MOVIMENTARE E CUSTODIRE I BENI DI LUSSO

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presidente di Arteria Srl e Art Defender Srl, Milano

Fondatore di Arteria, leader nei servizi d’imballaggio, movimentazione, trasporto e installazione di opere d’arte per conto di musei, gallerie, case d’asta e istituzioni di rilevanza mondiale e di artisti e collezionisti in Italia e all’estero, è anche artefice del nuovo progetto dedicato ai beni di rilevante valore storico e artistico con l’apertura in Italia del primo modello di impianti-fortezza mai realizzato nel mondo, lungo un’esperienza ultraquarantennale nell’ambito della logistica internazionale…
Nel 1975, sono entrato all’età di ventisei anni in Saima, storica impresa familiare milanese, rilevata dal nonno di mia moglie negli anni Trenta del Novecento. Ne sono uscito con venticinque anni di più, dopo averla trasformata nella più grande azienda italiana, quinta nel mondo in termini di dimensioni fino al 2000, quando abbiamo deciso di vendere. È nata allora la nuova avventura imprenditoriale: Arterìa, l’azienda italiana dedicata alla logistica per l’arte e alla movimentazione di oggetti e beni di lusso. Oggi Arteria conta diverse filiali nelle più importanti città italiane come Milano, Roma, Firenze, Venezia, Malpensa e Torino e ciascun anno movimenta centinaia di migliaia di beni d’arte, con valori di milioni di euro, soltanto se consideriamo le esigenze legate a case d’asta, gallerie e mostre d’arte che si svolgono in Italia e nel resto del pianeta, diventando interlocutore di riferimento di istituzioni italiane e estere.
Nel periodo precedente la crisi economica, fra il 2007 e il 2009, sembrava che il mercato fosse lanciato in un’inarrestabile crescita, con clienti non solo pubblici ma anche privati che cercavano interlocutori in grado di sopperire a esigenze diverse in termini di custodia conservativa di beni di valore. Pertanto, abbiamo incominciato a ragionare su un differente progetto di logistica, ulteriore rispetto a Arterìa, dedicato alla movimentazione di beni di valore, e specifico per la logistica stanziale. È nata così Art Defender, progetto in divenire e dedicato alla sicurezza e alla conservazione dei beni attraverso l’utilizzo d’impianti tecnologicamente avanzati per tale funzione. Negli ultimi diciotto- ventiquattro mesi abbiamo registrato un’importante crescita della domanda, tale per cui abbiamo deciso di aprire ulteriori sedi a Milano e a Torino, oltre ai due impianti-fortezze di Firenze e Bologna, ciascuno delle quali si estende per oltre 3000 metri. All’interno di queste strutture abbiamo selezionato una gamma di servizi sempre più articolati e specialistici per le diverse richieste di conservazione e tutela sollecitate da molteplici nuove situazioni anche da parte di famiglie, come, per esempio, il passaggio generazionale, gli aspetti successori o anche più semplicemente la necessità di depositare i beni in attesa della conclusione delle ristrutturazioni di abitazioni o i cambiamenti di residenza.
Questi servizi integrano quelli classici di deposito di beni da parte di operatori o clienti, pubblici o privati, come opere d’arte, automobili storiche, fotografie e lastre fotografiche, vini e molteplici altri, essendo noi in grado di fornire tutte le condizioni che il cliente chiede per garantire, tra l’altro, il mantenimento del valore dei beni stessi.
Se abbiamo risolto la problematica della sicurezza, infatti, non dimentichiamo di avere anche un altro compito primario, non soltanto in quanto imprenditori del settore, che consiste nel trasmettere questi beni nel migliore stato conservativo possibile a chi ne avrà godimento nel futuro. Questa nostra logica operativa è attuata anche per i beni di proprietà privata, depositati presso di noi, che sono affidati a istituti bancari per garantire i prestiti bancari o finanziari. In tali casi, è ancora più necessario assicurare il mantenimento del valore di questi beni.
A noi si rivolgono anche istituzioni museali, com’è accaduto in occasione della ristrutturazione del Museo del Duomo di Firenze, interamente trasferito nella nostra “fortezza” fiorentina. Questo impianto può altresì vantare la partnership con l’Opificio delle Pietre Dure, l’istituto statale più conosciuto al mondo per il restauro di opere d’arte di inestimabile bellezza e valore, a seguito dell’accordo siglato nel 2012, sotto l’egida del Ministero dei Beni Culturali. Abbiamo allestito, quindi, un laboratorio di restauro tecnologicamente all’avanguardia all’interno della nostra sede di Firenze, in grado di rispondere alle esigenze di conservazione, restauro e diagnostica dei beni artistici, utilizzato anche da esperti restauratori, impegnati nel restauro delle opere del Museo.
Alla conclusione del restauro del Museo, molti restauratori hanno chiesto di proseguire l’attività in Art Defender, anche perché le opere qui depositate erano validamente tutelate dal punto di vista della sicurezza, dei trasporti e delle assicurazioni. Fra le problematiche oggi più rilevanti per il restauratore, infatti, ci sono quella del luogo in cui svolgere l’attività e quella di garantire la sicurezza dei beni consegnati nel laboratorio di restauro. Il nostro obiettivo è promuovere le professionalità di restauratori qualificati affinché trasmettano la loro esperienza a giovani apprendisti, in modo che non si perda la memoria di queste esperienze artigianali uniche e tipicamente italiane.
Quale contributo Art Defender sta dando alla comunità?
Oggi Art Defender è diventato un modello di riferimento per diverse tipologie di clienti, sia pubblici, come musei, istituti bancari e fondazioni, sia privati, la cui fiducia è tale che in alcuni casi ci capita di dover specificare che non è possibile allestire questi spazi come se fossero piccole dépendance in cui predisporre un salotto per accogliere gli ospiti.
Disponiamo anche di laboratori interni in cui i nostri tecnici professionisti e artigiani qualificati possono periziare opere d’arte, sia attraverso corretti condition report sia con l’ausilio di analisi più approfondite delle opere in verifica.
Può anche succedere che, osservando con le tecniche più raffinate e avanzate un’opera d’arte, si scopra che sotto la pittura visibile ci sia un altro dipinto completamente coperto in un’epoca passata. In questo modo è possibile rilasciare un attendibile attestato di autenticità o di attribuzione necessario, tra l’altro, per una corretta copertura assicurativa.
Art Defender, dunque, opera per consegnare i beni di valore inestimabile del nostro paese alle generazioni future, comprese le esperienze artigianali dei restauratori delle nostre botteghe, che altrimenti rischiano l’oblio.