TEMPO DI FESTA AD AMSTERDAM PER I VENTICINQUE ANNI DI ARCO CHEMICAL GROUP

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direttore generale, Arco Chemical Group

Quest’anno ad Amsterdam, nell’ambito di Interclean, una delle più importanti fiere internazionali per l’industria del pulito, Arco Chemical Group ha avuto i riflettori puntati non solo perché ha festeggiato i suoi primi venticinque anni, ma anche perché ha portato innovazioni straordinarie come la Clean App, la prima guida digitale del pulito, scaricabile gratuitamente dagli store Apple, Android e Google. Tanto per ribadire che la rivoluzione nella cultura del pulito, che avete avviato quindici anni fa, prosegue in grande stile… Per ARCO Chimica e l’intero Gruppo, la partecipazione alla fiera quest’anno ha avuto un sapore particolarmente simbolico, anche di ringraziamento per ciascuno di coloro che hanno contribuito al nostro quarto di secolo di vita: clienti, fornitori, collaboratori e partner. La fiera è stata una preziosa occasione per comunicare agli attori del professional cleaning che anche negli ultimi mesi abbiamo inventato tanti nuovi prodotti, innovativi, ecologici e convenienti, per una detergenza professionale 4.0. È il caso della Clean App, che ciascun utente può scaricare gratuitamente sul proprio tablet o smartphone per calcolare il costo del pulito al metro quadro di uffici, hotel, ospedali, supermercati, case di riposo, comunità, ristoranti, condomini, scuole e abitazioni, con una personalizzazione senza limiti.
Con quali vantaggi? Prima di tutto, calcolando il costo mensile di detergenti e attrezzature, può programmarne il fabbisogno e ridurne le scorte in magazzino. Poi, ha la garanzia dei prezzi bloccati per la durata della fornitura e riceve istruzioni operative e schede tecniche in tempo reale. Per non parlare del vantaggio per l’ambiente, grazie all’utilizzo dei nostri distributori automatici di detergenti che riducono drasticamente il numero di flaconi da smaltire. La Clean App, inoltre, aiuta a rendere ancora più semplici le differenti operazioni di pulizia, suddivise per settori merceologici, e consente di attivare più centri di costo. Tutte caratteristiche che, nella gestione di cantieri complessi, hanno un valore aggiunto inestimabile.
Come lei notava nell’intervista pubblicata sul n. 70 del nostro giornale, con l’invenzione delle prime App per calcolare il pulito, premiate dall’industria digitale già nel 2015, siete riusciti a dare quel bel valore aggiunto che mancava a un prodotto così povero come il detergente: avete vestito “il prodotto più povero con il più bell’abito di alta moda”.
A proposito di tempo pragmatico, come recita il titolo di questo numero, possiamo dire che, da veri innovatori, non siete mai rimasti fermi, in attesa di un presunto tempo propizio. Anzi, facendo e ingegnandovi in modo incessante, avete instaurato un altro tempo… Infatti, abbiamo contribuito perché oggi non fosse più il tempo della vendita di detergenti contenuti in ingombranti flaconi, ma quello di un servizio che comprende sia l’acquisto dei detergenti calcolati al milligrammo in base alle esigenze di ciascun cantiere sia il noleggio delle attrezzature tecnologicamente più avanzate, necessarie per svolgere tutte le operazioni di pulizia.
Sembra che l’avvenire del Gruppo sia sempre più in direzione della vendita di servizi… Credo che l’avvenire debba essere proprio in questa direzione.
Ciascuna azienda, facendo, scrive un libro: noi, in questi venticinque anni, abbiamo incominciato a scrivere una rivoluzione del settore attraverso innovazioni che adesso i nostri competitors tentano di copiare. Ma la mia più grande soddisfazione sarà quando qualcuno prenderà dallo scaffale il nostro libro per capire chi ha inventato quegli strumenti che saranno sempre più di uso quotidiano e che hanno trasformato completamente l’approccio alla pulizia industriale.
Comunemente, si pensa che per fare qualcosa occorra avere tempo. Invece, il vostro caso è una prova che il tempo segue al fare, non lo precede… Il tempo pragmatico segue alla decisione di raggiungere un traguardo.
