ECCO PERCHÉ CONTINUO A FARE E A INVESTIRE

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presidente di Palmieri Group Spa, Gaggio Montano (BO)

Negli ultimi anni è diffusa l’idea che, riducendo l’orario di lavoro, a parità di stipendio aumenterà la sua produttività. Quale sarà la tendenza nei settori tunneling e drilling in cui il vostro Gruppo, Palmieri Spa, è leader nel mondo?

Bisognerebbe chiedersi quanti soldi servono per stare a casa. Nessuno sta considerando che tanto meno i lavoratori saranno impegnati, tanto più andranno in giro a spendere. Questa ipotesi è un’idealità, dal momento che oggi il vero problema è che le imprese non trovano manodopera. Noi, per esempio, abbiamo cercato dieci meccanici da assumere presso alcune scuole tecniche di Bologna e dalla direzione non ha risposto nessuno. Recentemente abbiamo acquistato per due milioni di euro una macchina e ho assunto un operaio dalla Maremma, che abbiamo munito della formazione tecnica necessaria nelle nostre aziende. Oggi mi auguro che questo collaboratore, che dovrà lavorare per almeno altri quindici o vent’anni, ci metta in condizioni di pagare la macchina lungo questo lasso di tempo. Nonostante il problema di trovare lavoratori e di fare in modo che restino a lavorare in azienda non possiamo pensare di avere l’alternativa se investire oppure no in nuovi macchinari, perché occorre scommettere ancora sull’avvenire di questo paese.

Se, per esempio, i governi degli scorsi decenni avessero attuato politiche serie per la famiglia, avrebbero messo il paese nelle condizioni di produrre e quindi di avere maggiore forza a livello internazionale. Se avessero dato uno stipendio alle mamme, in modo che stessero a casa a badare ad almeno tre figli per famiglia, con infrastrutture e stipendi adeguati a crescerli, oggi avremmo molti giovani, laureati e non, educati al lavoro perché seguiti dalle mamme. Abbiamo ancora qualche speranza, ma abbiamo anche poco tempo.

L’area montana in cui operano le sue aziende ha problemi ulteriori, come quello della mobilità veicolare, per esempio, che spesso dissuade anche la cosiddetta mobilità dei lavoratori. Cosa le consente di proseguire la sua scommessa industriale?

L’entusiasmo per questo lavoro, ecco perché continuo a fare e a investire. L’entusiasmo è tutto, è ciò che fa muovere il mondo e consente di fare bene il proprio lavoro. I nostri clienti apprezzano la precisione con cui lavoriamo e la qualità delle materie prime che usiamo. Le nostre produzioni sono a filiera corta, perché acquistiamo l’acciaio migliore, lo trasformiamo tramite lo stampaggio a caldo che facciamo in una delle nostre aziende, la Forgia, e poi lo impieghiamo nelle nostre innovative macchine utensili, attrezzate per fare tutte le lavorazioni che occorrono al cliente: la nostra è una vera produzione made in Italy.

A quali progetti state lavorando?

Nel tunneling stiamo intervenendo sui cantieri aperti nel Brennero (sia nella parte italiana sia in quella austriaca), nel nuovo San Gottardo in Svizzera e in quello della Torino-Lione. Attualmente è in atto in Europa un nuovo rinascimento nelle infrastrutture, in particolare in Italia nel settore dell’alta velocità che da Napoli va a Salerno e poi lungo tutto il versante della Napoli-Bari. Fra il 2023 e il 2028 nella penisola arriveranno almeno 120 macchine del diametro di 10, 15 e 16 metri, che serviranno per fare l’autostrada, soltanto per Genova ne sono previste otto. Noi forniremo utensili e attrezzature varie e in Italia saranno impiegate almeno cinquanta macchine e aperti più di cinquanta cantieri. Ma accadrà lo stesso in tutta Europa, perché la tendenza è usare sempre meno il trasporto su gomma: basta vedere le file di autocarri al Brennero, uno dietro l’altro vanno fino in Austria e poi salgono sui treni e attraversano la Pianura Padana.

La viabilità nelle città sarà sempre più difficile e allora bisognerà investire in infrastrutture sotterranee, come metropolitane e strade. Come già avviene a Parigi con la Grand Paris, dove ai 240 chilometri della vecchia metropolitana se ne aggiungeranno 408, perché nel 2024 si svolgeranno le Olimpiadi. I lavori proseguiranno, perché nel 2025 si celebrerà il Giubileo in Italia.

Scavando gallerie sotterranee si ridurrà l’inquinamento?

L’inquinamento non è causato dalle auto, ma dagli aerei. Basti pensare che una compagnia indiana ha ordinato ad Airbus 3800 aerei tutti uguali. Consideriamo la quantità di aerei che voleranno contemporaneamente, scaricando tonnellate di CO2 nell’aria. Ma di questo non parla nessuno, come del resto è già avvenuto durante gli anni dell’emergenza da Covid, quando gli aerei volavano lo stesso, anche con a bordo due passeggeri soltanto, pur di mantenere le rotte, che altrimenti si sarebbero accaparrate altre compagnie.