LA MATERIA E L'INGEGNO

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presidente di Lameplast Group

Alla fine dello scorso anno, la Lameplast ha ricevuto la visita del presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani. Un importante riconoscimento al contributo che il vostro Gruppo sta dando da oltre trent’anni all’Italia, non solo al nostro territorio, considerando che ha depositato oltre cento brevetti in tutto il mondo e fornisce i contenitori monodose più innovativi alle più importanti aziende dei settori farmaceutico e cosmetico. Sarebbe auspicabile che le istituzioni s’interessassero sempre di più alla materia intellettuale delle nostre imprese, se vogliono favorire la costituzione di reti che consentono di presentarsi sul mercato globale con la forza che oggi occorre…

Indipendentemente dallo schieramento politico, le istituzioni dovrebbero recepire qual è il loro compito, rendersi conto che il territorio deve crescere e quindi agevolare le strutture e le industrie che creano posti di lavoro, attraverso un rapporto diretto e un dialogo costante per diminuire, se non risolvere, le problematicità e aumentare il valore del territorio. Sarebbe un vantaggio per l’intera società. Per questo sono importanti le visite in azienda da parte delle autorità locali, sono per loro occasione di apprezzare il valore delle realtà che hanno sede nel loro territorio.

Il vostro Gruppo è la prova che oggi non c’è più la differenza tra la città e il piccolo centro e, addirittura, che c’è una città nella città e le aziende sono nodi in cui s’incrociano le esperienze di vari paesi del mondo…

Le aziende che hanno la fortuna di lavorare in mercati stranieri portano una cultura nuova all’interno del proprio gruppo e sul territorio; questo permette anche ai collaboratori di migliorarsi, constatando che il mondo sta cambiando velocemente. Se questi messaggi vengono recepiti dalle autorità, il miglioramento è una conseguenza logica, soprattutto pensando al ritardo che già abbiamo accumulato rispetto ad altri paesi.

Trasformazione e innovazione vanno di pari passo nel vostro Gruppo. Non a caso ogni anno investite un milione e mezzo di euro in ricerca e non avete conosciuto crisi in questi tre anni, tanto per dimostrare che oggi un’azienda, se vuole giungere alla riuscita e migliorare costantemente, deve scommettere sulla materia intellettuale…

La materia grigia è fondamentale quando si tratta d’interagire con multinazionali, che hanno metodi operativi e culture differenti. Ogni volta che cerchiamo di entrare in un nuovo mercato, dobbiamo trovare la persona che abbia la capacità d’immedesimarsi e capire quali sono le esigenze e il modo di proporre i nostri prodotti e servizi. La materia intellettuale sta anche nel fatto che non esiste un prodotto che vada bene per tutti i mercati, le componenti della materia e dell’ingegno devono combinarsi per trovare il prodotto giusto.

Ma lei come imprenditore come si confronta con la ricerca e l’innovazione? Qual è il processo che va dall’idea all’industrializzazione?

Tutto nasce da una sensazione che percepisco in funzione di ciò che il mercato richiede o desidera. Poi la sensazione diventa oggetto di studio, se ne discute con i tecnici e, lungo la ricerca, si redigono le bozze per un piano di fattibilità. Prima che il prodotto arrivi sul mercato trascorrono circa tre anni di fervente lavoro, questo spiega il nostro importante investimento affinché la ricerca sia costante: se perdiamo un anno di ricerca, rimaniamo indietro di tre rispetto ai tempi del mercato.

Il contatto con il mercato è garantito dai rapporti consolidati con le multinazionali della cosmetica e della farmaceutica, che si sono instaurati grazie al cervello dell’impresa…

Ho trascorso di recente dieci giorni nel nostro stabilimento della LF of America, in Florida, dove il cervello dell’impresa è stato messo all’opera per ristrutturare l’azienda, perché le scelte compiute dagli ex-soci non davano risultati sufficienti, a causa della scarsa collaborazione interna e dell’incapacità di lavorare in squadra.

Il mercato ci percepisce capaci di progettare soluzioni inedite, distintive e belle. E questo grazie a un team di persone con grande volontà di crescita e in grado di collaborare lungo tutte le fasi produttive per lanciare nuove soluzioni di imballaggio innovative.

Quando ci siamo accorti che questo non avveniva nella nostra consociata americana, abbiamo inserito nuovo personale molto valido e stiamo già vedendo i primi risultati.

Per affrontare questi cambiamenti, abbiamo analizzato approfonditamente tutto il Gruppo e ci siamo resi conto che la nostra credibilità sul mercato è dovuta principalmente al rapporto che abbiamo instaurato con le multinazionali, una sinergia che ci ha permesso di raggiungere un livello qualitativo e di servizio talmente soddisfacente per i nostri clienti, che si congratulano con noi per l’elevato livello tecnologico raggiunto e si dimostrano desiderosi di collaborare verso il miglioramento continuo.

Questo ci dà lo stimolo per cercare di raggiungere ulteriori risultati e per fare esperienze nuove, ci permette di crescere e di distinguerci sempre più dalla concorrenza.

Con il nuovo stabilimento che sorgerà a Rovereto sul Secchia, per raddoppiare la produzione farmaceutica rispetto a quella attuale dello stabilimento di Sant’Agata Bolognese, avremo sei nuove linee produttive, che ci permetteranno di confezionare ai massimi livelli qualitativi e in grande quantità prodotti cosmetici senza conservanti, un settore ancora difficile per la maggior parte delle aziende internazionali, in cui noi invece abbiamo incominciato a lavorare, con clienti molto importanti, e speriamo di acquisire nuovi mercati.