QUEL CONTRIBUTO DI INTELLIGENZA FRUTTO DELL’ESPERIENZA

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presidente di S.E.F.A. Holding Group Spa, Sala Bolognese (BO)

L’intelligenza è spesso intesa come attributo soggettivo e come qualcosa di già acquisito. In questo numero del giornale, dal titolo Il talento, l’ingegno, l’intelligenza, esploriamo invece come l’intelligenza e l’ingegno si strutturino lungo il fare. Nel vostro caso, il continuo aggiornamento e la ricerca costante negli acciai speciali, leghe e titanio, hanno portato all’apertura di nuove divisioni del Gruppo, che vi rendono oggi partner di riferimento non soltanto come fornitori, ma anche come consulenti nelle fasi della progettazione e della produzione delle aziende del secondo polo manifatturiero d’Europa. Qual è la sua testimonianza sul tema? L’intelligenza si acquisisce facendo, industriandosi, ingegnandosi, quando sperimentiamo e mettiamo alla prova le nostre capacità. Il compito che noi di SEFA abbiamo assunto è quello di dare un contributo d’intelligenza ai nostri interlocutori, ricercando i materiali più performanti per le diverse esigenze che emergono parlando con i responsabili degli uffici tecnici delle aziende clienti. Otto progettisti su dieci che incontriamo, infatti, non conoscono le opportunità di nuovi acciai e leghe che invece possono modificare anche radicalmente la qualità della produzione. Queste informazioni, unite all’esperienza nella metallurgia che noi mettiamo a servizio del progettista, diventano il valore aggiunto per realizzare un prodotto che sia efficace. Possiamo citare molti casi in cui le aziende di cui siamo fornitori, nei settori più disparati – dalla Formula 1 alla produzione di tappi, alle applicazioni negli stampi delle materie plastiche – si sono avvalse dei nostri suggerimenti.
L’utilizzo abituale dei materiali che il nostro interlocutore conosce, infatti, può non favorire l’aggiornamento sull’evoluzione di quel particolare acciaio che semplifica e migliora la sua necessità applicativa.
L’intelligenza come arte del fare… Ciascun giorno non smettiamo di chiederci come possiamo essere utili al nostro cliente, cosa possiamo dare in più al nostro cliente. Questo approccio è testimoniato dalla nostra storia: abbiamo incominciato con la fornitura di acciai per stampi e così fino agli anni Novanta, poi abbiamo investito nella ricerca di acciai sempre più sofisticati, passando dalla conoscenza degli acciai a base di ferro fino a quella delle leghe di alluminio. Poi, abbiamo investito nel titanio per servire meglio il cliente, con l’intento di trasmettergli le nostre acquisizioni, il frutto del nostro talento, perché alcune applicazioni sono state inventate da noi. Adesso, stiamo investendo in un’altra tipologia di produzione, attraverso l’impiego delle polveri metalliche con l’additive manufacturing.
Tutto questo è nato lungo gli incontri con il cliente, il quale ci diceva cosa gli occorreva in maniera molto farraginosa, perché non sapeva esattamente cosa cercava. Ci siamo ingegnati, allora, per trovare un prodotto nuovo che migliorasse la sua produzione e questo è avvenuto, per esempio, per alcune grandi multinazionali, ma anche per tante piccole e medie imprese del territorio. La nostra intelligenza è nella parola, nell’intervento per trasformare le idee dei nostri clienti in brevetti e in opportunità di sviluppo per la comunità. E sono tanti i clienti che hanno depositato brevetti in cui il processo di fornitura dei nostri acciai era alla base del successo. In altre parole, il cliente ci sceglie perché assieme a un prodotto di qualità, frutto dell’esperienza di una grande acciaieria storica come Uddeholm oggi parte del Gruppo Voestalpine AG, ha anche un interlocutore che offre alla sua produzione il contributo dell’intelligenza acquisita finora.
L’intelligenza procede dall’equilibrio… Occorre procedere dall’equilibrio per mettere in discussione la propria storia e valorizzarla. Questo è il marchio di SEFA. Se continuiamo in questa direzione, se trasmettiamo la nostra storia acquisendo simultaneamente le novità che intervengono, avviamo un processo di valorizzazione dell’esperienza di SEFA. La grande trasformazione dell’Italia da paese agricolo a paese industrializzato è frutto di questa intelligenza e di questo ingegno: i grandi gruppi industriali dovrebbero tenere conto che i brevetti più importanti sono nati nelle piccole officine e tuttora nascono nelle piccole officine di Bologna. Il bullone resta fermo, ma le idee viaggiano e il compito di aziende come la nostra è proprio quello di “avvitare le idee”.
L’intelligenza e l’ingegno non conoscono crisi perché la novità richiede sempre uno sforzo culturale e diventa un moltiplicatore quando è il frutto del dispositivo di parola, perché costringe a mettersi in discussione ogni volta in cui acquisiamo nuove informazioni.
Quando ho incominciato quest’attività, mi recavo nelle piccole officine meccaniche nel tardo pomeriggio perché quello era il momento giusto in cui imprenditori e artigiani potevano acquisire le novità che annunciavo: era diventato un appuntamento.
Questo scambio di parola, lo sforzo d’intelligenza che ne seguiva, hanno favorito la nascita dei tanti distretti industriali del paese.