RICOSTRUIAMO L’EMILIA COME UN’UNICA CITTÀ

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sindaco di Bomporto (MO)

L’Emilia colpita dal sisma del maggio 2012 entra nella fase più delicata: la ricostruzione. Quanto successo lo scorso anno per il sistema Emilia rappresenta un evento straordinario. Per il modo in cui tutti noi viviamo e pensiamo a questo sistema da classe dirigente, la gestione di questo evento non può che comprendere le parole programmazione, opportunità, squadra.

Il Commissario Errani, all’indomani del sisma, diceva ai sindaci di non fermarsi a gestire l’emergenza ma di guardare oltre, di ripensare al futuro delle comunità e dei territori colpiti.

Se da un lato la fase della ricostruzione impone a tutti noi uno sforzo ulteriore nella gestione delle casistiche e delle risposte a cittadini e imprenditori, impegnati nel ritorno alla normalità, dall’altro ci impone di dare quelle linee strategiche, per consentire all’Emilia di tornare a essere quel motore propulsivo dell’intero paese, non solo ripristinando ciò che c’era prima. Non sarà più come prima, non lo siamo nemmeno noi, che abbiamo vissuto in prima persona il terremoto, quindi occorre ripensare al nostro essere Emilia.

Nonostante il sisma abbia coinvolto un territorio vasto, in realtà siamo un’unica città e come tale dobbiamo gestire la ricostruzione con un’unica regia, affinché ogni sua fase funzioni al meglio, come al meglio devono funzionare i servizi di una città per rispondere ai bisogni dei suoi abitanti, delle sue realtà produttive.

Quindi occorre una governance capace di dare quella visione, quella strategia unitaria per restituire l’Emilia in qualità, non un io, non un singolo comune, ma un noi e un territorio che ha bisogno di riprendere la sua vitalità e operosità in tutti i settori.

Purtroppo, non sempre tutto questo è stato fatto, anche se ne intravediamo i primi segnali: il Tecnopolo del Biomedicale e delle Nanotecnologie, il Distretto produttivo regionale del Lambrusco.

L’Emilia ha bisogno di fare sistema, ne ha bisogno doppiamente, per far fronte al sisma e alla crisi economica che sta sferzando le nostre imprese e il nostro tessuto sociale. Questo convegno è un’occasione per parlarne e per lanciare, o meglio, rilanciare lo spirito di unità che deve contraddistinguerci.

*** L'articolo di Alberto Borghi è tratto dall'intervento al tavolo di lavoro Restituire l'Emilia in qualità, (Villa Cavazza, Bomporto, 25 ottobre 2013), organizzato da ANCE Modena, Ardea Progetti e Sistemi, Confcommercio Imprese per l’Italia Regione Emilia Romagna, “La città del secondo rinascimento”.