CHIRURGIA BARIATRICA: QUALITÀ E PROFESSIONALITÀ A PORTO VIRO

Qualifiche dell'autore: 
primario del Reparto di Chirurgia della Casa di Cura “Madonna della Salute”, Porto Viro (RO)

Quando è incominciato il progetto della chirurgia bariatrica? L’attività della chirurgia bariatrica è iniziata circa due anni fa e prosegue con buoni risultati. L’anno scorso sono stati operati 100 pazienti, senza complicanze importanti. Riguardo al calo di peso, vi sono stati ottimi risultati, considerando i dati rilevati nei pazienti in due anni, periodo di tempo che ci consente una valutazione attendibile. Ora abbiamo una lista d’attesa per questo tipo d’intervento molto lunga. Pertanto, abbiamo trovato nuove soluzioni per rispondere a questa esigenza. Una volta alla settimana offriamo visite ambulatoriali dedicate solo alla chirurgia bariatrica, a cui si aggiungono due giorni al mese con il collega, dottor Sergio Carandina.
Ricordiamo che non tutti i pazienti possono essere candidati all’intervento.
Esistono procedure molto rigorose, disciplinate dalla Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità, che impongono di eseguire preliminarmente una notevole serie di esami e di visite specialistiche.
Basta una controindicazione assoluta, emersa da una di queste indagini, per fermare l’intervento.
Quella psicologica è tra le consulenze più rilevanti.
L’intervento di chirurgia bariatrica non agisce in modo magico e non è risolutivo se non è associato all’impegno della persona interessata.
In che cosa consiste questo tipo d’intervento? La chirurgia bariatrica si occupa del posizionamento del pallone intragastrico, che le persone spesso considerano un intervento di poco conto, mentre non lo è assolutamente. Basti pensare che introduciamo nello stomaco un corpo estraneo, che può essere fonte di notevole disagio e fastidio.
Si tratta di un piccolo pallone che viene inserito in endoscopia e in sedazione, e rimosso dopo circa sei mesi. Di recente, abbiamo preso anche contatti con una nuova metodica, in cui il pallone viene deglutito direttamente dal paziente, per poi degradarsi e sciogliersi da solo nell’arco di quattro mesi.
Il problema di questo dispositivo è quello di avere un costo ancora molto elevato, per cui si può applicare soltanto in libera professione.
Altre tecniche utilizzate in chirurgia bariatrica sono metodiche cosiddette “restrittive”, attraverso cui si toglie la capacità di contenere cibo nello stomaco. Oppure il cosiddetto “bendaggio gastrico”, che ormai non si usa quasi più, se non in casi selezionati, in quanto può causare vari problemi. Poi ci sono interventi parzialmente restrittivi e parzialmente malassorbitivi come il bypass gastrico e il mini bypass gastrico.
Come procede invece il periodo postoperatorio? La degenza, per ciascun caso, va dai 3 ai 5 giorni al massimo. Una volta tornati a casa, i pazienti devono avvalersi di un regime alimentare adeguato ed essere seguiti da professionisti. Lo sforzo è notevole ma, sicuramente, i risultati sono apprezzabili. Alcuni pazienti, nell’arco di un anno, hanno perso 50-60 chili.
Per quanto riguarda l’aspetto economico, il paziente non ha costi e gli vengono garantite anche le visite del nutrizionista, nella misura di 1-2 incontri prima dell’intervento e 3 dopo.
Gli viene garantito anche l’intervento dello psicologo e di altri specialisti, come lo pneumologo.
Ricordo comunque che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto l’obesità grave come malattia, non più quindi come inestetismo.
Pertanto, va trattata, anche economicamente, come malattia. La nostra Regione ha recepito questa direttiva e sta organizzando vari centri per contrastare l’obesità. Non dimentichiamo che intervenire sull’obesità grave implica anche intervenire altre sue conseguenze, come l’ipertensione arteriosa e il diabete.
Chi sono i chirurghi dell’équipe che si occupa di questa patologia, oltre a lei? I chirurghi sono il dottor Sergio Carandina, il dottor Aldo De Rossi, il dottor Massimiliano De Palma e la dottoressa Teresa Menegatti, coadiuvati dalla dottoressa Laura Beltrame, psicologa, dall’internista endocrinologo, il dottor Roberto Zennaro, dallo pneumologo, il dottor Enzo Faccini, e dall’équipe dei cardiologi. Ricordo che uno degli esami fondamentali per accedere all’intervento è la polisonnografia, un esame per il quale finora demandavamo ad altre strutture, ma che presto sarà eseguibile presso la nostra struttura.
Quali sono i tempi di attesa per un intervento? I tempi di attesa sono lunghi, soprattutto perché occorrono varie visite specialistiche, per cui dal momento della visita al giorno dell’intervento trascorrono dai quattro ai cinque mesi.
Da quale regione provengono i pazienti finora operati a Porto Viro? Abbiamo operato pazienti prevalentemente del Veneto, ma l’area di provenienza degli utenti sta allargandosi in modo considerevole. L’80 per cento delle ultime visite del dottor Sergio Carandina riguardava pazienti di altre regioni, non solo confinanti, ma anche dalla Toscana e dal Lazio.
Qual è la procedura per accedere a questo servizio? Per la prima visita nell’ambulatorio di chirurgia bariatrica occorre esibire l’impegnativa del proprio medico curante, mentre in caso di visita privata, occorre prendere appuntamento direttamente con uno di noi specialisti.
In ciascun caso, occorre portare la documentazione sanitaria pertinente.
Dopo la visita, viene impostato l’iter degli esami diagnostici e, se la valutazione è favorevole, si accede all’iter per l’intervento vero e proprio.