 

***L'articolo di Paola Foschieri è tratto dal convegno Il terremoto: dalla resilienza alla riuscita, tenutosi a Medolla (MO), l'8 aprile 2013, organizzato dal Gruppo Terziario Donne di Ascom Confcomercio Modena.