GLI INFISSI PIÙ BELLI E PIÙ EFFICIENTI PER LA CASA E I LUOGHI DI LAVORO

Qualifiche dell'autore: 
Tecnofinestra Srl, Modena, Sassuolo e Spilamberto

Mai come negli ultimi due anni le città italiane stanno cogliendo l’occasione degli incentivi statali per diventare più belle. Passeggiando lungo le vie del centro storico di Modena adesso si ha l’impressione di essere in visita in una città nuova, tanto è stato restituito alle facciate dei palazzi il loro antico splendore. E, sostituendo gli infissi con nuovi modelli – come quelli che offre Tecnofinestra nei suoi showroom di Modena, Sassuolo e Spilamberto –, i proprietari delle case hanno aggiunto all’estetica la garanzia di un’alta efficienza energetica. Cosa può dirci Mario Mazzucchi a questo proposito?

Migliorare la qualità della vita nelle case della provincia di Modena è sempre stato il nostro obiettivo principale. E la prova che abbiamo ottenuto i risultati auspicati sta nei nostri numeri: dal 1985, oltre 25.000 famiglie si sono affidate a noi per l’acquisto e l’installazione di porte, finestre e infissi delle migliori marche, di ogni tipo e materiale, non soltanto nella provincia di Modena, ma anche in altre regioni, dove i nostri clienti hanno acquistato o costruito un immobile a uso abitativo o industriale e ci hanno chiesto di seguirli.

Ora il nostro paese è in un periodo di grande fermento nell’edilizia, un settore che ha colto l’occasione degli incentivi statali per il suo rilancio, anche perché era fermo dalla crisi del 2009. Basti pensare che, nell’ultimo anno, attraverso il Superbonus 110%, sono stati ammessi in detrazione circa 11,94 miliardi di euro; mentre, attraverso l’Ecobonus del 50%, nel 2020 sono stati realizzati circa 45 miliardidi euro di investimenti. Per la presentazione dei Rapporti Enea sull’efficienza energetica, l’ente per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile ha effettuato uno studio condotto su scala nazionale e aggiornato al 30 novembre 2021. Dai dati risulta che, grazie ai lavori supportati dalle agevolazioni statali, lo scorso anno sono stati svolti più di 486.000 interventi di riqualificazione energetica, che hanno portato a un risparmio complessivo di 1.362 GWh annui. E quali sono le regioni che stanno utilizzando gli incentivi in maniera migliore, cioè hanno la più alta percentuale di lavori già completati tra quelli ammessi a detrazione? Lombardia, Veneto ed Emilia Rom]gna. Ecco perché, come lei diceva, il volto della nostra città, Modena, è cambiato in meglio.

Quindi, la riqualificazione degli edifici viaggia ormai a pieno ritmo e, soprattutto a seguito del decreto Semplificazioni-Bis, le famiglie italiane che hanno utilizzato il Superbonus sono aumentate considerevolmente, mentre in una prima fase la complessità delle pratiche burocratiche da sbrigare per accedere alle agevolazioni scoraggiava la maggior parte dei proprietari.

Chiaramente, questo rilancio ha fatto registrare un incremento inaspettato a tante imprese che costituiscono l’indotto del settore edile, fra cui la nostra, che fa parte del comparto dei serramenti. Stiamo cercando di seguire con molta attenzione ciascun cliente, ma l’allungamento dei tempi di consegna era inevitabile, anche perché nel frattempo si sono aggiunti i problemi dovuti alla crisi delle materie prime. Se prima i tempi di consegna si aggiravano al massimo a due mesi, oggi raggiungono addirittura i sei mesi, con conseguente disagio per i cantieri, che spesso sono costretti ad andare a singhiozzo. I clienti si aspettano sempre di concludere i lavori prima possibile, ma noi insistiamo che occorre mettere al primo posto la qualità: meglio aspettare un mese in più che accontentarsi di un prodotto meno qualitativo soltanto perché è disponibile in tempi minori.

