DESIGNBUILDER: IL PROGRAMMA PER IL RISPARMIO ENERGETICO

Qualifiche dell'autore: 
presidente della Evolvente srl, Modena

Parliamo della direttiva europea sulla certificazione energetica dei fabbricati: quali sono le novità, anche considerando che Evolvente ha messo a punto su incarico della Regione Lombardia gli strumenti che permettono l’analisi energetica degli edifici e le soluzioni tecnologiche per ridurre al minimo i consumi, utilizzando energie alternative?

Evolvente ha sempre cercato di coinvolgere i propri clienti e le persone che operano nel settore per cercare soluzioni non in termini burocratici, limitandosi a produrre la documentazione da consegnare agli enti preposti, ma in termini di opportunità da sfruttare, per dare una svolta al modo di consumare, di progettare e di gestire gli immobili e soprattutto gli impianti al loro interno. Noi ci troviamo in un network di esperti, consulenti, docenti universitari e professionisti, che s’impegnano a portare avanti questa filosofia. Purtroppo, la normativa è ancora frammentaria, incompleta e le promesse fatte dai vari governi che si sono succeduti di ottemperare la direttiva europea, ormai del 2002, ci vedono ancora molto indietro. Ciò non toglie che alcuni segnali di cambiamento stiano arrivando: per esempio, abbiamo in corso iniziative di collaborazione con università importanti come Parma, Milano e altre città, che utilizzano i nostri strumenti informatici per mettere a punto metodologie che consentano alle amministrazioni pubbliche, che vogliono premiare chi opera in regime di risparmio energetico, di calcolare un aumento di volume della superficie edificabile da concedere.

Il vostro Designbuilder è utilizzato da quasi tutte le università d’Italia...

Designbuilder è diventato uno strumento di riferimento per tutte le università che hanno un settore o un dipartimento di energetica nell’ambito delle facoltà di ingegneria e di architettura, perché il motore di calcolo su cui è basato, Energy Plus, era già utilizzato da diversi anni come strumento molto evoluto di analisi e di ricerca nel settore energetico. Il fatto che Designbuilder offra un’interfaccia tridimensionale molto semplice permette di utilizzare il motore di calcolo anche agli studenti: noi lo vendiamo in una versione speciale, educational, con sconti molto elevati, per favorire l’ingresso di nuovi strumenti nel mondo della formazione, perché vogliamo che i professionisti di domani siano in grado di progettare con una logica e una prospettiva di vero risparmio energetico, quella che deve tenere conto del fatto che la prima cosa da fare è sapere quanto consuma un fabbricato, poi occorre confrontare i valori rilevati con quelli dei fabbricati progettati in modo ottimale e poi proporre per quelli che consumano troppo tutti gli interventi necessari per riportarli a valori corretti e gestibili.

E Designbuilder dà queste indicazioni, fino alla trasformazione dell’edificio in funzione del risparmio energetico?

Designbuilder fa una fotografia molto vicina alla realtà di quello che sarà il consumo energetico di un edificio in fase progettuale o esistente, analizzando tutti gli aspetti che interagiscono nel sistema edificio-impianto, a partire dal clima reale esterno – e non da quello fittizio, come si fa normalmente con la normativa vigente in Italia – per conoscere il vero andamento dei consumi nell’arco delle stagioni. Avendo conoscenza precisa di questi elementi, si possono fare scelte molto più oculate e precise sul dimensionamento delle macchine – caldaie, frigoriferi, pompe, ventilatori e tutti quegli apparecchi che consumano energia primaria –, che spesso oggi sono dimensionate con criteri non approfonditi o soltanto sui valori di picco.

Attualmente, abbiamo un cliente importante di Designbuilder che ha già certificato circa due milioni e mezzo di metri quadrati di edifici in Italia e ha appena acquisito un’importante commessa per il Comune di Bologna per la gestione dell’analisi energetica di tutti i fabbricati del proprio patrimonio immobiliare. Stanno diffondendosi queste tecniche d’indagine nei comuni più virtuosi, che hanno tutto l’interesse a far sì che i propri edifici consumino energia senza sprechi che vanno a ricadere sugli oneri della comunità, e noi collaboriamo nel fornire questi strumenti e queste tecniche.

A ottobre presenteremo la versione 2 di Designbuilder al Saie Energia, dove l’inventore di questo strumento, Andy Tindale, incontrerà i nostri clienti e partner.

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Purtroppo, ancora oggi capita spesso di vedere ospedali o scuole che in inverno aprono le finestre perché non hanno ancora un sistema di gestione della temperatura. Occorre una crescita culturale, per far sì che in queste situazioni siano gli stessi cittadini a segnalare che c’è qualcosa che non va. La gestione del riscaldamento demandata a società terze può contribuire a ottenere un risparmio generalizzato, però, occorre sempre partire dalle analisi dei dati oggettivi per poi intervenire dimensionando gli impianti e sostituendo quelli obsoleti. È chiaro che non deve essere trascurata la formazione dei professionisti nelle scuole e nelle università, in cui noi abbiamo investito molto e pensiamo che il futuro ci darà ragione.

Al Politecnico di Milano, dipartimento Best, dove c’è il progetto di creare un corso di specializzazione dedicato ai consulenti energetici del futuro, hanno chiesto di utilizzare il Designbuilder come strumento formativo. E noi ci siamo resi disponibili sia come fornitori di pacchetti a bassissimo costo sia come collaboratori della formazione. Anche l’Università di Parma ci ha fatto una richiesta in tal senso e penso che altri istituti universitari siano pronti a collaborare. È importante la lungimiranza di alcuni professori universitari che hanno capito che lo strumento è valido e che questo è il momento d’investire sui nostri giovani, che sono molto disponibili e preparati e meritano che vengano date loro delle opportunità.