SPECIALIZZARSI PER L'INNOVAZIONE E LA SICUREZZA

Qualifiche dell'autore: 
direttore della NUOVA DIDACTICA, Scuola di Management, Confindustria Modena

intervista di Caterina Giannelli

Ormai, da diversi anni, la vostra Scuola costituisce un riferimento importante per le aziende di Modena, in tema di formazione e non solo. Quali sono le esigenze, i problemi e le difficoltà che avete rilevato recentemente?

Le aziende hanno la necessità d’innovare prodotti e processi, superando le abitudini che bloccano il cambiamento. Due elementi fondamentali dell’innovazione sono le idee e le conoscenze tecniche. Ma la routine aziendale tende a limitare le prime e i detentori delle conoscenze hanno difficoltà a trasferirle alle aziende.

Un altro problema è il combinare le nuove tecnologie e il loro utilizzo nei prodotti e nei processi. È carente la capacità di elaborare soluzioni innovative che riescano a trasferire le tecnologie nei prodotti.

Come avete pensato di rispondere a questi problemi?

Nuova Didactica, scuola di Confindustria Modena, in collaborazione con alcuni professori della Facoltà d’Ingegneria di Modena, propone una serie di percorsi di specializzazione tecnologica destinati ai progettisti e ai responsabili dell’ingegnerizzazione e della produzione.

Non è la prima volta che vi avvalete della collaborazione con l’Università:

Anzi, Nuova Didactica crede profondamente nella collaborazione tra aziende e Università e si sta impegnando per facilitare il trasferimento delle conoscenze. È stato fondamentale l’aiuto di alcuni professori, che ringraziamo per la loro disponibilità e il loro entusiasmo.

Ma, in particolare, quali novità bollono in pentola? Che cosa prevede il calendario delle vostre attività di questo autunno per affrontare l’esigenza d’innovazione?

I percorsi tecnologici in calendario, che si rivolgono specialmente ai dipendenti delle piccole e medie aziende, toccano due temi:

1. NUOVI MATERIALI E NUOVI PROCESSI DI GIUNZIONE;

2. PROGETTAZIONE, PRODUZIONE E SMALTIMENTO DEI MATERIALI PLASTICI.

Queste due attività, di novantasei ore ciascuna, sono state  progettate per il personale degli uffici tecnici, dei settori d’ingegnerizzazione, della produzione e del settore degli stampi.

Ci sono altri temi urgenti su cui le aziende della nostra provincia vorrebbero approfondire la preparazione dei propri addetti?

Le aziende sono preoccupate dall’aumento dei reati informatici. Oggi, la protezione dei dati, la sicurezza nel ricevimento e trasferimento delle informazioni e la loro protezione richiedono professionalità e competenze elevate sia tecniche sia di ambito legale e normativo.

La tematica della protezione è particolarmente innovativa e trova a Modena uno dei dipartimenti universitari più evoluti a livello nazionale.

Per questo motivo, la nostra Scuola, per rispondere a una domanda sempre più crescente, ha progettato il percorso LA PROTEZIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE, che è rivolto specialmente ai dipendenti delle aziende, perché al momento sono quelle che stanno subendo i disagi maggiori, e ai collaboratori delle software house, per un completamento della loro professionalità.

Quanto pesano i costi di formazione sui singoli partecipanti, per esempio, nel caso di questi tre percorsi che, peraltro, sono di grande interesse?

In questo, come in molti altri casi di corsi da noi progettati e realizzati negli anni, la quota a carico dei partecipanti è estremamente ridotta, perché i costi dei percorsi vengono coperti in gran parte dal finanziamento pubblico.

A proposito di pubblico, Nuova Didactica sta collaborando da qualche anno con l’Università Internazionale del secondo rinascimento, per lo sviluppo di un progetto europeo di brainworking. C’è qualche novità su questo versante dell’attività?

Finalmente, dopo avere invitato singoli autori di spicco a tenere una conferenza nella sede di Confindustria Modena, suscitando un dibattito molto seguito dai nostri imprenditori, è venuto il momento di riunirli in un’unica giornata, per fare in modo che ci sia confronto sui temi culturali più scottanti dei nostri tempi: il 25 novembre, con il titolo Brainworking, il cervello dell’impresa, nella stessa sede incontreremo autori provenienti da vari paesi, che, insieme ai nostri imprenditori, scriveranno, ciascuno a partire dalla propria esperienza, una carta del business intellettuale, quel business in cui l’Italia e l’Europa hanno il primato assoluto. Ospite atteso l’economista spagnolo Emilio Fontela, che ha già confermato il suo intervento e che è noto non solo per il suo contributo da direttore all’Istituto Battelle, ma anche per essere stato il primo a rilevare il termine  brainworking da un rapporto preparato nel 1988 per un programma della ex CE.