Voi offrite ai clienti un’ampia gamma di infissi da interno ed esterno di grandi marchi come Finstral, Garofoli e Pratic. Tuttavia, non dev’essere facile trovare il prodotto giusto per ciascun edificio…

Ciò che rende difficile il nostro lavoro è proprio il fatto che nessuna costruzione è uguale all’altra e ciascuna è un caso a sé, per cui dobbiamo non soltanto aiutare il cliente a scegliere gli infissi giusti per la sua abitazione o il suo ufficio, ma anche prestare la massima attenzione al montaggio. Per questo motivo, utilizziamo il sistema di “Posa certificata” IFT, riconoscimento che ci è stato conferito nel 2016 dall’Istituto Rosenheim, in Germania: una certificazione della posa che assicura la corretta tecnica di istallazione degli infissi e l’impiego di materiali di alta qualità, e idonei alla sigillatura, all’isolamento e al fissaggio del serramento. Per garantire che i requisiti tecnici degli infissi siano mantenuti nel tempo, infatti, è fondamentale che la posa in opera sia svolta a regola d’arte da personale altamente qualificato e che i materiali utilizzati siano di ultima generazione e durevoli. I materiali impiegati nelle costruzioni degli edifici nelle varie epoche storiche sono differenti: a partire dalle case in sasso, che si costruivano soprattutto in prossimità dei fiumi, per arrivare a quelle in mattoni, in cemento e in legno. Un tempo le finestre venivano inserite nei muri direttamente dai muratori, mentre oggi i tipi di applicazione dei serramenti sono tanti e questo rende ancora più complesso il nostro mestiere. Per questo, oltre all’ampia gamma dei prodotti che possiamo offrire, è la capacità dei nostri montatori di eseguire una posa a regola d’arte in ciascuna costruzione a rappresentare il nostro vero valore aggiunto.

Può fare qualche esempio di applicazione particolare?

Fra i palazzi in ristrutturazione in questo periodo a Modena, ci siamo cimentati con costruzioni antiche, che vanno dal Medioevo all’Ottocento; inoltre, abbiamo montato le finestre in case che avevano il cappotto esterno o in legno e in altre costruite con materiali performanti di bioedilizia e classificate come “case passive”. Per una corretta installazione occorre una ricerca e occorrono nozioni di scienza dei materiali, per capire come funzionano nel tempo e come interagiscono con la costruzione nel suo complesso. C’è una cultura specifica che entra in campo di cantiere in cantiere e permette una valorizzazione importante dei prodotti che andiamo ad applicare. Senza la sapienza e l’arte dei tecnici montatori, rischiano di vanificarsi i vantaggi di un infisso con alte prestazioni di isolamento termico e acustico.

Quindi, il tecnico montatore di infissi è un vero e proprio mestiere. Che cosa può dirci a proposito della formazione dei tecnici Sara Mazzucchi, che rappresenta, insieme al fratello Alessandro, la seconda generazione di Tecnofinestra?

La formazione del personale, sia tecnico sia commerciale, per noi è una priorità assoluta, perché garantisce l’efficacia nelle prestazioni degli infissi che offriamo ai clienti. Nell’organizzazione dei corsi per venditori e posatori siamo supportati dalle case produttrici, che ci ospitano spesso per aggiornarci sulle novità riguardanti le caratteristiche estetiche e tecniche dei loro prodotti, ma non sempre e non tutti hanno la possibilità di spostarsi nelle regioni in cui i fornitori hanno la sede. Sarebbe invece molto interessante trovare l’opportunità di costituire una vera e propria scuola per posatori di serramenti: noi, come altre aziende del settore, disponiamo di tecnici in grado di affiancare i giovani in stage e d’insegnare loro un mestiere che, tra l’altro, è molto remunerativo. E chissà quanti sono i giovani che hanno manualità e capacità tecnica, ma non sanno che esiste il mestiere del posatore di serramenti, per cui rimangono a ingrossare l’esercito dei disoccupati.  Per giunta, le squadre di montatori esperti vanno sempre più a esaurirsi, soprattutto perché molti di loro sono prossimi alla pensione, quindi occorrerebbe un ricambio generazionale. È un’esigenza che ascolto anche nel settore dell’arredamento: i montatori sono sempre più rari. Eppure, è una specializzazione di cui non possiamo più fare a meno, proprio come quella dell’idraulico o dell’elettricista. Tanto più perché le nostre case non sono più costruite con pochi materiali e pochissime funzionalità: oggi le case sono vere e proprie “macchine”, dotate di dispositivi elettronici e digitali che le connettono alla rete telematica per consentire agli abitanti il controllo da remoto di tutta una serie di parametri necessari al comfort, al risparmio energetico e alla sicurezza.

E che cosa può dirci Ruben Mazzucchi (primogenito di Alessandro), che ha ancora vent’anni, ma presto rappresenterà la terza generazione in Tecnofinestra?

Io sono qui per imparare i valori che mi trasmette colui che ha dato vita a tutto questo e cerco di apprendere il più possibile per riapplicarli alla stessa maniera. Tenersi sempre aggiornati per migliorare ciò che è migliorabile: credo che questo sia sempre stato e debba sempre essere anche in futuro il motto di Tecnofinestra.