ITS MAKER: I GIOVANI TALENTI E LA MOTOR VALLEY

Qualifiche dell'autore: 
presidente dell’ITS Maker (Istituto Superiore Meccanica Meccatronica Motoristica e Packaging) e della SCE, Modena

Il 10 settembre 2011, il nostro giornale collaborò al convegno di presentazione del primo corso post diploma ITS di alta specializzazione nella meccanica, con l’intervento del filosofo Carlo Sini, che spezzò una lancia a favore della tecnica, in un momento in cui l’orientamento scolastico aveva orrore dei mestieri che richiedono l’uso della mano. Oggi non è più così, anche grazie al lavoro che ha svolto l’ITS Maker, di cui lei è presidente.
Può parlarci di questa importante realtà formativa? L’ITS Maker (Istituto Superiore Meccanica Meccatronica Motoristica e Packaging) nasce dall’unione delle tre Fondazioni ITS di Bologna, Modena e Reggio Emilia nel settembre 2013 e diventa il cuore del polo tecnologico di area meccanica e meccatronica della Regione Emilia Romagna, fra i più importanti ITS a livello nazionale.
Gli ITS sono “scuole di tecnologia” nate per iniziativa del Ministero dell’Istruzione nel 2008 con l’obiettivo di realizzare percorsi formativi altamente professionalizzanti per giovani diplomati.
Quarantasette fra le migliori aziende della meccanica, meccatronica, motoristica, automazione e packaging dell’Emilia Romagna sono socie di ITS Maker e sono stabilmente coinvolte nei percorsi per fornire agli studenti una formazione in linea con i reali fabbisogni del mondo del lavoro.
Con gli ultimi due corsi appena partiti sono attivi dieci percorsi formativi in sei sedi: due a Bologna “Automazione e packaging” e “Digitalizzazione delle aziende manifatturiere”; tre a Modena, “Progettazione meccanica e materiali”, “Motori endotermici, ibridi e elettrici” e “Gestione commerciale internazionale di prodotti e servizi”; due a Reggio Emilia, “Gestione integrata dei processi industriali” e “Sistemi meccatronici”; uno a Fornovo Taro (PR), “Materiali compositi e stampa 3D”; uno a Forlì, “Industrializzazione dei processi e del prodotto”; e uno a Rimini, “Automazione e sistemi meccatronici”.
In che percentuale trovano lavoro i giovani che frequentano questi corsi? Oltre il 90 per cento dei nostri studenti è assunto subito dopo il diploma dalle aziende in cui ha svolto gli stage, l’1 per cento si iscrive all’università e la percentuale restante trova occupazione entro l’anno dall’esame.
E abbiamo una media di abbandono scolastico pressoché nulla.
I giovani che frequentano l’ITS hanno l’occasione di mettersi in gioco in una realtà industriale che è la punta più avanzata della meccanica, la Motor Valley.
L’area fra Parma e Cesena ha la più grande concentrazione planetaria di fabbriche che producono automazione in vari settori. Il corso per tecnico superiore di “Motori endotermici, ibridi e elettrici” quest’anno ha avuto 167 domande per 25 posti. È chiaro che questo consente di lavorare con un gruppo molto selezionato di studenti provenienti da varie regioni e da città della massima rilevanza industriale come Milano, Torino o Bergamo. Non tutti potranno andare a lavorare subito nelle fabbriche più ambite, come Ferrari, Maserati e Lamborghini, ma verranno allocati in altre imprese d’eccellenza che producono componenti per i settori tipici del tessuto industriale emiliano-romagnolo. Gli insegnanti provengono al 75 per cento dai centri di formazione o dalle stesse imprese, il 20 per cento dalle università, il 5 per cento dagli istituti tecnici.
I giovani diplomati all’ITS portano entusiasmo e nuove idee nelle aziende… A questo proposito ricordo che, durante un open day, la CNH, socia di ITS Maker, ha invitato un ragazzo che era stato premiato personalmente da Marchionne in un concorso internazionale del gruppo FCA. Era un ex allievo di ITS Maker, assunto dalla CNH, che aveva trasformato un utensile con materiale speciale, diminuendo del 20 per cento la difettosità dei prodotti lavorati. È una prova della validità assoluta dei nostri corsi, in cui lasciamo libertà di espressione, di applicazione e d’innovazione agli allievi. E i risultati poi sono lampanti.
Indire (Istituto nazionale documentazione, innovazione, ricerca educativa), che fa capo al Miur, ha premiato tutti i nostri corsi con valori economici importanti, ottenuti tramite la Regione Emilia-Romagna.
L’ultimo monitoraggio dell’Istituto nazionale, relativo al biennio 2015- 2017, ha messo in evidenza una performance di eccellenza. Il nostro ITS si è posizionato nella “Top twenty” Indire con ben quattro corsi su 139 e un quinto corso si è posizionato al 34° posto della graduatoria generale.
Mi fa piacere sottolineare che dal 2013, primo anno di monitoraggio, ITS Maker ha inserito tutti i percorsi formativi fra i premiati, risultando quindi la fondazione più premiata d’Italia.
Nel panorama della formazione professionalizzante il nostro ITS costituisce una delle novità più significative. È una realtà capace d’integrarsi con il mondo del lavoro e d’intercettare l’innovazione. Con le nostre attività abbiamo pienamente convinto le imprese. Siamo flessibili nell’organizzazione, nel modello didattico e nella capacità di rinnovare l’offerta. Ma non ci fermiamo certo qui. I prossimi obiettivi? La certificazione di qualità, riconosciuta da un ente internazionale. E il debutto di nuovi percorsi formativi che stiamo già studiando. Uno in particolare sarà dedicato al comparto della produzione ceramica.