LA NOSTRA CHIRURGIA: GENTILEZZA, DISPONIBILITÀ E URGENZA

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primario del reparto di Chirurgia dell’Ospedale Madonna della Salute, Porto Viro (RO)

Lei dirige questo reparto di chirurgia dal 2007. Quali sono gli interventi che vi contraddistinguono?
In regime ambulatoriale affrontiamo ernie, varici e piccola chirurgia sul volto, in regime di Day Surgery operiamo emorroidi, ragadi e tutti gli interventi di complicazione un poco superiore, comunque su pazienti che possano essere dimessi in giornata.
In regime di ricovero ordinario, trattiamo tutta la patologia addominale tumorale o non oncologica, sia in laparoscopia sia in modalità aperta tradizionale.
Fanno eccezione le patologie dell’esofago e del pancreas, che per scelta vengono indirizzate a centri di alta specializzazione specifica.
Ci occupiamo inoltre di chirurgia della tiroide (per il cui trattamento disponiamo di un’apparecchiatura denominata NIM, capace di minimizzare possibili danni a carico dei nervi), di interventi sulla mammella e sui melanomi con la ricerca dei linfonodi sentinella. Ricordo poi gli interventi d’urgenza, derivanti dal pronto soccorso, operativo ciascun giorno dell’anno. In quest’ambito affrontiamo dalle appendiciti, l’intervento più semplice, alle ernie o laparoceli strozzati, dalle perforazioni intestinali alle emorragie e alle occlusioni.
Da dove provengono i pazienti curati dal vostro reparto?
La maggior parte dei nostri pazienti viene dalla zona di Porto Viro, poi abbiamo un buon numero di persone proveniente dal territorio di Chioggia e da quello di Cavarzere. Ma si rivolgono qui anche molti ferraresi, specialmente quelli dei territori di confine.
Quali sono gli investimenti nella qualità?
Per quanto riguarda la strumentazione, utilizziamo tutte apparecchiature ad altissimo livello, perché abbiamo acquisito i presidi strumentali più moderni, come lo scalpello armonico, la radiofrequenza e molti altri ancora. Come qualità degli operatori, siamo sicuramente equiparabili al Sant’Anna di Ferrara e ad altri centri di eccellenza. Nostri punti di forza sono indubbiamente la gentilezza, la disponibilità, i tempi di attesa particolarmente brevi e la garanzia della terapia intensiva, che funge da importante “ombrello di protezione” in caso di complicanze. Inoltre, tengo a sottolineare una cosa molto importante: dopo la visita ambulatoriale e la diagnosi di un problema, non abbandoniamo mai i nostri pazienti, non li lasciamo senza assistenza e senza indicazioni. Qualora l’intervento non sia di nostra competenza, prendiamo noi stessi contatto con i colleghi di altre branche specialistiche, perché proseguano con la terapia migliore. Considero questo un vero valore aggiunto. Nel caso in cui invece la patologia è di nostra pertinenza, facciamo in modo che l’intervallo tra la diagnosi e l’intervento sia il più breve possibile.
Il reparto di chirurgia si occupa anche dell’endoscopia gastrointestinale?
Diversamente da quel che succede in molti altri centri, il gruppo endoscopico fa parte dell’unità operativa di chirurgia.
Vengono effettuati circa 3500 esami all’anno, distribuiti tra gastroscopie e colonscopie, sia semplicemente diagnostiche sia operative, con asportazione di polipi, trattamento di ulcere sanguinanti, legature di varici esofagee, asportazione di corpi estranei. Il livello di sicurezza è molto alto, possiamo vantare un numero di perforazioni molto inferiore alla media internazionale di 3 casi ogni mille esami eseguiti. Vengono condotti in sedazione cosciente, con l’anestesista sempre presente, in modo che il paziente possa comunque segnalare qualsiasi problema intervenga. Garantiamo inoltre la reperibilità per le urgenze sul territorio, nei giorni festivi, in collaborazione con l’ospedale di Adria.
Può precisare alcuni aspetti della diagnostica e degli interventi vascolari?
Pratichiamo vari tipi di esame, come la diagnostica arteriosa e venosa degli arti, con apparecchiature doppler e angioTC sia per gli arti superiori sia per quelli inferiori.
Oltre agli interventi di tipo flebologico (varici degli arti), si eseguono interventi per il trattamento della patologia arteriosa ostruttiva periferica e della patologia delle carotidi. Tutti questi interventi vengono eseguiti a paziente sveglio, in anestesia locale, con il vantaggio di poter monitorare continuamente gli effetti delle manovre che si compiono. In particolare per quel che riguarda le carotidi, è possibile verificare in tempo reale la profondità della perfusione cerebrale e quindi la quantità di ossigeno che raggiunge il cervello.
In cosa consiste la vostra attività ambulatoriale?
Diversi sono gli ambulatori dedicati: l’ambulatorio di diagnostica vascolare eco-color doppler, l’ambulatorio di chirurgia generale, l’ambulatorio di proctologia, quello di senologia e quello di vulnologia per la cura delle ferite di difficile guarigione.