Marco Castellucci

  • La pubblicazione delle opere di Marco Castellucci in questo nu mero della rivista celebra un gradissimo acquarellista bolognese, recente mente scomparso. Una vita di pittura, un’immensa galleria di acquerelli che, come indica il titolo di un suo catalogo, costituisce il ritratto della pittura (Marco Castellucci, Il ritratto della pittura, Spirali, 1993). Come scrive Sergio Dalla Val nello stesso catalogo, “nulla di locale nella pittura di Marco Castellucci. Scuola di Bologna, certo, con i più importanti maestri del secolo ma nulla di legato all’origine e ai suoi fardelli

  • Ringrazio la casa editrice Spirali per avere pubblicato il mio libro L’acquerello di Dio e soprattutto l’editore Armando Verdiglione, che mi ha fatto una bella intervista, in esso pubblicata, con la quale mi ha provocato a raccontare della mia vita senza falsi pudori. Il libro è un’attendibile testimonianza del mio cammino artistico, che dal realismo poetico approda al realismo informale e astratto. Sembra contraddittorio accostare il realismo all’informale e all’astratto, eppure, anche le opere più astratte sono sempre derivate da un’estrema e assoluta sintesi della realtà, della