L’ALIMENTAZIONE GIOVA ALLA SALUTE

Qualifiche dell'autore: 
socio del ristorante Gaya Cafè Project, Bologna

L’alimentazione sta assumendo una valenza sempre più importante rispetto al passato e, se il successo di cibi ricchi di grassi e proteine ha avuto il suo apice nel periodo del boom economico, come segno di benessere e status sociale, oggi l’interesse si sposta sulla qualità dei prodotti, con un’attenzione particolare alla lavorazione della materia prima…

Ritengo che gli alimenti di natura biologica, meglio ancora se biodinamica, siano sempre preferibili perché sono il risultato di un trattamento naturale, che non contempla ad esempio l’uso di concimi chimici, ma tiene conto anche di altri fattori come le fasi lunari nelle operazioni di semina e coltivazione, le rotazioni colturali e così via. Se gli alimenti assunti sono di qualità, anche il sapore e i valori nutrizionali sono differenti. Ecco perché è importante il metodo di cottura, che incide molto sulle proprietà oraganolettiche dei cibi. Inoltre, è consigliabile privilegiare una dieta che mantenga un corretto equilibrio acido basico del nostro corpo, per questo ho trovato interessante il metodo Kusmin fra i cui suggerimenti fondamentali troviamo la riduzione del consumo di carni e derivati animali, l’eliminazione dello zucchero bianco e di cereali raffinati, nonché l’assunzione di grandi quantità di frutta e verdura. Anche la dieta che tiene conto dei gruppi sanguigni è estremamente interessante, sebbene con alcune riserve.

Più volte, anche in ambito oncologico, è stato sconsigliato il consumo di carne che favorisce le malattie degenerative…

Conosco casi di diverse persone che hanno risolto patologie, anche gravi, modificando strutturalmente l’alimentazione. Del resto, migliorare il proprio stile di vita significa anche accettare un nuovo regime alimentare. In questo senso, è interessante approfondire la ricerca di Gabriella Mereu, secondo la quale la guarigione di ciascuno dipende innanzitutto dalla decisione di avviare una propria ricerca per giungere alla salute, anziché delegarne la responsabilità in modo totale al medico o ad altre figure professionali.

Come disintossicarsi dagli eccessi alimentari che spesso accompagnano le festività natalizie?

Basterebbe fare riferimento alla nostra tradizione culturale alimentare, che prevede ad esempio il digiuno una volta alla settimana. Suggerisco anche le cosiddette terapie chelanti, che rimuovono dall’organismo i metalli pesanti, sempre più spesso presenti negli alimenti, o l’utilizzo di metodi kinesiologici per eliminare le tossine, ma funzionano bene anche le classiche tisane e alcuni amari, come quello alle erbe svedesi, un liquore ricavato da dodici erbe da assumere al mattino per depurare il fegato. Sono ottimi metodi depurativi e a basso costo.