AVENDO: LA RISTORAZIONE NELLA SICUREZZA E NELLA QUALITÀ

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presidente di Avendo srl, Bologna

Da anni l’Emilia – soprattutto le province di Bologna, Modena e Ferrara –, la Romagna e le Marche sono connesse da realtà produttive e commerciali integrate, legate tra loro anche da elementi culturali, politici e tradizionali, oltre che geografici, che conferiscono a ciascuna di esse un tessuto di particolare interesse che fa vincere loro molte sfide, anche in periodi considerati di crisi. Tale tessuto è arricchito e rafforzato dall’intervento di nuove realtà imprenditoriali, in particolare quando vengono guidate da giovani con prospettive di particolare ampiezza. Una di queste è sicuramente “Avendo Group Ristorazione srl”, una società giovane, con sede a Bologna, che si avvale tuttavia di esperienze professionali e imprenditoriali consolidate, di strutture produttive e distributive di grande efficienza e di un team di collaboratori molto qualificati nel settore del catering e della grande ristorazione. Abbiamo intervistato il suo giovane direttore generale, Fabio Piccioli, modenese di origine, come ci tiene a sottolineare.
Qual è attualmente la struttura di Avendo?
Siamo presenti in Emilia, nella Romagna e nelle Marche, abbiamo 55 cucine produttive in gestione e circa 350 clienti, prevalentemente nel campo della sanità, pubblica e privata, della scuola, di alcuni tipi particolari di comunità e in quello aziendale, comprendenti sia i clienti per i quali gestiamo le cucine sia quelli ai quali forniamo i pasti cosiddetti “veicolati”, cioè dall’esterno. Siamo cresciuti molto rapidamente, arrivando ad avere circa 200 dipendenti e a un fatturato annuo di circa tredici milioni, e prevediamo di continuare a crescere.
Quali sono gli elementi salienti di questo successo?
Abbiamo un’attenzione molto particolare a ciascun territorio in cui operiamo, quindi alle tradizioni gastronomiche, al gusto, alla peculiarità dei prodotti utilizzati offerti ai cittadini di quel particolare territorio. Non amiamo preparare ricette standard in cucina, neanche nelle grandi comunità! Poi curiamo in modo meticoloso, attenendoci anche alle indicazioni mediche e nutrizionali e alle disposizioni sanitarie, la fornitura di pasti alle strutture sanitarie, pubbliche e private e a quelle scolastiche. Un pool di dietiste esperte è a costante disposizione della nostra clientela e monitora le nostre Unità per rispettare i piani HACCP e le indicazioni fornite dal Servizio Igiene e alimenti delle ASL. Ricordo che siamo già certificati ISO 9001/2000 e HACCP e tra breve saremo anche certificati ISO 22000, il massimo livello per la sicurezza alimentare. Poi, la scelta del personale che, oltre alla competenza e alla professionalità dimostrate, preferiamo sia anch’esso collegato al territorio.
Teniamo molto anche alla comunicazione e alla formazione, sia al nostro interno sia con i clienti, per cui non poniamo limiti alla comunicazione con loro, e riteniamo prioritario ascoltare le loro esigenze, convinti che possano divenire altrettante opportunità di soddisfazione, di crescita e di qualificazione anche per noi. Ricerchiamo sempre figure di riferimento all’interno delle strutture sanitarie e di quelle scolastiche con cui rapportarci costantemente. Inoltre, possiamo fare formazione al personale di queste, addetto alla distribuzione dei pasti, oppure occuparcene noi stessi.
Riguardo al cibo, può darci qualche altro elemento?
Usiamo solo cose buone, anche se detto così può sembrare soltanto uno slogan. Invece, abbiamo assunto un impegno forte e chiaro: selezionare le materie prime che utilizziamo verificandone la provenienza e privilegiando la stagionalità, la territorialità e le caratteristiche organolettiche. I prodotti di stagione aiutano la buona alimentazione e facilitano la rotazione degli alimenti. L’uso di materie prime stagionali del territorio riduce l’inquinamento dovuto al trasporto e supporta l’economia locale. La riduzione di contenitori di plastica e di imballi inutili diminuisce la produzione di rifiuti da smaltire.
Siamo convinti che il cibo che produciamo, la sua provenienza e il modo in cui lo consumiamo incidano in modo notevole sulla salute e sul futuro nostro e dei nostri figli, con attenzione anche all’ambiente.
Voi operate anche in una regione, le Marche, colpite dal recente terremoto. Intervenite anche per quest’aspetto?
Certamente, e lo dico con orgoglio. Nella provincia di Macerata abbiamo allestito tre punti di distribuzione pasti, colazione, pranzo e cena, che servono circa 300 sfollati al giorno: a Camerino, a San Severino e nel capoluogo, a Macerata.