UNA FAMIGLIA, NON UN RICOVERO

Qualifiche dell'autore: 
titolare di Villa Giulia, Bologna

Intervista di Pasquale Petrocelli

La sua avventura imprenditoriale è incominciata nel 1974. Può darci una breve testimonianza dell’esperienza di Villa Giulia?

Nel 1974, dopo quattro anni di lavoro come dipendente, acquistai la casa di riposo in cui lavoravo. A Villa Giulia, però, mio marito, i miei figli e io siamo venuti nel 1986. Io adesso ho settant’anni. L’esperienza di Villa Giulia indica la riuscita di un’intensa collaborazione familiare, cosa non facile e non comune. I miei figli mi hanno seguito anche dopo il loro matrimonio. Ciascuno di noi ha un compito importante e l’impresa è vincente. Anche perché, non so se sia dovuto a una mia vocazione, io non sono mai infastidita da una persona anziana, probabilmente perché so prendere ciascuno dei miei ospiti per il suo verso. Se si prendono gli ospiti per il verso giusto si ottiene tanto.

Come accade per ciascuno…

Gli anziani sono sempre persone. Basta poco: a volte una carezza, una parola e si ottengono molte cose. Io vivo con novanta persone! La sera sono stanca perché faccio tanti chilometri a piedi, vado qua a là, su e giù, ma non mi stancano le persone. E poi le dico un’altra cosa: sono gelosa dei miei ospiti. Perché devo parlarci personalmente, c’è un bellissimo rapporto tra me e loro.

La forza di Villa Giulia procede dal dispositivo che ha costituito con la sua famiglia…

Se non avessi con me questi tre personaggi, probabilmente sarei più spenta. Sono convinta che il merito è sicuramente di tutti e quattro. Io sono quella che prende l’iniziativa, però l’aiuto di queste tre persone mi ha dato e mi dà la voglia di andare avanti finché sto in piedi. E ciascuna cosa che concerne gli ospiti in questa struttura mi riguarda. Non sto mai ferma. E supero le infermiere! Perché tanta è la voglia di fare il mio dovere che per me ciascuno diventa parte della famiglia. Non a caso, dal 1974, questa azienda cresce con una collaborazione familiare straordinaria, senza mai incappare in litigi o scontri. E questo spirito pervade l’intera struttura di Villa Giulia, tanto che la mia famiglia era di quattro persone e ora è di novanta.

Qual è la  funzione che Villa Giulia svolge nei confronti degli ospiti e dei loro familiari?

Villa Giulia è casa di riposo e albergo. Molti degli ospiti quando arrivano la intendono come un ricovero. La storia dei ricoveri comunali di un tempo è molto triste e le persone anziane ricordano ancora il ricovero come luogo dove si veniva portati per esser messi fuori casa, perché non voluti, disprezzati. Oggi invece non è così, e questo non è un ricovero. I familiari hanno sempre tanti problemi in casa, allora, faccio capire la situazione all’ospite: “A te piace stare a casa con tuo figlio – gli dico –, ma tuo figlio va a lavorare, tua nuora va a lavorare, sono fuori casa tutto il giorno. Come fanno a seguirti nelle tue necessità? Tu hai bisogno della carrozzina, di andare in bagno, della puntura, dell’apparecchio, ecc. Qui ci sono il dottore, l’infermiere e tutto il personale di cui hai bisogno”. C’è quindi da fargli capire che i familiari li portano qui non perché non gli vogliono bene, ma per motivi validi, perché non riescono a fare anche tutto ciò di cui un anziano ha bisogno. Così riteniamo di dare un apporto ai familiari. Avvalersi della nostra struttura dà loro modo di poter lavorare e garantire al proprio caro tutti i servizi di cui necessita.