LA CITTÀ DELL'INNOVAZIONE

Qualifiche dell'autore: 
docente dell'International University of Enterpreneurship, delle Università di Tartu e Bologna e dell'Abu Dhabi Men's Higher College of Technology

Intervista di Sergio Dalla Val

Pubblichiamo in questa pagina, in anteprima rispetto alla presentazione ufficiale, il Manifesto sulle città della conoscenza, redatto da lei e da Debra Amidon. Può parlarci di questa iniziativa?

È un Manifesto di un gruppo che attualmente nel mondo comprende un centinaio di persone di tutti i continenti. È una community, è un network. Il gruppo si chiama Entovation, che significa Enterprise Innovation, impresa e innovazione. Questo network è stato creato da Debra Amidon, una signora americana che vive a Boston, è lei la catalizzatrice di questo network. Con questo network abbiamo avviato una serie di attività seminariali, conferenze, libri e corsi sui temi della creazione e trasmissione della conoscenza dal punto di vista dell’innovazione. L’innovazione è conoscenza in atto. La conoscenza che agisce diventa innovazione e, quindi, tutte le nostre tematiche sono rivolte alla creazione di imprese che si fondano sulla conoscenza. Guardi il caso di successo più recente e più noto, quello del motore di ricerca Google. Una volta l’impresa si misurava soltanto in termini di lavoro, di capitale tangibile e di terreni, oggi si misura anche e soprattutto in termini del valore delle risorse umane, dei brevetti, dei marchi e dei clienti. La grande compagnia di assicurazione svedese Skandia è stata la prima nel mondo a produrre ogni anno insieme al financial report, che sono tenute a fare le imprese quotate in borsa, anche l’intellectual capital report, un rapporto sul capitale intellettuale dell’impresa. Oggi tutte le grandi imprese redigono un simile rapporto. Il nostro gruppo lavora anche in questa direzione, collaborando con le imprese leader mondiali. L’ultima iniziativa che abbiamo realizzato è questo Manifesto delle Knowledge Cities, cioè le città in cui si creano questi fenomeni di imprese basate sulla conoscenza, di saperi che diventano innovazione, di capitali intellettuali che vengono valorizzati. Presenteremo il Manifesto per la prima volta ufficialmente a Barcellona in novembre, alla presenza del sindaco.

Da chi è formato Entovation?

È un gruppo variegato, ne fanno parte accademici, direttori di Ricerca e Sviluppo di grandi imprese, come la Siemens, presidenti o vicepresidenti di grandi società internazionali che investono in capitale immateriale e che valorizzano l’impresa dal punto di vista intellettuale, consulenti, persone come lei, professionisti della conoscenza e della consulenza per l’innovazione. Dunque, imprenditori, capi di azienda, accademici e ricercatori di tutto il mondo: vi sono rappresentati tutti i continenti.