LA FORZA DEL VAPORE CONTRO IL COVID-19
Con l’emergenza sanitaria, la domanda di macchine e
prodotti per la pulizia e la sanificazione è cresciuta in modo esponenziale.
Come avete affrontato questi mesi, a partire dallo scoppio della pandemia, che
ha portato alla crescita degli ordinativi? Domenica 8 marzo è stata
decisamente una giornata indimenticabile.
Ci siamo trovati di buon mattino un DPCM che chiudeva le
attività produttive. La preoccupazione logicamente era molta. Nel 2019 avevamo
appena avviato importanti investimenti, oltre ad avere acquistato l’immobile
dove ha sede la società. Fortunatamente, siamo in una regione in cui le
risposte arrivano subito, abbiamo scritto verso le 11.00 di domenica 8 marzo e
alle 14.00 avevamo già la risposta a tutte le nostre domande e i consigli per
proseguire l’attività, visto che la nostra produzione rientrava in quelle di
fornitura del settore pulizie. Abbiamo contattato immediatamente la Prefettura di
Vicenza che ci ha permesso di continuare a lavorare, anche grazie all’ordinativo
che stavamo producendo proprio in quel momento per l’Ospedale San Raffaele.
Non è stato semplice, comunque.
Molti fornitori avevano chiuso per riorganizzare gli spazi
all’interno delle loro produzioni, quindi ricevevamo i componenti a singhiozzo.
Anche noi abbiamo fermato tutto per una settimana, ma questo
ci ha dato la possibilità di riorganizzarci internamente per raddoppiare quasi la
produzione. Abbiamo dovuto inserire alcune figure attraverso il lavoro interinale
che tuttora sono con noi per poter gestire la grande richiesta di macchine a
vapore che abbiamo ricevuto e continuiamo a ricevere.
La vostra gamma professionale e industriale consente di
pulire a fondo e sanificare qualsiasi luogo… Sì, dall’industria alimentare
a quella meccanica, dalla sanità (ospedali, studi medici, odontoiatrici e veterinari)
alla ristorazione, dagli hotel ai trasporti pubblici. Grazie all’alta
temperatura del vapore, si riesce a sanificare qualsiasi superficie, eliminando
totalmente, per shock termico, microrganismi, batteri, virus e agenti patogeni,
germi e parassiti (acari, cimici, pulci e zecche), contribuendo anche a
combattere il proliferare di allergie e malattie.
Quali sono stati i modelli più richiesti? Soprattutto
quelli delle serie Comby (vapore e aspirazione) e Gaiser (solo vapore), che
hanno caratteristiche idonee a esigenze particolari: per esempio, quando è
incominciata a diffondersi la necessità di sanificare i condizionatori, c’è
stata un’impennata dei modelli Gaiser, perché in quel caso è sufficiente una
macchina che utilizza solo il vapore. Tuttavia, le Comby, che associano
l’aspirazione al vapore, sono andate per la maggiore, anche perché abbiamo
aggiornato le macchine per poterle utilizzare con il perossido di idrogeno,
anche grazie a un accessorio dedicato.
Che funzioni ha il perossido di idrogeno? In
collaborazione con un produttore di perossido di idrogeno (meglio noto come
acqua ossigenata), uno dei prodotti consigliati nei decreti emanati per il
contenimento del Covid- 19, abbiamo eseguito varie prove sui nostri macchinari
perché questo è un prodotto che di solito non si utilizza con il vapore. Al
termine delle prove, abbiamo redatto un protocollo di sanificazione che prevede
una prima fase di pulizia profonda con il vapore – perché sanificare sullo
sporco non serve assolutamente a nulla – e questo risulta un pre-trattamento in
quanto la temperatura elevata uccide microbi, virus e batteri; poi, in una seconda
fase, il vapore serve per veicolare, con il nuovo accessorio, il perossido di
idrogeno, magari dove non siamo riusciti ad arrivare con il vapore. La
superficie viene bagnata con il perossido di idrogeno, naturalmente si asciuga
e, nel passaggio da bagnato ad asciutto, uccide completamente tutti i virus,
compreso il Covid-19. È un plus importante, perché con un solo macchinario si può
pulire, sanificare, asciugare e in più sanificare con il perossido.
La macchina perfetta contro il Covid… Infatti. Così
come si è verificato un incremento di vendita di nebulizzatori e ozonizzatori
che spruzzano nell’ambiente prodotti igienizzanti, che poi vanno a depositarsi
sulle superfici, sono aumentate le richieste delle macchine a vapore che
possono fare altrettanto, con il vantaggio che con il vapore ho doppia funzione
sanificante, prima con l’alta temperatura, poi con i prodotti.
Avete avuto molte richieste anche dall’estero? Il
maggior numero di nostri clienti, come sempre, è all’estero. In questi mesi, si
sono riavvicinati clienti che non sentivamo da tanto tempo e altri che erano
indecisi se avviare una collaborazione, che poi è partita alla grande. Possiamo
asserire di aver avuto un bel riscontro anche in Italia, dove siamo riusciti a
stipulare accordi con nuovi distributori.
Quest’anno non si terrà la fiera internazionale della
pulizia industriale ad Amsterdam, Interclean, anzi, sarà solo online. Non è la
stessa cosa che incontrare i clienti dal vivo… Concordo assolutamente. In
questo periodo gli incontri sono avvenuti quasi esclusivamente via Skype o
telefono e, ancora oggi, riceviamo visite soltanto nei casi indispensabili al
proseguimento dell’attività. Certo, dobbiamo proteggere i nostri collaboratori e
i collegamenti online con i clienti distanti li abbiamo sempre fatti, ma per
noi l’incontro dal vivo è insostituibile, non soltanto perché la comunicazione
non è costituita solo di parole e si avvale anche delle sensazioni fisiche, ma
anche perché le nostre macchine vanno illustrate e il cliente deve capirne il
funzionamento attraverso le dimostrazioni pratiche. Durante il lockdown, abbiamo
provato a spiegare ai clienti attraverso videochiamate le modifiche apportate
ai modelli, ma sembrava sempre che mancasse qualcosa. La macchina fa il suo dovere,
ma il lavoro lo fa l’utilizzatore, che deve capire perfettamente come funziona
il macchinario.