Dante Marchetti

  • La carta vincente del manifatturiero italiano è sempre stata la capacità di costruire prodotti a misura delle esigenze del cliente: eclatante è stato l’appello da parte delle imprese tedesche, durante i mesi di lockdown del paese, a non fermare le forniture italiane di componentistica soprattutto dell’industria automobilistica dell’auto. Ma forse è meno noto che questa capacità produttiva è il risultato di una modalità di lavorare tipica della manifattura italiana, che dipende anche dallo scambio di informazioni e di valutazioni in azienda fra imprenditore e collaboratori, per discutere

  • Gli stampi a iniezione per materie plastiche sono stati molto richiesti durante l’emergenza legata alla diffusione del coronavirus di quest’anno: la vostra azienda è stata partner di tante imprese del settore medicale nella produzione di dispositivi sanitari utili a contrastare il virus. Qual è stato il vostro contributo? Noi abbiamo assicurato la continuità della produzione di stampi e ne abbiamo garantito il servizio di manutenzione. La necessità di ricevere questi servizi da parte dei nostri clienti ci ha convinti, d’accordo anche con i nostri dipendenti, a non chiudere l’azienda

  • Nella vostra Officina Meccanica, leader nella progettazione e nella produzione di stampi a iniezione per materie plastiche, sin dai primi giorni di allerta per l’emergenza causata dall’infezione da Covid-19 avete dovuto rispondere anche a nuove richieste da parte delle aziende committenti. Come avete gestito l’emergenza? Alcuni clienti hanno preteso l’assicurazione da parte nostra che noi non fossimo portatori dell’infezione, cioè che non fossimo “untori”.
    La domanda era sempre la stessa: “Come fate a garantirci che le vostre forniture non subiranno ritardi o non saranno

  • L’Officina Meccanica Marchetti compie quest’anno quarantacinque anni, operando nel settore della produzione di stampi per materie plastiche, oggi molto penalizzato dalle nuove prescrizioni sull’utilizzo della plastica. Per quanto siano ancora numerose le piccole e medie imprese che hanno incominciato a investire nella ricerca di nuovi modi di produrre e di utilizzare la plastica, sembra che aprire un’azienda in particolare in questo ambito non sia la massima aspirazione per un giovane. Qual è la sua valutazione in proposito? Non direi che aprire un’azienda non sia la massima

  • La trasformazione dei processi produttivi in atto non implica più soltanto una valida formazione tecnica, ma un nuovo approccio alla produzione che tenga conto del viaggio dell’impresa e che nessuna intelligenza artificiale potrà sostituire. Può darci testimonianza della riuscita e dell’approdo del vostro viaggio nella produzione di stampi per materiali termoplastici? Per produrre ciascuna volta uno stampo unico è necessario che nella fase di costruzione l’apporto del progettista sia simultaneo a quello del tecnico. La formazione tecnica, quindi, non è mai acquisita una volta per

  • L’incontro con clienti, fornitori e altri interlocutori avvia la trasformazione dell’impresa, comportando anche una nuova attenzione alla comunicazione.
    Allora, in quali termini, lungo le fasi di progettazione, di costruzione e testatura degli stampi per materie plastiche, nell’Officina Meccanica Marchetti tenete conto del pubblico? È sempre più importante per chi opera nell’azienda parlare con clienti e fornitori, in particolare per noi che costruiamo su misura stampi per lo stampaggio di materie plastiche, che devono essere il più possibile inerenti a quanto il cliente

  • Il dibattito di questo numero del giornale esplora la necessità del superfluo nella città. Talora i movimenti ambientalisti considerano l’impresa non necessaria, anzi dannosa: sprecherebbe le cosiddette risorse naturali e produrrebbe inquinamento… Recentemente, in un programma televisivo uno studente affermava che i giovani manifestano nelle piazze delle città perché vogliono impedire che si produca la plastica e, quindi, che si continui a inquinare l’ambiente. Questo studente ignora da dove viene tutto quello di cui si avvale quotidianamente. Cosa significa “produrre plastica”?

  • L’Italia è nota per la ricchezza d’ingegno delle sue piccole e medie imprese, con una concentrazione che non ha eguali nel mondo. Mario Veronesi, il fondatore della Biomedical Valley, qualche anno fa notava nella nostra rivista che la vera ricerca si effettua nelle piccole e medie imprese, più che nelle multinazionali, per questo interessate all’acquisto del loro patrimonio culturale. Nella vostra Officina Meccanica quali sono i punti di forza che sono frutto dell’ingegno per la costruzione di stampi per materie plastiche? Noi progettiamo stampi che costruiamo su misura delle

  • Nella vostra Officina Meccanica progettate, producete e testate nuovi stampi per materiali termoplastici. Vi avvalete di dispositivi meccanici e tecnologici, che sembrano rendere superflua la parola. In quale ambito ne riscontrate l’importanza? Viviamo in una fase storica in cui sembra che non sia necessario parlare e scambiare valutazioni, perché gli strumenti di cui oggi disponiamo possono dare l’idea che sia possibile fare le cose in modo automatico. In realtà non è così, ce ne accorgiamo quando constatiamo amaramente che l’unica maniera di risolvere il problema è mettersi

  • Il settore degli stampi, in cui voi operate, in particolare nell’ambito degli stampi per materiali plastici, incontra una trasformazione radicale grazie alle nuove tecnologie. In questo numero della rivista, quindi, apriamo il dibattito sull’Italia del sorriso, l’Italia che avvia la trasformazione incessante avvalendosi delle nuove opportunità tecnologiche, che però di per sé soltanto non sono sufficienti. Quali sono, dunque, le ragioni del sorriso della sua impresa? Non avremmo ragione di sorridere, perché ho l’impressione che, guardando alla sola tecnologia, rischiamo di non