In ciascuna attività, come nello sport, il risultato arriva se ci sono l’impegno, la disciplina, l’allenamento, l’investimento e la scommessa di riuscire. Se, anziché dedicarsi senza riserve all’attività, incominci a dire che non hai tempo, è sicuro che non raggiungerai mai il traguardo. Molta gente, purtroppo, gira in tondo: dice di non avere tempo per un progetto perché non ci sta scommettendo abbastanza, ma in questo modo non capisce in che direzione andare, per questo gira in tondo. Quando decidi di fare una cosa, il tempo lo trovi. Il tempo c’è, anche se è ignoto, perché nessuno può misurarlo, come se fosse a sua disposizione, da quando nasce a quando muore. Ma, vivendo, occorre andare avanti e migliorare sempre di più noi e ciò che ci circonda, in modo da non avere rimpianti. E questo vale per ciascun ambito della vita, non soltanto per il lavoro.
È essenziale il modo in cui ciascuno instaura vari dispositivi nella giornata… La qualità della vita dipende dalle cose che fa nella giornata, che non può essere dedicata completamente al lavoro. Per quanto mi riguarda, la mattina vado in azienda alle 6.30, quando ancora c’è il silenzio indispensabile per ragionare intorno alle priorità della giornata, in base agli step degli obiettivi da raggiungere.
Poi, però, dalle 17.30, mi dedico a tutto ciò che non riguarda il lavoro – la famiglia, lo sport, gli hobby, la lettura –, perché non si può vivere un’intera giornata correndo a trecento all’ora, si perderebbe la memoria delle cose, che risulterebbero tutte uguali, non lascerebbero alcuna impressione particolare. Lo stesso lavoro trae vantaggio dai momenti di gioco e di svago, perché magari un’idea che cercavi da tanto tempo arriva proprio mentre stai ammirando un bel tramonto o una bella opera d’arte. E poi è importante la ricchezza di dettagli che possono scaturire da un incontro casuale o dall’ascolto di problemi che possono avere i figli o gli amici. Un imprenditore che si isoli dalla vita come può incontrare i clienti e ascoltare le sfumature che intervengono nelle conversazioni con loro? Come può divenire loro interlocutore, se non ha interesse per la varietà e la differenza dei casi della vita? Ecco perché il tempo libero non è semplicemente il tempo per “ricaricare le pile scariche” dopo una giornata d’intenso lavoro, come si dice spesso.
Il tempo è libero anche mentre si lavora, se sappiamo che le ore dedicate al lavoro sono frutto di una decisione e non una forma di schiavitù.
Niccolò Machiavelli, nella famosa lettera a Francesco Vettori (10 dicembre 1513), narra di una sua giornata, con quattro dispositivi differenti e vari: al mattino, per due ore, il taglio di un suo bosco; poi sulla strada dell’osteria “parlo con quelli che passano, domando delle nuove dei paesi loro, intendo varie cose, et noto varii gusti et diverse fantasie d’huomini”; poi gioca a cricca e a tric trac, “nascono mille contese et infiniti dispetti di parole ingiuriose”; infine, “venuta la sera, mi ritorno in casa et entro nel mio scrittoio; et in su l’uscio mi spoglio quella veste cotidiana, piena di fango e di loto, et mi metto panni reali et curiali”, per entrare “nelle antique corti degli antiqui huomini, dove, da loro ricevuto amorevolmente, mi pasco di quel cibo che solum è mio, e che io nacqui per lui; dove io non mi vergogno parlare con loro, et domandarli della ragione delle loro actioni; et quelli per loro humanità mi rispondono; et non sento per quattro ore di tempo alcuna noia, sdimentico ogni affanno, non temo la povertà, non mi sbigottisce la morte: tucto mi transferisco in loro”. Annotando ciò di cui, in quelle “conversazioni”, faceva “capitale”, Machiavelli scriveva Il principe, il libro che sarebbe divenuto la base dello stato moderno.
È importante fare capitale di ciò che si legge e si ascolta nella giornata, in questo senso dicevo che per me è una grande soddisfazione quando mi accorgo che in questi venticinque anni, insieme ai miei collaboratori, abbiamo lasciato una traccia, scrivendo una pagina nella storia del pulito, che nessuno può toglierci. E non dimentichiamo che un ambiente pulito è la base della civiltà: a parte tutte le malattie che sono state debellate grazie alla diffusione delle pratiche igieniche nella nostra società, nessuno oggi potrebbe vivere in un ambiente sporco. Perciò le innovazioni in questo settore hanno una valenza sociale, oltre che tecnologica, economica e culturale.