L’IMPORTANZA DELLE SFUMATURE

Qualifiche dell'autore: 
medico, specialista in Odontoiatria, Centro Odontoiatrico Victoria (Modena)

Nelle precedenti interviste al nostro giornale il presidente dei Centri Odontoiatrici Victoria, dottor Maurizio Ottomano, ha dato spesso testimonianza delle innovazioni tecnologiche sempre all’avanguardia di cui vi avvalete nel vostro Centro di Modena e nelle altre sei sedi dislocate in cinque città della provincia e a Verona. Come intervengono il talento, l’ingegno e l’intelligenza nel vostro lavoro con i clienti e nel coordinamento dei professionisti? Prima ancora che l’ingegno, per portare avanti ciascun giorno un’organizzazione che risponda alle esigenze della clientela, occorre tanta abnegazione. L’ingegno sta nella capacità di risolvere situazioni a volte anche estreme, cercando le soluzioni meno complicate e ai massimi livelli della clinica.
Lavorare insieme non significa solo poter assicurare un servizio completo ai clienti, ma soprattutto rendere il nostro lavoro accessibile a un numero maggiore di persone.
La nostra pratica è all’avanguardia soprattutto perché i professionisti possono disporre delle più moderne attrezzature, sono costantemente informati sulle nuove tecniche e concentrati a migliorare quelle già testate.
In che modo l’intelligenza artificiale offre un apporto alla semplificazione della pratica odontoiatrica? Nel nostro campo l’intelligenza artificiale sarà sempre un alleato prezioso, tuttavia, non bisogna farsi prendere la mano dal delegare all’intelligenza artificiale alcune funzioni decisionali che devono essere mantenute dal professionista. Uno dei vantaggi principali delle tecnologie digitali sta nel riuscire a diagnosticare in maniera praticamente perfetta qualsiasi tipo di patologia, nonché di rilevare le impronte dentali in modo rapido, non invasivo e con precisione estrema, per poi inviare la scansione direttamente al laboratorio per la costruzione della protesi.
In che modo? Attraverso un manipolo delle dimensioni di uno spazzolino da denti avviene l’acquisizione digitale, mediante microfotografie ad alta risoluzione sequenziale, dei rilevi dei tessuti molli, dei denti e, eventualmente, di interventi precedentemente effettuati. Lo strumento crea un file direttamente sul desktop del computer, in modo da consentire la visione completa e dettagliata del cavo orale. Se la scansione risulta soddisfacente, inviamo via mail il file al laboratorio odontotecnico che lo elabora e procede alla progettazione e alla realizzazione del manufatto protesico attraverso la tecnologia CAD-CAM. Questo processo consente la produzione della protesi in tempi quasi immediati.
Quali sono i vantaggi rispetto alla tecnica di rilevamento tradizionale? Il dispositivo non è solo più preciso, ma esclude il rischio di errori nella fase di elaborazione del manufatto ed è assolutamente indolore per il paziente. Infatti, poiché le rilevazioni digitali effettuate non possono subire variazioni durante i vari passaggi al laboratorio e all’elaborazione CADCAM, si elimina ogni possibile errore.
Inoltre, con questo processo, le immagini vengono rilevate senza entrare in contatto con le superfici mucose e dentali, evitando così i fastidi alle vie aeree, il senso di pienezza e la nausea che le procedure tradizionali causano al paziente. La rilevazione tradizionale di corone, intarsi e faccette dentali ha sempre implicato l’uso di particolari paste da applicare nel cavo orale dei pazienti, per alcuni minuti. Ed è risaputo che uno dei motivi per cui molte persone evitano le riparazioni necessarie del loro cavo orale è proprio la paura di provare sensazioni spiacevoli.
Lei da quando ha incominciato a collaborare con il Centro Odontoiatrico Victoria di Modena? Da novembre dell’anno scorso. Conoscevo il dottor Ottomano da anni e ho sempre ammirato la sua capacità di traferire il suo approccio ai professionisti e ai collaboratori delle varie sedi e di controllare ciascun giorno l’attività svolta all’interno dei Centri, per assicurarsi che i valori, le attenzioni e le procedure che informano il loro operato siano accolti e messi in pratica a vantaggio dei clienti. Io mi occupo in particolare di chirurgia e impianti, ma intervengo anche in altri ambiti, dalla cura alla protesizzazione del paziente.
Uno degli aspetti che mi ha colpito di più nell’organizzazione dei Centri Victoria è il lavoro di equipe, che nasce dal confronto costante: ciascuno di noi, dinanzi a una patologia grave o a una richiesta particolare del cliente, oltre a fare riferimento alla letteratura più aggiornata in materia, si confronta con i colleghi. E credo che l’ingegno si alimenti in questo modo, in questo scambio, e non sia tanto il frutto di un genio isolato a cui si accenda la lampadina. Lo studio e la competenza sono imprescindibili nella nostra professione, ma nei casi singoli ciò che abbiamo studiato non si presenta con contorni netti e inequivocabili, in bianco e nero: prevalgono le sfumature. Ecco perché possiamo dire che il talento, l’intelligenza e l’ingegno in medicina si esercitano attraverso le sfumature, che aiutano a fare la differenza in ciascun caso.