Guardare: dall’antico tedesco Wordon, “stare in guardia”. E in effetti chi guarda, in attesa dello scatto fotografico, dev’essere vigile. Deve custodire il suo tesoro con l’attenzione di una sentinella, deve scrutare il vicino e il lontano, la porta d’ingresso e l’orizzonte. Holderlin definiva la poesia “un’intimità della distanza”. Diceva che scrivere versi non significa gettarsi nel fuoco, come Empedocle nell’Etna, ma mantenere la voce nitida e partecipe nel medesimo tempo. Lo stesso, credo, per chi scatta una fotografia. Intimità e distanza. Superare la semplice tecnica ma