VENTISETTE ANNI DI ARTE E INVENZIONE NEL MERCATO DELLA PULIZIA PROFESSIONALE

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direttore generale, Arco Chemical Group

Il titolo di questo numero del giornale, Le arti e le invenzioni dell’impresa, sembra pensato proprio per Arco Chemical Group, che in ventisette anni ha rivoluzionato il mercato del pulito professionale, inventando non soltanto nuovi prodotti “amici” dell’ambiente, ma anche e soprattutto nuovi modi di utilizzarli e di distribuirli, che evitano gli sprechi e vanno in direzione di quello che avete coniato come “il pulito intelligente”… Le invenzioni di questi ventisette anni hanno costituito sempre anticipazioni di esigenze che il mercato avrebbe percepito dopo uno o addirittura dieci anni. Per fare un esempio, oggi leggiamo sui giornali che almeno il 30% delle risorse totali del Recovery Fund e del Quadro finanziario pluriennale dovrà contribuire agli obiettivi climatici dell’Unione europea. Ebbene, noi già nel 2008 siamo stati insigniti del Premio all’Innovazione Amica dell’Ambiente (di Lega Ambiente) per Gynius, l’erogatore di detergente destinato alle imprese di pulizia, che riduce in modo drastico i consumi e i rifiuti e può essere gestito dallo smartphone o dall’ufficio.
I nostri investimenti in ricerca e sviluppo in questi anni ci hanno permesso di divenire un riferimento per il settore, in particolare attraverso la proposta di una detergenza in dosi concentrate e di avanzati sistemi tecnologici di distribuzione, che favoriscono l’eliminazione degli imballaggi e la riduzione di anidride carbonica.
La sfida vincente per le aziende chimiche del pulito professionale sarà sempre più quella di proporre un prodotto di qualità, con le caratteristiche che garantiscano la salvaguardia dell’ambiente, abbinate a sistemi di diluizione e controllo dei consumi, che consentiranno anche a un detergente di qualità di mantenere costi bassi.
Qual è l’invenzione con cui finora avete vinto questa sfida? Abbiamo compiuto un passo davvero importante in questa direzione con il sistema Aladin, che ottimizza la diluizione e l’uso dei detergenti in funzione delle operazioni di pulizia nei cantieri. Grazie alla connettività WIFI, il sistema può inviare i report di consumo sulla rete internet, riducendo notevolmente l’impatto della detergenza sull’ambiente e calcolandone l’effettiva portata. Un’applicazione informatica consente di stabilire il quantitativo necessario per lo svolgimento delle operazioni di pulizia e di assegnare le diverse tipologie di detergente da utilizzare in monodose.
La stessa applicazione permette inoltre di caricare preventivamente i consumi per addetto e le monodosi necessarie alle operazioni di pulizia. I vantaggi di Aladin sono molti, a partire dalla diminuzione degli stock di prodotti chimici giacenti in magazzino e del numero di consegne di detergenti nei cantieri, per arrivare infine alla possibilità di verificare il consumo di detergente da parte dei singoli addetti alle pulizie.
Ma l’innovazione principale in questi anni è stata quella di proporre la vendita di un servizio, anziché di un prodotto: siamo stati tra i primi in Italia a capire come l’unico percorso da seguire per andare verso prodotti meno inquinanti e immettere minori quantità di plastica nell’ambiente sia quello di vendere prodotti concentrati, realizzando una vendita a “costo in uso”, anziché “costo a prodotto”.
E per i prossimi anni quali sono le prospettive? La scommessa per i prossimi anni è quella di portare a valorizzazione tutte o alcune tra le più importanti delle nostre invenzioni, tenendo conto che il mercato non è più lo stesso e occorre cercare d’intuire dove andrà. Questa pandemia ha portato e porterà grandi trasformazioni nella società, nelle abitudini e nella vita delle persone, che certamente sono diventate molto più attente non soltanto alla pulizia e all’igiene, ma anche alla sanificazione e alla disinfezione, attività che prima erano riservate agli ospedali e agli ambienti pubblici, mentre oggi sono entrate nelle nostre case. Poi, dobbiamo tenere conto che si è ridotto drasticamente un segmento importante del nostro mercato, l’Horeca (Hotellerie-Restaurant-Café), che è fermo da un anno e che, quando parte, ha un andamento a singhiozzi, che naturalmente segue l’emanazione dei decreti di contenimento del Covid-19.
In questo periodo così disastroso per la nostra economia, noi abbiamo avuto la fortuna di aumentare il fatturato perché abbiamo inventato prodotti che aiutassero le persone e le istituzioni a contenere la diffusione della pandemia: Hygi Gel, che contiene oltre il 60 per cento di alcol e consente di lavare le mani senza la necessità di risciacquarle, e Gesan (Presidio Medico Chirurgico n. 20426 del Ministero della Salute), un disinfettante biocida per pavimenti e superfici lavabili, piastrelle e rivestimenti, efficace ad alte diluizioni contro molteplici microorganismi.
Magari, fra qualche anno, le persone dimenticheranno tutte le precauzioni necessarie oggi, ma in questo momento le regole del mercato della pulizia sono veramente cambiate e questo vuol dire nuovi investimenti per far fronte alla riduzione delle quote di mercato rispetto al periodo precedente all’emergenza sanitaria.
Pertanto, non possiamo escludere che molte piccole e medie aziende del nostro paese debbano trovare forme di partnership, anche con grandi gruppi, per aumentare la loro forza sia in Italia sia all’estero.