RICICLARE CONVIENE, NON SOLO ALL'AMBIENTE

Qualifiche dell'autore: 
amministratore delegato della Cerplast, Formigine

Cerplast fa parte del Gruppo Aliplast, che di recente ha aperto due sedi all’estero, utilizzando lo stesso modulo organizzativo vincente che caratterizza le vostre aziende. Può dirci qualcosa di più a questo proposito?

Il nostro lavoro consiste nella trasformazione degli scarti del polietilene: ricicliamo la plastica degli imballaggi che per le aziende sono rifiuti di cui liberarsi. È evidente che avere la sede in un comprensorio come quello della ceramica a Modena rappresenta un vantaggio logistico non indifferente, perché rende meno difficoltosa la reperibilità delle materie prime. Questo modulo organizzativo è applicato a tutte le aziende del Gruppo, comprese le due neonate, che hanno eletto la loro sede nel comprensorio ceramico di Castellon, in Spagna, e nella zona dei vini di Lione, in Francia.

Partendo da un prodotto che ormai ha esaurito il suo ciclo vitale, riusciamo a creare un prodotto finito che ha un costo inferiore al prodotto vergine: la prossimità alla materia prima contribuisce alla riduzione dei costi dell’attività di recupero, che normalmente sono piuttosto elevati. L’abbattimento dei costi raggiunge circa il 20 per cento, cosa che difficilmente si riscontra negli altri riciclati che invece hanno costi superiori.

Lo slogan della Cerplast “stop al petrolio” è una chiara affermazione della vostra politica d’impresa, impegnata in una sensibilizzazione verso la salvaguardia e la protezione dell’ambiente che voi come azienda perseguite da anni…

Di fatto, il polietilene è un derivato dell’etilene, appartiene all’albero genealogico del petrolio. Lo slogan “stop al petrolio” ha lo scopo di comunicare l’opportunità che offriamo alle aziende di acquistare un prodotto riciclato, che costa meno ma ha tutte le caratteristiche tecniche di uno vergine. Quando nel 1999 abbiamo incominciato, lo scetticismo diffuso c’imponeva cautela nell’immettere sul mercato i nostri prodotti. Oggi, dopo aver effettuato numerosi test e acquisito una vasta esperienza, siamo convinti di poter presentare un prodotto riciclato che ha anche il vantaggio di risparmiare circa un terzo di materia vergine, utilizzando ciò che altrimenti verrebbe scartato. Il nostro impegno nei confronti dell’ambiente è stato sempre molto assiduo e pensiamo che il settore oggi stia premiandoci. In tempi in cui anche aziende storiche stanno vivendo momenti di difficoltà, noi riusciamo a emergere, perché abbiamo puntato su un manufatto che, nonostante inizialmente abbia richiesto tanti investimenti, oggi, forse grazie alla maggiore sensibilità che le persone hanno sviluppato nei confronti dell’ambiente, sta dandoci tante soddisfazioni. “Stop al petrolio” è uno slogan che vuole far riflettere sul fatto che esiste qualcos’altro, oltre al profitto economico, e che il riciclaggio rappresenta un valore aggiunto.

Quante volte si può riciclare un prodotto in polietilene?

La nostra formula – un terzo di riciclato e il resto vergine – ci permette di riciclare all’infinito. Il prodotto è riciclato all’interno, ma all’esterno è vergine, per cui le caratteristiche tecniche rimangono identiche al prodotto interamente vergine.

Cerchiamo così di sfruttare la merce al massimo, evitando sprechi e garantendo la qualità.

Ci sono particolari problemi che investono il settore dell’imballaggio oggi?

L’imballaggio, oggi più che mai, è una parte integrante ed essenziale per la qualità della merce in vendita. Per noi che forniamo un prodotto lavorando con materiale riciclato, la sfida è quella di ottenere un risultato che sia esattamente identico a un prodotto vergine anche sotto il profilo estetico. Nel settore della ceramica, un tempo era frequente la personalizzazione del prodotto, attraverso loghi e insegne da integrare nel film – cosa che noi siamo strutturati a fare –, ma negli ultimi anni questo è stato un po’ superato, perché sono aumentate le aziende che curano la commercializzazione dei prodotti e producono per un numero elevato di marchi, quindi la personalizzazione del film è stata molto ridotta. Oggi nell’imballaggio non esiste quasi più la presenza di segni che caratterizzano una singola lavorazione.

È una conquista riuscire a distinguersi sul mercato, ma lo è soprattutto riuscire a trasmettere un’attenzione all’ambiente che ci auguriamo sia di esempio anche per altri.

Questa è anche la nostra speranza, noi investiamo molto da questo punto di vista, anche attraverso la comunicazione verso le aziende di cui siamo acquirenti di prodotti di scarto e venditori di prodotti finiti, dando loro istruzioni su una raccolta intelligente dei rifiuti, che isoli lo scarto di polietilene, per evitare che venga inquinato da altri materiali. Oggi però sono molte le aziende che si attengono ai nostri consigli perché sono consapevoli che il loro scarto è la nostra materia prima e, se le grandi aziende sono attive da anni nella politica della raccolta differenziata dei rifiuti, le piccole hanno incominciato negli ultimi tre o quattro, anche dopo avere visto che possono trarne un vantaggio economico.