IL VAPORE CHE PORTA IL SORRISO DEL PULITO
A proposito del titolo di questo numero del giornale Il
sorriso dell’Italia, da vent’anni le vostre macchine per la pulizia a vapore
made in Italy portano il sorriso nelle case, negli hotel, nei ristoranti, negli
ospedali e in tanti altri ambienti in vari paesi d’Europa e del mondo, che vengono
restituiti al loro splendore. A distanza di qualche mese dall’ultima edizione
di Interclean (Amsterdam, 15- 18 maggio 2018), una delle maggiori fiere
internazionali per l’industria della pulizia, alla quale avete partecipato con grande
riscontro di visitatori, come valuta il risultato in termini di follow-up? Amsterdam
per noi è sempre stata una fiera interessante e, anche quest’anno, ha dato i
suoi frutti: già tra luglio e settembre si sono concluse le prime forniture ai
nuovi clienti incontrati durante l’esposizione.
Per esempio, abbiamo acquisito un distributore delle nostre
macchine professionali in Germania e uno delle macchine domestiche in Austria.
Inoltre, abbiamo spedito forniture abbastanza importanti in
Kuwait e in Arabia Saudita, dove non eravamo ancora presenti. Abbiamo avuto altre
soddisfazioni attraverso alcuni nostri clienti che esponevano le nostre macchine
con il loro marchio.
In generale, abbiamo constatato che sta crescendo la cultura
della pulizia a vapore e questo lo accogliamo con piacere, perché se si amplia
il mercato se ne avvantaggiano tutti i costruttori.
Guardando le dimostrazioni delle vostre macchine sul
vostro canale YouTube, è incredibile il risultato che si ottiene con pochi
passaggi sull’unto più ostinato delle cucine professionali, sullo sporco e
sulle macchie provocati da fumi e scarichi, ma anche nella pulizia di sedie, divani,
tende e tappeti che nascondono germi e batteri che proliferano indisturbati sotto
le superfici...
La possibilità d’integrare il generatore di vapore
all’aspirapolvere tradizionale consente di pulire, disinfettare e asciugare con
un solo passaggio, per cui anche i pochi microbi che rimangono in superficie sono
eliminati grazie all’aspirazione.
Nella pulizia è molto importante raggiungere anche gli
angoli più remoti...
Per questo offriamo una gamma particolarmente ampia di
accessori, perché le macchine devono generare vapore, ma poi il lavoro vero e
proprio lo fanno gli accessori. E non è facile utilizzare l’attrezzo giusto per
ciascuna esigenza, occorre un addestramento specifico, per evitare fatica inutile.
In prima battuta, tendiamo a proporre i più utilizzati, poi, qualora il cliente
avesse una necessità particolare, possiamo fornire una gamma di
personalizzazioni che riusciamo a garantire a tutti i distributori oppure, nel
caso in cui nessun accessorio risolva il problema del cliente, ci confrontiamo
e, spesso, dalla discussione nasce un nuovo progetto. Sono tanti gli accessori
nati dal confronto con il distributore, che ascolta le esigenze dell’acquirente
finale.
Dicevamo che voi portate il sorriso dell’Italia in vari
paesi. E nel nostro come sta andando? Nel periodo della crisi globale eravamo
arrivati a punte di esportazione dell’80 per cento. Da un paio d’anni, stiamo
recuperando qualche cliente nel nostro paese, ma stiamo procedendo lentamente e
c’è ancora tanto da fare. I numeri sono promettenti e l’Italia avrebbe davvero
molto da dire. Per noi chiaramente è più comodo servire il mercato interno, sia
in termini logistici sia per la lingua.
Quindi, abbiamo in programma di rafforzare la nostra
promozione sul territorio nazionale, soprattutto nei prossimi mesi, per
incontrare altri distributori e arrivare alla fiera di Verona, Pulire, pronti
per siglare nuovi accordi.
Sarà una fiera molto visitata dagli stranieri, che
approfitteranno per trascorrere qualche giorno in una delle città più belle
d’Italia...
I clienti che vengono dall’estero a farci visita sono
veramente estasiati dalla bellezza delle nostre città, dai nostri paesaggi e
dall’ospitalità che trovano qui, per non parlare del cibo e dell’arte, che
possono ammirare in ogni angolo del nostro “museo a cielo aperto”. La nostra
sede è nel piccolo paese di Fara Vicentino e, anche se siamo vicini a Vicenza, alcuni
ospiti preferiscono alloggiare in un agriturismo nei dintorni, dove nessuno
parla inglese. Tuttavia, ci riferiscono che si sono trovati molto bene e sono
riusciti lo stesso a comunicare con i padroni di casa a cui non mancava mai il
sorriso.