CULTURA E SALUTE NEL FESTIVAL NAZIONALE DELL’ACQUA A ALTO RENO TERME

Qualifiche dell'autore: 
amministratore unico di Tema Srl, proprietario delle Terme di Porretta, Alto Reno Terme (BO)

Le Terme di Porretta, da lei dirette, sono di proprietà di un ente privato. In che modo promuovete il trattamento termale al pubblico? Le terme rappresentano la forma di cura più antica del mondo. La geologia del pianeta ha fornito da millenni acqua termale che sgorga dal sottosuolo a diverse temperature, ricca di minerali disciolti, batteri e altre sostanze di cui beneficiano tutti i nostri organi vitali.
L’ente proprietario delle terme ha sostenuto ingenti investimenti in questi anni per consentire a un pubblico sempre più ampio di usufruire di questa straordinaria ricchezza. Noi siamo un’impresa privata, convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale, avendo ottenuto dalla Regione Emilia Romagna due accreditamenti, uno per lo stabilimento termale e l’altro per la riabilitazione fisica. Siamo tenuti a effettuare periodiche analisi delle acque che sgorgano dalle sorgenti, delle acque delle piscine e delle superfici calpestabili, a garanzia delle cure erogate e della salute dei nostri ospiti. Questi controlli costituiscono una voce di bilancio consistente, anche perché noi abbiamo la gestione della concessione mineraria, che implica la collaborazione di un responsabile della miniera, il geologo Stefano Vannini, e il controllo giornaliero delle nostre 14 sorgenti effettuato da manutentori specializzati. Lo scopo è mantenere le acque integre non alterandone la composizione chimica originaria e permettendo ai batteri utili alla salute di svolgere l’azione curativa. Grazie agli elementi disciolti riusciamo a mantenere livelli igienici elevati anche in piscina, utilizzando quantitativi irrisori di prodotti igienizzanti.
Quest’anno la sede delle Terme di Porretta ha ospitato la quinta edizione del Festival Nazionale dell’Acqua, l’unico festival in Italia dedicato alle acque… Il 2019 è stato il primo anno in cui questa importante manifestazione si è svolta nella nostra sede, in accordo con l’amministrazione del Comune di Alto Reno Terme. Quale sede migliore dello stabilimento termale delle Terme di Porretta per il Festival dell’Acqua? È stato un grande successo, perché si sono avvicendati conferenzieri molto preparati, che hanno esplorato diverse tematiche legate all’acqua, per esempio nell’edilizia verde e nella nutrizione attraverso la scelta delle acque da bere a seconda delle età e dei problemi di salute, in particolare con l’intervento di Mattia Dalla Verità, il nostro medico nutrizionista. Il festival ha ospitato contributi intorno alla filosofia dell’acqua, alla politica dell’acqua, alle relazioni fra acqua e sessualità e altre connessioni fra letteratura e turismo. L’acqua è un bene prezioso e il nostro corpo è composto per il 70 per cento di acqua, per cui occorre non sottovalutare questa risorsa.
Nel vostro stabilimento voi constatate ciascun giorno i benefici delle cure con le acque termali, sia salsobromoiodiche sia sulfuree, una combinazione di acque che non si trova in altri stabilimenti termali italiani e europei. Cosa possiamo dire a chi non ha ancora sperimentato gli effetti dell’acqua termale? Occorre distinguere fra acqua in generale e acqua termale. Certamente, l’utilizzo dell’acqua del rubinetto non sortisce grandi vantaggi curativi. Le nostre tipologie di acque, che sgorgano direttamente dal sottosuolo, sono vere acque termali che offrono benefici sia all’apparato respiratorio sia a quelli scheletrico, vascolare e muscolare. In particolare, la nostra acqua salsobromoiodica, sgorgando naturalmente alla temperatura di 38 gradi e grazie alla componente di bromo, ha una funzione rilassante che giova soprattutto a chi ha problemi reumatici, artritici e di fibromialgia. Non dimentichiamoci poi delle nostre acque sulfuree che curano le patologie dell’apparato respiratorio e grazie all’idrogeno solforato prevengono le malattie degenerative del cervello. L’acqua termale da sempre è riconosciuta per la sua funzione curativa, anche se negli ultimi decenni è stata dimenticata, a causa del pregiudizio che la cura in acqua termale non ha la stessa rapidità terapeutica della classica pillola che si compra in farmacia.
Niente di più errato: è proprio la “lentezza” che permette di curare e di irrobustire il corpo, mentre la velocità di reazione a cui siamo abituati con i farmaci sintetici o semisintetici non sempre induce il nostro corpo a avviare il processo di autoguarigione.
L’acqua termale può essere usata costantemente senza produrre assuefazione.
Modifichiamo quindi le nostre convinzioni e impariamo a frequentare le terme con regolarità.