Pini Graziano

  • Vorrei indagare il tema del brainworking dal punto di vista dell’osservatore esterno all’impresa e vedere come l’imprenditore e l’impresa contribuiscano alla diffusione delle novità, della creatività e dei progetti innovatori, che possono riguardare sia l’innovazione di prodotto sia l’innovazione di processo. Per questo occorre affrontare un aspetto abbastanza controverso, che è quello che si chiede dove nascano le invenzioni. Credevo che l’innovazione fosse soprattutto appannaggio delle grandi imprese, che la grande dimensione d’impresa fosse quella che consentiva

  • Un buon programma di politica industriale è un programma che incentiva l’insediamento delle imprese scelte per lo sviluppo di quel territorio o che ne sostiene il consolidamento e la crescita. Un programma si può definire buono se comprende sostegno all’innovazione tecnologica, all’esportazione o addirittura all’internazionalizzazione delle imprese, all’occupazione (nelle regioni ove ciò è necessario, dove cioè rientra negli obiettivi di politica economica), alla qualità. Un programma deve essere anche (possibilmente) completo, coerente, realizzabile. Marco Maiocchi, nel suo libro Il

  • Emilio Fontela ha affrontato nel suo libro in maniera molto originale il tema “Come essere imprenditori negli anni duemila”, definendo uno scenario nuovo con il quale l’imprenditore si confronta: uno scenario globalizzato, in cui le imprese non sono più nazionali o internazionalizzate, ma transnazionali. Talora non si sa più neanche dove esse abbiano la sede, tanto che diventa difficile colpire anche dal punto di vista giuridico un’impresa transnazionale, perché sposta il nucleo decisionale da un paese all’altro con grande facilità.