UNA COLLABORAZIONE SENZA IL SEGNO DEL TRIBUNALE

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Vorrei dare una breve testimonianza di simpatia e di riconoscenza nei confronti di Armando Verdiglione, con cui ho collaborato per tanti anni, a partire dal 1983, partecipando a un congresso che si è tenuto a Gerusalemme dal 6 al 9 dicembre di quell’anno, organizzato dal Movimento Freudiano Internazionale. È un tipo di collaborazione che prosegue da molti anni, senza nessun contratto, quindi senza tutti quei risvolti giudiziari che vorrebbe attribuire il tribunale a qualsiasi incontro fra le persone: non abbiamo mai avuto problemi di tipo giudiziario, perché c’è sempre stato un rapporto amichevole nel tempo, lungo il quale abbiamo organizzato una mostra importante, e abbiamo prodotto due cataloghi di grande interesse, mentre la villa San Carlo Borromeo ha esposto in permanenza alcune mie opere.
Per quel che riguarda, poi, il valore delle opere del Museum of the Second Renaissance, contestato a Verdiglione nell’ultimo processo contro di lui, posso soltanto dire che nessuno è in grado di stabilirlo in modo definitivo: com’è risaputo, un’opera di cent’anni fa oggi può anche non costare nulla oppure può costare cento volte più del suo valore. Vorrei soltanto informare che mi è arrivata di recente la comunicazione che un gruppo di mie opere donate all’Università di Parma fu valutata, al tempo delle lire, 670 milioni. Quindi, evidentemente, le mie opere hanno qualche piccolo valore, se all’epoca venne riconosciuto questo tipo di collocazione, proprio da parte dell’Agenzia delle Entrate, ente che giudicò congrua quella cifra.
Io mi auguro che il progetto e il movimento di Armando Verdiglione trovino di nuovo la via per svilupparsi, anche per l’indipendenza della sua casa editrice, Spirali, molto differente da altre, che mirano soprattutto al guadagno. Tant’è che ha pubblicato i cataloghi di opere di artisti interessanti, oltre che delle mie, senza preoccuparsi di conoscere il prezzo delle opere o i soldi che avrebbe ricavato dall’operazione editoriale. La nostra è sempre stata una collaborazione di questo tipo, semplice, senza il segno degli zeri e dei doppi zeri.
 
L’articolo di Alfonso Frasnedi è tratto dal dibattito La materia del Paradiso, ovvero la questione Verdiglione, Bologna, 3 marzo 2016.