Francesco Montanari

  • Da operatore ed estimatore del restauro, credo che occasioni come questo convegno (La materia del restauro, Bologna, 16 ottobre 2009) servano a risvegliare l’attenzione sull’argomento e a vivificare il senso civico di chi vi partecipa.

    Farò alcune considerazioni a partire dal libro di Roberto Cecchi, Il restauro (Spirali), tenendo conto che il tema del restauro è molto più complesso di come sembra quando se ne parla in circostanze come questa.

    Occorre innanzitutto specificare di che cosa stiamo parlando. La fotografia dei beni oggetto di tutela e di

  • Tutti noi siamo abituati a parlare dei nostri diritti, che ciascuno tende a promuovere al massimo. In questo convegno, si parla di diritti di un contesto, di diritti di un fabbricato rispetto alla propria natura, alla propria essenza. E sono due concetti molto differenti: un conto sono i diritti sui fabbricati, che, con arroganza spesso, le imprese per prime, ma anche gli utilizzatori, coloro che li vivono, tendono a affermare, come il diritto di avere la scala, di allargare la camera, di mettere la finestra nel sottotetto; un altro conto sono i diritti di cui parla Massimo Mola nel suo

  • Nel libro di Gianni Verga, La cura della città, uno dei temi innovativi che ho molto apprezzato è un mix tra una politica dei piccoli passi e l’affermazione di strumenti estremamente moderni come il project financing. Questa è la chiave del successo di un modo nuovo di governare i fenomeni di una città: da una parte la comprensione di ciò che esiste, di quelle che sono le istanze dei cittadini, e dall’altra un’iniezione robusta di modernismo, di cose nuove. Quasi sempre invece gli strumenti operativi che ci vengono proposti nel governo della città stanno o