DIECI ANNI DI CHANTECLER A BOLOGNA

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titolari della Gioielleria Ferdinando Veronesi e Figli S.r.l., Bologna

Il marchio di gioielleria Chantecler rilancia il mito dell’isola di Capri negli anni cinquanta, quando divenne la meta turistica internazionale più ambìta da attrici, cantanti, playboy, eredi di grandi dinastie industriali e scrittori di tendenza ispirati da una sciarada di profumi, colori e bellezze naturali. Da dieci anni, la vostra storica gioielleria diffonde a Bologna le creazioni artigianali della fortunata casa gioielliera caprese…
Contrariamente a quanto farebbe pensare il nome in francese arcaico, Chantecler è un marchio che nasce proprio a Capri. Il gioiello simbolo di Chantecler è il portafortuna che ha fatto innamorare le donne più raffinate del mondo: la campanella Chantecler. La storia di questa campanella, infatti, nasce dall’antica leggenda caprese di san Michele. Si narra che fu il dono del santo a un giovane pastore che aveva smarrito la sua unica pecorella.
Il tintinnio della campanella avrebbe fatto avverare ogni desiderio a chi l’avesse tenuta fra le mani, attirando la fortuna ovunque e in ogni momento. Al suono soave della campanella il pastorello trovò la gioia perduta e la sua pecorella.
Anche noi siamo stati rapiti dal suono della campanella Chantecler, che avevamo notato nella boutique della casa gioielliera a Cortina per la fantasia e l’eleganza delle sue proposte. L’intuizione di Chantecler è stata quella di aver trasformato la campanella, il souvenir più desiderato di Capri, in un gioiello porte-bonheur di diamanti, oro, zaffiri, rubini, pietre dure e semipreziose, un arcobaleno di gemme dai mille colori che indicano un equilibrio prezioso di semplicità e fantasia.
Come nasce il mito Chantecler?
Nel 1947, Pietro Capuano, membro di un’antica famiglia di gioiellieri napoletani, è un uomo eccentrico – non a caso è soprannominato “Chantecler”, come il gallo cantachiaro della favola – con una vera passione per l’alta gioielleria, ma quando incontra Salvatore Aprea, giovane caprese dotato di grande creatività e tecnica, avvia un sodalizio indissolubile. Il mito Chantecler è nato da quell’incontro. Chantecler e Salvatore Aprea diventano i gioiellieri di fiducia dello spensierato universo dei frequentatori dell’isola. Il mito del gallo Chantecler, come indica il marchio, ha conquistato personaggi come Grace Kelly, Ingrid Bergman, Jaqueline Kennedy, che furono letteralmente ammaliate dall’arte gioielliera dell’azienda caprese. Ancora oggi Chantecler esprime nei suoi gioielli unici il puro spirito della sfavillante Capri di quegli anni, non a caso raccontata in diversi film ispirati dall’atmosfera elegante e gioiosa dell’isola, di cui Chantecler e Aprea sono stati nobili testimoni. Oggi, le fortune dell’azienda made in Capri continuano con i figli del fondatore Salvatore Aprea, Maria Elena, Costanza, Gabriele e sua moglie Teresa. “In questo splendido futuro non dimenticare mai la tua storia”, recita il motto sul prezioso libro che racconta la storia di questa nobile avventura di alta gioielleria italiana, che, nel 1986, ha reso omaggio all’Italia e alla terra natia nella collezione Logo, che ritrae nelle sue creazioni la fortunata piazzetta di Capri con incastonato un piccolo brillante nel campanile (www.chantecler.it).
Proporre le collezioni Chantecler ai nostri clienti significa farli entrare in questa atmosfera di gioia e fortuna, per farli sognare con noi.