CENTRI ODONTOIATRICI VICTORIA: LUNGIMIRANZA NELLA RICERCA E NELLA FORMAZIONE

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medico specialista in Odontostomatologia, presidente dei Centri Odontoiatrici Victoria

Questo numero della rivista s’intitola La necessità del superfluo. Nei vostri Centri Odontoiatrici Victoria, voi non vi siete mai limitati allo stretto necessario: sia nella formazione sia nella tecnologia, avete sempre svolto attività e accolto novità che in quel momento potevano essere considerate superflue, ma poi si sono rivelate utili per la qualità delle cure odontoiatriche e per la crescita stessa dei professionisti che lavorano nei vostri Centri… Noi abbiamo sempre instaurato collaborazioni importanti con aziende di vari paesi per offrire soluzioni all’avanguardia dal punto di vista della tecnologia, della manifattura e della varietà di applicazioni proposte.
Nell’implantologia, in particolare, alcune aziende offrono soluzioni mai viste prima nell’orizzonte clinico dentale. Quando ci troviamo dinanzi a casi di estrema difficoltà, per i quali la ricerca non è ancora riuscita a dare risposte interessanti, con il consenso del paziente, proviamo a testare queste nuove soluzioni tecnologiche e registriamo l’impatto che hanno i nuovi materiali. In questo modo diamo un contributo alla ricerca, facendo avanzare la frontiera dell’odontoiatria, raggiungendo anche risultati che al momento sembravano piuttosto lontani. Ecco perché siamo sempre pronti a ricevere e a recepire le novità proposte dalle aziende specializzate in implantologia e a verificarne sul campo l’utilità e l’efficacia. Tra le aziende di statura internazionale impegnate nell’innovazione costante dell’implantologia dentale, vorrei citare la Noris Medical e la Mectron, con cui intratteniamo rapporti d’interscambio culturale e formativo, non soltanto commerciale, che ci legano in maniera costruttiva.
Può citare una delle proposte che state introducendo in Italia attualmente grazie a queste aziende? Per riprendere la questione del superfluo, oggi, parlare d’impianti zigomatici non sarebbe necessario, perché la richiesta è di tre o quattro pazienti all’anno, statisticamente, quasi nulla. Però, fare ciò che oggi è superfluo serve perché, quando ci sarà la necessità di utilizzare questa tecnica, noi saremo pronti e dovremo ringraziare la Noris Medical che li ha inventati e li ha portati alla nostra attenzione. Tra l’altro, gli impianti zigomatici, introdotti da Brånemark nel 1997 per la riabilitazione protesica di pazienti con gravi ed estesi difetti dei mascellari, si sono dimostrati negli ultimi vent’anni una valida alternativa alle tecniche ricostruttive nel trattamento delle gravi atrofie, presentando altissime percentuali di successo (96 per cento a 10 anni). In pratica, questi impianti offrono la possibilità, attraverso un collegamento con l’osso zigomatico, di effettuare impianti che consentono di abilitare l’arcata superiore in maniera fissa mediante quattro impianti zigomatici.
Non possiamo negare che i casi in cui questi impianti vanno applicati sono rari, tuttavia, se facciamo una proiezione da qui a dieci anni, considerando l’allungamento della vita e l’invecchiamento della popolazione, avremo sempre più a che fare con pazienti che presentano una maggiore rarefazione ossea. Ecco perché sarà necessario montare impianti zigomatici nelle arcate superiori, dove oggi montiamo normali protesi in gran numero. Allora, saranno avvantaggiati quei centri che, come i nostri, avranno acquisito la pratica e le competenze per questa nuova tecnica, mentre sarà troppo tardi per chi non ha esperienza specifica in questo campo.
Voi avete avuto lungimiranza anche nella formazione e nella costituzione di team di specialisti provenienti da varie esperienze, oltre che nella tecnologia, e adesso vi state attrezzando per attirare talenti anche da altre nazioni… Certo, la scelta degli odontoiatri che lavorano o che devono lavorare nei nostri Centri è ad ampio raggio e non si limita al nostro paese, per cui, in questo momento, per esempio, stiamo vagliando profili professionali che provengono da Israele e dal Marocco. Una volta individuati, li invitiamo a intraprendere un’attività di ricerca, di affinamento e di sviluppo nel loro ambito specifico, che li porterà a divenire, in futuro, veri e propri pilastri dei Centri Odontoiatrici Victoria. Questo sarà possibile anche grazie alla pratica che potranno svolgere in un ambiente culturale e organizzativo quale quello illustrato molto bene dal dottor Andrea Manicardi nel numero precedente della vostra rivista, che promuove il confronto costante fra professionisti. Le varie sfumature e riflessioni che intervengono nel confronto contribuiscono a dare l’indirizzo terapeutico definitivo rispetto al caso in questione. Il confronto serve a togliere quelle “pagliuzze” che possono mettersi davanti agli occhi di ciascuno e aggiunge informazioni che magari erano sfuggite ai singoli professionisti, nonostante ciascuno di essi abbia uno spessore e un’esperienza clinica notevoli.