UN'ECCELLENZA NELLA CARDIOLOGIA, MA NON SOLO...
Può descriverci le attività svolte dal vostro reparto? Il
nostro reparto ha 56 posti letto, con una percentuale del 15 per cento di
malati di area cardiologica e il resto di medicina interna, alcuni letti di
geriatria e altri di neurologia. Com’è noto, la percentuale di pazienti anziani
sta aumentando in modo esponenziale, quindi spesso ci troviamo a dovere fronteggiare
problemi di ordine sociale, oltre che di tipo medico.
Da quale territorio provengono i vostri pazienti? Dall’area
basso polesana, mentre i pazienti di cardiologia e di endocrinologia provengono
anche da province vicine come quella di Ferrara.
Può dire qualcosa sulla lungodegenza post-acuzie e sui
pazienti che vengono ricoverati per questo motivo? Si tratta di pazienti
che vengono ricoverati per un periodo fino a 30 giorni dopo un periodo di
acuzie. Quelli che sono in grado di svolgere attività fisica possono usufruire
di un’ora al giorno di riabilitazione funzionale presso le nostre palestre. I
pazienti a valenza esclusivamente internistica vengono dimessi quando la
situazione clinica si è stabilizzata.
Questi pazienti, una volta dimessi, hanno modo di essere
seguiti dai vostri ambulatori o sono seguiti soltanto dal medico di base? Sono
pazienti che vengono seguiti dai nostri ambulatori divisionali, di medicina
interna, di cardiologia e di geriatria.
E i pazienti di cardiologia? Sono pazienti che
possono avere vari tipi di patologie cardiache, principalmente cardiopatia
ischemica.
Quelli che lo necessitano vengono rivascolarizzati a Rovigo
e poi, immediatamente, riportati a Porto Viro. Nel nostro reparto si fa anche
elettrofisiologia, cioè s’impiantano pacemaker e si eseguono studi
elettrofisiologici.
L’utilizzo dell’elettrofisiologia nella nostra struttura è
molto importante per il territorio. Il nostro ambulatorio cardiologico è dotato
di strutture e strumentazioni all’avanguardia, tra cui la registrazione
elettrocardiografica delle 24 ore, l’ecocardiogramma, l’impianto di loop
precorder e le apparecchiature per test da sforzo, il test cardio polmonare e
il tilt test.
L’ospedale di Porto Viro è molto importante anche per
pazienti con cardiopatie ischemiche in fase acuta. Cosa può dirci al riguardo? I
pazienti che afferiscono alla nostra struttura direttamente in reparto o dal pronto
soccorso vengono avviati nel laboratorio di emodinamica del nostro centro Hub
di Rovigo, vengono sottoposti a procedure di rivascolarizzazione e poi
rientrano direttamente in reparto o, per le prime 24 ore, vengono portati in
rianimazione per essere monitorati e meglio tutelati in caso di complicanze
precoci.
Quindi l’ospedale “Madonna della Salute” è un punto di
riferimento molto importante per la cardiologia, in quanto i pazienti del territorio
in condizioni critiche potranno ricevere le prime indicazioni terapeutiche
prima di raggiungere i centri specializzati di Adria o di Rovigo. Questo è
essenziale per ridurre la percentuale di mortalità? Certamente. Il nostro
territorio, pur avendo, per l’aspetto demografico, una popolazione molto
scarsa, presenta grandi distanze tra un insediamento e l’altro. Alcuni comuni
che afferiscono al nostro Ospedale distano da noi 40-50 km, il che vuol dire 70
km da Rovigo. Quindi è molto importante che vengano prima trattati nella nostra
struttura e poi inviati all’Hub di emodinamica di Rovigo.
Lei gestisce anche altri ambulatori? Abbiamo un
ambulatorio di pneumologia in grado di eseguire esami spirometrici e walking
test, con un consulente esterno sia per i nostri pazienti ricoverati sia per i
pazienti esterni.
E per quanto riguarda i pazienti di neurologia? I
pazienti neurologici che arrivano alla nostra struttura, se presentano un
problema ischemico insorto entro 90 minuti, vengono avviati immediatamente alla
Stroke Unit sempre del nostro Hub di riferimento a Rovigo.
Se il sintomo non supera i 90 minuti e la TAC è negativa
vengono ricoverati nel nostro reparto con una valutazione neurologica
giornaliera e esami per monitorare costantemente la terapia, cosa che ci
consente di emettere la diagnosi più appropriata. Il paziente che poi necessita
di una riabilitazione è inviato nel reparto competente. Se c’è il sospetto di
necessità di un intervento neurochirurgico, chiediamo una consulenza specialistica,
fornendo gli esiti degli esami da noi effettuati e, se è giudicato necessario,
il paziente viene affidato al neurochirurgo.
Tra i nostri ambulatori, c’è anche quello di endocrinologia,
con due endocrinologi: oltre a me, il dottor Stefano Biasioli. Nel nostro
centro possono essere effettuate tutte le indagini diagnostiche, in particolare
quelle relative a tiroide e paratiroide e possono essere instauratele relative
terapie in tutti i casi che non necessitano d’intervento chirurgico. In questo
caso, al nostro servizio è collegata la chirurgia del nostro ospedale, che si
occupa da anni di patologie tiroidee, eseguendo numerosi interventi di
tiroidectomia o paratiroidectomia.
Molti pazienti con patologie endocrinologiche provengono
dalla zona di Ferrara...
Certamente, sia per casi che interessano la medicina interna
sia per casi chirurgici, la nostra equipe è veramente competente ed esperta.
Per il diabete, poi, abbiamo un ambulatorio diabetologico che copre tutto il
territorio.