Atti Alessandro

  • Il libro di Erik Battiston, La città moderna (Spirali), sfata luoghi comuni a proposito della parola e lo fa dimostrando che la cifrematica non è astrusa, ma, anzi, è ben vicina alla “realtà”. Per la cifrematica, le parole non significano e da sempre i poeti tentano di sottrarre alle parole il significato, comunemente attribuito. E proprio questo è altamente cifrematico.

    La morte e il potere

  • Nel catalogo di Alfonso Frasnedi, La materia della felicità. Il contrasto, il dibattito, la tranquillità (Spirali, 1998), troviamo il Progetto di una domenica fra gli alberi, un’analisi dell’impossibile della sintassi e del movimento. L’opera è surdeterminata e l’analisi non si arresta al movimento: in una deriva, in uno scarroccio, in una bolina, siamo forzati controvento.

    Una partitura, su due bande o righi di uno spartito musicale della pittura. Il rigo superiore è mosso da una nuvolaglia inquieta, con varie note d’albero. È un rigo di musica, un polo di colore

  • Sessualità, come termine, non c’era in latino né in nessun’altra lingua prima di Freud. Eppure, nessuno lo nota, se non Armando Verdiglione. Impossibile notare qualcosa credendo di sapere già che cos’è. Prima di Freud, la sessualità non era nella lingua, ma, da qualche parte, c’era? Non c’era il termine, ma la sessualità c’era?

    Intanto, entrando nella lingua, con Freud, se n’era posta l’istanza e la questione. Freud, come ciascuno dei contemporanei, era ben lungi dalla formula con cui Verdiglione ne fornisce l’enigma: la sessualità è la politica